venerdì 25 dicembre 2009

MERRY X-MAS


Il merry x-mas del titolo del post ha un doppio significato,sia natalizio che auguro a tutti o quasi,
sia riferito alla decima mas,cui ha fatto riferimento il ministro della difesa quel pagliaccio col pizzetto di Ignazio La Russa.
E lo ha fatto pure a Livorno durante il discorso per il festeggiamento del Natale alle forze armate italiane,ricordando con pathos e nostalgia di quando in Italia e nella R.S.I. esisteva la flottiglia di assassini fascisti che da soli o assieme ai loro amici nazisti trucidarono centinaia di persone inermi che con la guerra non c'entravano nulla.
Ecco un piccolo elenco di alcune delle atrocità compiute tratte da Wikipedia:
I crimini di guerra e contro l'umanità della Xª MAS si svolsero essenzialmente in paesi e frazioni, dove era concentrata l'attività partigiana. Sono stati citati i seguenti episodi a carico della Decima durante il processo al suo comandante nel dopoguerra:
Forno (frazione di Massa (Italia)), 13 giugno 1944: 68 persone (tra le quali il maresciallo dei carabinieri Ciro Siciliano, che cercò di impedire il rastrellamento), per lo più civili e qualche partigiano, vennero uccise da un reparto di SS e da uomini della Compagnia "O" della Decima al comando di Bertozzi (che secondo alcune fonti fu colui che selezionò chi tra i prigionieri sarebbe stato fucilato).
Borgo Ticino (NO), 13 agosto 1944: in collaborazione con le SS, fucilazione di 12 civili, saccheggio e distruzione del paese per mezzo del fuoco, in rappresaglia per il ferimento di tre soldati tedeschi (al paese venne chiesto un risarcimento di 300.000 lire a compensazione del fatto e per evitare l'esecuzione, ma dopo aver riscosso la cifra, come ammesso anche al processo dal Capitano Krumhar che guidava il gruppo delle SS, la fucilazione e le successive violenze avvennero ugualmente).
Guadine (fraz. di Massa (Italia)), 24 agosto 1944: rappresaglia sulla popolazione civile, ritenuta fiancheggiatrice dei partigiani, con alcune decine di civili uccisi. Il paese e le sue frazioni furono quasi completamente bruciate e distrutte. L'operazione probabilmente aveva anche lo scopo di bloccare eventuali fuggitivi dalla contemporanea azione della 16. SS-Freiwilligen-Panzergrenadier-Division Reichsführer SS, agli ordini del maggiore Walter Reder e degli uomini della Brigata Nera di Massa, che si stava svolgendo a Vinca (comune di Fivizzano).
Castelletto Ticino (NO), 1º novembre 1944: pubblica esecuzione esemplare: un ufficiale della Xª MAS fa fucilare in pubblico cinque partigiani "garibaldini", dopo aver raccolto una folla per dare l'esempio.
Valmozzola (PR): fucilazione sommaria di otto partigiani presi prigionieri in seguito ad azioni di guerra.
Crocetta del Montello (TV): tortura su partigiani catturati tramite fustigazione e ustioni con stracci imbevuti di benzina e accesi, nonché sei esecuzioni sommarie.

L'articolo è tratto da Indymedia Toscana e narra le gesta semiserie di un farabutto che senza la sconfitta e la sparizione di questo corpo militare che si è reso colpevole di sole disgrazie al popolo italiano,(ma con alcuni dei suoi rappresentanti sopravvissuti alla caduta del fascismo resisi attori di sgradevoli attacchi alla repubblica italiana,vedi il "Golpe Borghese")non potrebbe nemmeno parlare liberamente proferendo cazzate.

La Russa rende omaggio alla X Mas.

«L'indimenticata Decima Mas». Il ministro della Difesa Ignazio La Russa non rinuncia al tributo al corpo militare che durante la guerra di Liberazione legò il suo nome al Terzo Reich e alla Repubblica di Salò. L'omaggio lo affida ad un aggettivo - «non dimenticata» - che rimanda direttamente alla memoria e a tutte le ferite che le sono state inferte.
La Russa è a Livorno, nella caserma Vannucci della Folgore, per incontrare le forze armate e pronunciare il suo discorso di auguri di Natale e di fine anno. «C'è l'orgoglio di sapere che le nostre forze armate sono una vera eccellenza, un esempio per le nuove generazioni», scandisce davanti ai reparti schierati della Folgore, ma anche dell'aeronautica, della marina e dei carabinieri. «La stragrande maggioranza degli italiani - ha aggiunto La Russa - guarda a voi con affetto e si sente rappresentata da questi uomini e donne che hanno scelto di servire la patria in armi. Purtroppo abbiamo anche quest'anno avuto dei lutti e pianto la scomparsa di uomini valorosi che si sono spinti fino all'estremo sacrificio nella meritoria opera di consolidamento della pace». Discorso con tutti i crismi dell'ufficialità, quindi. Nel quale il ministro della Difesa ha voluto inserire il tributo al passato che non passa: «Tra i reparti schierati in questo piazzale - si compiace - c'è l'elite delle nostre forze armate, come il Consubin della marina, erede della non dimenticata Decima Mas».

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