giovedì 24 dicembre 2009

LAURO CERASO

Il caso Berlusconi-Tartaglia(vero falso che sia è superfluo in questo post)ha fatto faville nei pochi neuroni presenti nelle teste dei politicanti destronzi a dimora nel Parlamento contribuendo ad alcune uscite fasciste come quella del senatore Pdl Raffaele Lauro.
Questo rinco sulle ali di qualche sostanza strana ha proposto un disegno di legge in cui si può arrivare fino a dodici anni di carcere per chi istiga alla violenza su Internet:a parte il fatto che se venisse applicata tale cazzata avremmo bisogno di costruire centinaia di nuove carceri(senza far distinzioni politiche degli utenti on-line)tale proposta non farebbe altro che aumentare atti criminosi nella realtà quotidiana dei fatti come già evidenziato in post precedenti.
Quindi questo coglione deve pensare un attimo ai cazzi suoi e non venire a ravanare le palle a chi fa della libertà d'espressione una forma di corretta e veritiera d'informazione alla faccia della censura che sempre più attanaglia il web e non solo.
Articolo del"Corriere"ripreso da"Senza Soste".

Disegno di legge e pene dure contro il web: la vendetta del governo.

Carcere fino a 12 anni a chi su internet istiga alla violenza o ne fa apologia.
Il disegno di legge presentato dal senatore Lauro (Pdl):«Voglio parlare in Senato anche dell'uso patologico del cellulare da parte dei giovani»
Link: Sicurezza, Maroni fa marcia indietro su legge per stretta al web
ROMA - Chi istiga a commettere delitti contro la vita e l'incolumità delle persone o ne fa apologia, sarà punito con la reclusione da tre a dodici anni. Se il fatto è commesso avvalendosi di comunicazione telefonica o telematica (internet e social network), la pena è aumentata. È quanto contenuto nel disegno di legge presentato dal senatore Raffaele Lauro (Pdl).

DOPO L'AGGRESSIONE A BERLUSCONI - «L'aggressione a Berlusconi ha evidenziato la necessità di intervenire sul fenomeno diffuso, caratterizzato da esortazioni alla violenza e all'aggressione mediante discorsi, scritti e interventi che, in virtù delle moderne tecnologie informatiche, riescono ad acquisire una rilevanza mediatica significativa», ha spiegato Lauro, secondo il quale «è diffusa, anche tra i minorenni, l'abitudine a utilizzare gli strumenti informatici per ledere la dignità delle persone con diffamazione, ricatti e ingiurie a sfondo sessuale o razzista. Il legislatore non può più attendere», ha aggiunto.

USO PATOLOGICO DEL CELLULARE - Lauro ha reso noto inoltre che «insieme con il disegno di legge ho presentato una mozione parlamentare, già sottoscritta da più di 50 senatori di maggioranza e opposizione, per discutere al Senato di cultura informatica e degli effetti perversi derivanti dall'uso patologico del cellulare da parte di giovani e giovanissimi, e delle conseguenze nei rapporti genitori-figli e sulle istituzioni scolastiche».

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