domenica 13 dicembre 2009

CHI C'ERA SA

Volevo fare solo alcune considerazioni a distanza di una giornata dai fatti che sono accaduti ieri durante la manifestazione per commemorare la strage fascista di Piazza Fontana e soprattutto sul capitolo scontri che hanno occupato tanto spazio sugli organi d'informazione nazionali.
Il folto gruppo chiamiamo della sinistra antagonista od alternativa dir si voglia piuttosto che quella dei centri sociali o di altro ancora come è stata coniata diversamente da numerosi addetti al lavoro,ha cominciato il corteo dal ritrovo di Missori proseguendo per Via Larga e dirigendosi verso Piazza Fontana ben dopo il comizio tenuto da chi copre ancora la colpevolezza dei neofascisti e dello Stato.
La testa del corteo aveva già superato Piazza Fontana senza dir nulla sul fatto che la stessa fosse inibita ai manifestanti"non invitati-graditi"quando alcuni di loro si sono fermati davanti al cordone di sbirri dietro alle transenne che ne delimitavani il perimetro.
Senza far nessun nome di alcun movimento o centro sociale o associazione o partito politico molti dimostranti hanno fotto capannello attorno a questa inaspettata provocazione da parte della questura meneghina chiedenosi il perchè di tale ghettizzazione.
Poichè non c'era nessuna intenzione di andare a prendersela direttamente nè con la Moratti nè con Formigoni che già ne avevano sentiti di fischi e disapprovazioni da parte delle vittime della strage,la gente s'è posta la questione sul perchè di tale dispiegamento di sbirraglia:Milano è una città libera e la gente può andare dove vuole,soprattutto in un luogo simbolo della memoria del dopoguerra italiano icona di quanto la teppaglia assassina fognostragista fascista possa nuovamente fare col culo parato dallo Stato.
A sentire alcuni servizi come quelli clowenschi di Studio Aperto si potrebbe dedurre che ieri pomeriggio ci sia stata una tremenda guerriglia urbana:cazzata clamorosa in quanto si è sentito parlare di sassi lanciati contro gli sbirri,bombe carta e cazzate simili.
Sono stati esplosi solo alcuni petardi,lanciati fumogeni e un paio di bottiglie di birra,ed il cordone della celere non si è aperto magicamente come nulla ma è stato sfondato dopo una trentina di minuti di tira e molla e qualche manganellata.
L'azione è stata dipinta come un atto violento premeditato e di guerriglia ma ridimensionerei di molto i fatti:di certo ci sono stati momenti di tensione ma tutto si è risolto per il meglio con gli sbirri sulle camionette che hanno lasciato Piazza Fontana libera dalla loro fecciosa presenza.
Sui numeri direi che saremo stati sui tremila e poi circa duecento persone al momento degli incidenti contro una trentina di celerini e molti digossini,nonchè tanti giornalisti e fotografi che sembrava di stare ad un festival del cinema.
Su molti networks di controinformazione e soprattutto su Indymedia ci sono alcuni post(molti di fasci e sbirri ma qualcuno pure di compagni)dove ce la si mena su chi ha organizzato meglio lo sfondamento piuttosto su quale centro sociale sia stato più"presente"od abbia gestito meglio la situazione:parere personale la verità la sa chi c'era ed a mio modo di vedere un grosso contributo l'hanno fornito molti cani sciolti che in momenti delicati hanno saputo tirare fuori l'esperienza ed i coglioni.
A scanso d'equivoci ieri comunque ho visto un bel movimento e una buona compattezza che non si vedeva a Milano da un bel pezzo,che sia di buon viatico ai compagni e di monito a sbirri,politicanti e fasci che Milano è libera,antirazzsta ed antifascista e che chi va contro questi capisaldi della storia e della memoria milanese ed italiana va contro a guai(e magari gli si schianta pure il Duomo sul muso!).
Piccolo contributo mediatico da"La Repubblica".

PIAZZA FONTANA, COMMEMORATA STRAGE: MOMENTI TENSIONE MANIFESTANTI-POLIZIA.

Momenti di tensione tra manifestanti e forze dell'ordine alle celebrazioni per i 40 anni dalla strage di Piazza Fontana. Nel corso della celebrazione ufficiale, presenti le autorità, i manifestanti del corteo composto tra gli altri da esponenti dei centri sociali hanno tentato ripetutamente di sfondare le transenne poste a protezione della piazza dove si tenevano i discorsi ufficiali. La Polizia, per contenere la carica, ha usato i manganelli per alcuni secondi. Poi, la piazza è stata aperta per stemperare le tensioni. Nel corso della cerimonia, fischi e slogan contro il sindaco Letizia Moratti, il presidente della Regione Formigoni e della Provincia Podestà. Aprendo il corteo cittadino, in piazza Scala, per la commemorazione della strage, il sindaco aveva detto: "Sono qui per essere vicino al dolore delle famiglie. Un doppio dolore: per la perdita dei propri cari e per una verita' mai accertata. Il Comune intende in maniera molto concreta dare un segno importante della memoria attraverso la realizzazione di una Casa della Memoria".

Nessun commento: