sabato 26 dicembre 2009

LA FIABA DI NATALE

Tratta da Indymedia Lombardia una fiaba che somiglia tanto ad una cronaca che non ha tempo,duemila anni fa oppure oggi certe cose non sono cambiate,certe autorità hanno solo cambiato nomi e personaggi,diversi sono i luoghi ma stesse sono le persecuzioni ed i protagonisti malvagi(quelle cattivi per davvero).
La stalla è diventata un C.I.E.,i magi sono i clandestini,Erode ha varie facce e nomi,i soldati sono gli sbirri,Giuseppe e Maria sono immigrati denunciati e reclusi,Gesù è un oggetto da assistenza sociale...buon Natale comunque!

"Trovato neonato in una stalla - La polizia e i servizi sociali indagano""Arrestati un falegname e una minorenne".

BETLEMME, GIUDEA -L'allarme è scattato nelle prime ore del mattino, grazie alla segnalazionedi un comune cittadino che aveva scoperto una famiglia accampata in una stalla.Al loro arrivo gli agenti di polizia, accompagnati da assistenti sociali, sisono trovati di fronte ad un neonato avvolto in uno scialle e depositatoin una mangiatoia dalla madre, tale Maria H. di Nazareth, appenaquattordicenne. Al tentativo della polizia e degli operatori sociali di farsalire la madre e il bambino sui mezzi blindati delle forze dell'ordine, unuomo, successivamente identificato come Giuseppe H. di Nazareth, haopposto resistenza, spalleggiato da alcuni pastori e tre stranieri presentisul posto. Sia Giuseppe H. che i tre stranieri, risultati sprovvisti didocumenti di identificazione e permesso di soggiorno, sono stati tratti in arresto.
Il Ministero degli Interni e la Guardia di Finanza stanno indagando perscoprire il Paese di provenienza dei tre clandestini. Secondo fonti dipolizia i tre potrebbero infatti essere degli spacciatori internazionali,dato che erano in possesso di un ingente quantitativo d'oro e di sostanzepresumibilmente illecite.Nel corso del primo interrogatorio in questura gli arrestati hanno riferitodi agire in nome di Dio, per cui non si escludono legami con Al Quaeda.Le sostanze chimiche rinvenute sono state inviate al laboratorio per leanalisi. La polizia mantiene uno stretto riserbo sul luogo in cui è statoportato il neonato. Si prevedono indagini lunghe e difficili.Un breve comunicato stampa dei servizi sociali, diffuso in mattinata, silimita a rilevare che il padre del bambino è un adulto di mezza età, mentrela madre è ancora adolescente. Gli operatori si sono messi in contatto conle autorità di Nazareth per scoprire quale sia il rapporto tra i due. Nelfrattempo, Maria H. è stata ricoverata presso l'ospedale di Betlemme esottoposta a visite cliniche e psichiatriche.Sul suo capo pende l'accusa di maltrattamento e tentativo di abbandono diminore. Gli inquirenti nutrono dubbi sullo stato di salute mentale delladonna, che afferma di essere ancora vergine e di aver partorito il figliodi Dio. Il primario del reparto di Igiene mentale ha dichiarato oggi inconferenza stampa: "Non sta certo a me dire alla gente a cosa devecredere, ma se le convinzioni di una persona mettono a repentaglio - comein questo caso - la vita di un neonato, allora la persona in questionerappresenta un rischio sociale. Il fatto che sul posto siano staterinvenute sostanze stupefacenti non migliora certo il quadro. Sono comunquecerto che, se sottoposte ad adeguata terapia per un paio di anni, lepersone coinvolte - compresi i tre trafficanti di droga - potranno tornaread inserirsi a pieno titolo nella società." Pochi minuti fa si è sparsa lavoce che anche i contadini presenti nella stalla potrebbero essereconsumatori abituali di droghe.Pare infatti che affermino di essere stati costretti a recarsi nella stallada un uomo molto alto con una lunga veste bianca e due ali sulla schiena(!), il quale avrebbe loro imposto di festeggiare ilneonato. Un portavoce della sezione antidroga della questura ha cosìcommentato: "Gli effetti delle droghe a volte sono imprevedibili, ma sitratta senz'altro della scusa più assurda che io abbia mai sentito daparte di tossicodipendenti."

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