martedì 30 settembre 2008

NEL VENTO

Sono neri frammenti di conchiglie che pepano d’oscuro il tappeto dei secoli passati.
Uno specchio liquido e mutevole accarezza il letto umido di pace.
C’è un riverbero che permea tutt’attorno e mi lascia tracce tangibili di una finezza irreale,distaccata dallo scempio cui sono avvezzo.
E’ come lasciar morire lentamente le palpebre e vedere la luce della luna rossa come nella coda di un film,e in un attimo varcare nuove porte lontane che lasciano attonito il mio sguardo.
E’ un fissare lento l’immagine che brameresti un momento prima di morire.

sabato 27 settembre 2008

"DER STURMER" COME "IL GIORNALE"

Oggi ho appena terminato la visione della puntata di "Correva l'anno" (Rai 3) dedicata alla triste figura di Julius Streicher,galoppino del pusher Hitler nella diffusione delle sue stronzate,camerata di primo pelo del partito nazionalsocialista.
Questi fu l'editore del settimanale antisemita "Der Sturmer",megafono rozzo del sempre più crescente anticomunismo ed antisemitismo degli anni 20 e 30,pieno di caricature e pornografia sempre riferite contro gli odiati giudei e comunisti,con notizie di fantasia e di scherno rivolte verso loro,insomma,un pò come il nostro "Il Giornale".
Stessi titoloni pieni di fesserie e di volgarità,stessa storia politica dell'editore(attenzione,ora è PaoloBerlusconi,il fratello di Silvio che non lo è più dall'entrata in vigore della legge Mammì del 1990 che proibiva la contemporanea proprietà di canali televisivi e quotidiani,ma che comunque detiene sempre una quota di minoranza del 29%),stesso cieco odio verso categorie di persone che non hanno la possibilità di fare sentire apertamente e liberamente la propria opinione.
Le immagini del documentario erano in bianco e nero,ma il tema trattato era fin troppo a colori ed attuale.
Una curiosità,al processo di Norimberga Julius Streicher risultò l'imputato meno dotato in base ai risultati dei test d'intelligenza per il calcolo del quoziente intellettivo,altro fattore di paragone sconcertante se riferito ai giorni nostri.
Naturalmente fu condannato a morte per impiccagione e finì così anche la vita del suo infernale settimanale,come così aspetto con impazienza la fine del "nostro"quotidiano".

venerdì 26 settembre 2008

ORA

Ora, finita l’estasi,
il cervello che respira e la brezza spinge la seta,
mi ricordo dei giorni passati col deserto attorno.
La luce apre le porte
dove chi bussa è ben accetto
e non viene respinto perché difettoso.
Ora,fantasma un pensiero si squaglia nella neve,
più scuro semmai di come non fosse mai stato prima.
Libero degli stordimenti nati da provocazioni,
eletto da un privilegio concesso a chi rimane in silenzio.
Nessun suono,nessuna infamia
disturba il massiccio svenire
dei miei occhi assonnati.
Ora,lontano dalle prediche e dalle imposizioni,
lascio il mio respiro cedere un tenue alone
lungo il vetro dei miei turbamenti.

sabato 20 settembre 2008

DOPO CENA

Qualcuno ha chiuso il cancello
con una mandata il doppio della mia.
Forse per dispetto,forse per premura.
E dopo una notte passata serenamente tra alcol e sigarette
il mio pensiero si fa più leggero,
opposto al mio cuore che si sente sempre più turbato.
C’è una mia amica con lo stesso mio problema,
vorrei aiutarla ma io non so in che modo.
Non riesco a trovare soluzione ai miei dilemmi
ma sembra che riesca a capire meglio
le vicissitudini degli altri.
E le distanze si fanno meno oscure di quel che sono
se riesco a chiudere gli occhi
e a riflettere con un’altra mente,
con un’altra personalità.
E’ forse questo un’evadere dalla realtà
che mi fa stringere ancor più le vene
di quanto non siano sottili ed intasate ora?
Un pensiero precoce che mi fa trovare davanti ad un bivio
pur sapendo certamente la strada da percorrere.

mercoledì 17 settembre 2008

INDIETREGGIANDO

Le braccia conserte
che proteggono e nascondono
i rivoli di sangue e vino
che dissipano la camicia bianca.
Sul mio collo
i segni possenti del tuo volto
schiacciato su di me,
penetrato e permeato
in simbiosi della mia mancanza di vita.
Un fiocco cinge il mio cammino,
con i passi resi rocciosi dal legaccio
che orrido stringe i miei piedi.
E vacillando
cerco di sgusciare dal terreno melmoso
fetido d’incubi
illuminati dalla luce del male,
orientato da specchi chiusi
simulacri del mio passato.
Come orsi senza speranza
viaggio sparpagliato
cercando la sorgente del mio spirito,
consapevole della corrente avversa
del mio avanzare nel ritorno.

martedì 16 settembre 2008

EUSKADI TA ASKATASUNA

Nel comunicato della presentazione della festa in solidarietà del popolo basco le motivazioni per la (buonissima) riuscita di tale evento.

La situazione sociale nei pesi baschi è gravissima, il conflitto politico che il governo spagnolo e francese stanno alimentando in Euskal Herria sta distruggendo lo stato di diritto e le vite di migliaia, milioni di cittadini baschi. Si sta parlando della nazione più vecchia d'Europa, una nazione con una propria lingua, una propria cultura, storia, tradizioni. Un paese che da anni sta soffrendo l'imperialismo feroce di due stati colonialisti come Spagna e Francia. Un paese che è nel cuore del vecchio continente, dove vive un popolo in lotta da generazioni per rivendicare l'autodeterminazione e la sovranità popolare rispetto al proprio stato, la propria terra.
Siamo profondamente convinti che anche, e soprattutto, in Europa le lotte dei popoli e delle nazionalità oppresse e negate abbiano un profondo senso di rottura con l'attuale stato di cose presente e rappresentino una ricchezza che il movimento antagonista e no-global non può permettersi di trascurare. Quando si parla di Paesi Baschi e stato spagnolo non si sta parlando solamente di un conflitto politico tra un paese dominato ed uno colonizzatore, si tratta anche e soprattutto di due modelli di società a confronto: da un lato il modello spagnolo, delle multinazionali iberiche che hanno ricolonizzato l'America latina, di uno stato autoritario nel quale non esiste di fatto la divisione liberale tra potere politico e giudiziario, di una società civile inesistente, un paese sciovinista e razzista; dall'altro il modello basco che, con tutte le sue contraddizioni, presenta un forte associazionismo di base, una notevole capacità di mobilitazione tanto sul fronte culturale quanto su quello politico, capace di accogliere le differenze, ma che soprattutto si prefigge un modello di società differente da quello capitalista. Più che le chiacchiere, parla la realtà che ci dice che nei Paesi Baschi vi è la maggiore percentuale di associazioni, di obiettori di coscienza, di donatori di sangue ed organi; che i livelli di partecipazione alla vita politica sono più alti; che l'unico sciopero generale in Europa per il salario sociale e le 35 ore lavorative si è svolto proprio nelle province basche; che le comunità immigrate sono molto più inserite e godono di maggiori diritti; che l'assemblea dei municipi baschi Udalbiltza è un vero e proprio organismo di democrazia di base e partecipativa; che partecipazione e protagonismo popolare sono realtà quotidiana proprio nei comuni governati da Batasuna, ecc…
La società basca, e la sinistra indipendentista in particolare, hanno una proposta di "paese" ed un'idea di mondo assolutamente più avanzata della realtà spagnola. In questo contesto i Paesi Baschi sono diventati un vero e proprio punto di riferimento all'interno dello stato spagnolo sia per le altre nazionalità non riconosciute come tali (Catalogna e Galizia), sia per chiunque abbia un'idea di mondo altra rispetto a quella del pensiero dominante, che si trovi a Madrid o a Siviglia. Questa realtà non fa altro che dimostrare, ancora una volta, che coloro che rivendicano il diritto all'autodeterminazione dei Paesi Baschi non lo fanno contro nessuno e non hanno alcuna idea xenofoba o etnicista, come partiti ed autorità spagnole vorrebbero farci credere. La ragione di tutto questo è che basco è colui che vive e lavora nei Paesi Baschi, a prescindere dal colore, dalla religione o dall'origine della propria famiglia; basco è chi vuole continuare ad esserlo nonostante le misure giudiziario-poliziesche di Madrid e Parigi.
Negli ultimi anni il conflitto tra lo stato spagnolo e il popolo basco si è fatto molto più intenso soprattutto sotto il fronte giuridico e repressivo: illegalizzazioni di partiti di rappresentanza popolare indipendentista e anticapitalista come Batasuna, Azion Nazionalista Vasca e il Partito Comunista delle Terre Vasche; moltissime associazioni culturali e politiche sia giovanili che popolari dichiarate "fuorilegge", accomunando "tutto" quello che parla di autodeterminazione e rispetto dei diritti del popolo basco al gruppo armato ETA e quindi attuando incarcerazioni selettive, praticando torture durante i regimi di incomunicazione ai quali sono sottoposti i compagni arrestati; a tutto questo si sommano le chiusure di vari organi di stampa con la sospensione delle attività di informazione democratica attraverso il blocco di vari giornali, radio, canali televisivi.
In poche parole in Euskadi c'è uno STATO D'ECCEZIONE….Per questo chiamiamo tutte le realtà dell'antagonismo milanese e lombardo a partecipare all'iniziativa in solidarietà con il popolo basco per rivendicare la giusta lotta contro il capitalismo colonialista di Spagna e Francia.
FERMIAMO IL FASCISMO, RIVENDICHIAMO L'AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLISABATO 13 SETTEMBRE FESTA IN QUARTIERE DAVANTI AL C.S. VITTORIA

con stand gastronomici, materiale politico di informazione sulla situazione basca,
gruppi musicali da Euskal Herria , balli e musica popolare basca… Gora Euskadi!Jo Ta Ke Irabazi Arte!

venerdì 12 settembre 2008

IL PROBLEMA

Diverse situazioni mi si presentano davanti
e riesco a coglierne l’essenza
solo per poche volte e per pochi attimi.
E mi sembra che tutto sia già accaduto
e che non potrà succedere più niente.
E’ così che a volte sono imperdonabile
nelle mie azioni sconsiderate
e che il problema stia nel fatto che
la persona che amiamo non ci ama.
Tutto sta nello strofinarsi
e tu non ti strofini con me!

mercoledì 10 settembre 2008

LE SCIMMIE

Siamo solo equivoci
gettati al vento,
gementi di caldi involucri
di cui non sentiamo il bisogno.

lunedì 8 settembre 2008

FASCISMO,MALE ASSOLUTO

Come da pronostico,piano piano ma comunque sempre alla luce del sole questo nuovo governo di nostalgici continua ad ampliare l'ombra nera del fascismo sulla nostra povera Italia.
Riaperto sabato scorso "Cuore nero" circolo "culturale" di estrema destra in Via Pareto a Milano posto a poche decine di metri dove sarebbe dovuto nascere l'anno scorso(locale incendiato a pochi giorni dall'inaugurazone)tenuto a battesimo dalla destra più radicale milanese(hanno interessi molti destronzi di Milano e non,qui sotto i nomi e i gruppi).
Il comune della città meneghina in primis con il sindaco Moratti,pronta a farsi vedere col padre partigiano nella manifestazione del 25 aprile e addirittura prendere voce durante il funerale di Giovanni Pesce,ed il suo vice-cagnolino De Corato,spettatori "inermi"(per me compiacenti)della nuova saga di "Cuore nero".
Alemanno squadrista picchiatore sindaco di Roma che afferma che il fascismo non è male asooluto(mah!)e le dichiarazioni del ministro della difesa La Russa che difende a modo suo i repubblichini di Salò e i suoi caduti perchè a suo vedere combatterono per la difesa della patria(sempre a modo loro!).
E' lecito chiedersi che se le più alte cariche dello stato ed i sindaci delle più imprtanti città italiane siano tali merde di persona,come Italia in Europa e nel mondo non andremo mica avanti.
In Germania non ho mai sentito che onorino e rispettino i morti tipo Hitler ed i suoi gerarchi,anche se pure loro avevano il Reich come baluardo da difendere!
Personalmente e proprio sinceramente mi spiace e mi rammarica vedere ricci,cani e gatti morti ai lati della strada piuttosto che portare rispetto a certa gente e a certi morti.


domenica 7 settembre 2008

PACE

Novembre è già passato da un pezzo
e c’è il sole ora,
il freddo è lontano.
Sto aspettando qualcuno dal cielo
e sono appeso a una corda di petali
freschi e profumati.
L’aria pura è vento di rinascita,
nuove luci assemblano immagini
che le bugie vorrebbero far apparire
come ombre.
Incantato osservo stormi di uccelli
guidati dalla memoria,
dalle mie labbra non esce nessun suono,
ma è come se avessi detto tutto.

mercoledì 3 settembre 2008

CIMITERO

Mentre una tomba viene pianta
un’altra viene scavata.