giovedì 19 marzo 2009

SEMPRE PEGGIO,SEMPRE MEGLIO

La protesta studentesca continua implacabile la propria lotta e fortunatamente come ci aspettavamo più lo stato fascista opprime e più le manifestazioni di sciopero e di protesta continuano sempre con maggior frequenza e partecipazione.
Negli ultimi giorni nella gran parte degli atenei italiani ci sono state sommosse contro i quattro fascistelli che qua e la infettano l'aria con il loro respiro di bestie putride,contro gli sbirri che li proteggono e li armano combattendo assieme,contro quei rettori che la tirano troppo lunga su questioni morali e costituzionale ma che di fatto non vietano ai fascisti la loro presenza nella vita universitaria e nelle elezioni studentesche.
Altri scontri si sono verificati a Napoli,con comparsa addirittura di rudimentali baionette da parte della merde ma che comunque fanno male,e a Roma si è verificato il contrario degli episodi precedenti(dove non riuscivano a poter entrare all'interno della cittadella universitaria),ovvero con gli studenti che sono stati praticamente sequestrati all'interno de La Sapienza impedendo il loro diritto di scioperare assieme al corteo CGIL.
In queste ore a Torino ci sono i fascisti asserragliati all'interno del Palazzo Nuovo dai compagni universitari e non,con le merde protette dalla Digos,speriamo che riescano a sfondare e a fargli del male,cazzo...vedremo in avanti.
Sotto articoli sugli scontri di ieri partendo da quelli accaduti a Napoli tratti da Indymedia Campania,e a seguire una carrellata,un riassunto di tutte le principali manifestazioni all'indomani di un'altra giornata di ribellione dell'onda che non si placa,tratta da "La Repubblica on-line".
Napoli. Aggressione squadrista con lame alla Facoltà di giurisprudenza.

Aggressione squadrista a Napoli di Blocco Studentesco nella facoltà di Giurisprudenza Federico II.
Oggi 18 marzo 2009 un gruppuscolo di neofascisti appartenenti a Blocco studentesco, branco che fa capo a Casa Pound, presidiava l'ingresso della facoltà di giurisprudenza in via Porta di Massa armato di spranghe, caschi e coltelli.Il loro piano era volantinare in vista di una iniziativa, autorizzata e promossa dal preside di giurisprudenza, tutta all'insegna del revisionismo più becero: la proiezione, il 26 marzo prossimo, dei loro video manipolati sugli scontri di piazza Navona del 29 ottobre, per mistificare le loro responsabilità nell'aggressione allora condotta, e coperta dalle forze dell'ordine, contro un corteo di studenti medi).Preso atto della situazione intollerabile, un gruppo di studenti si è diretto al rettorato intorno alle ore 11.30 per denunciare l'iniziativa che nel frattempo si svolgeva in tutta tranquillità. Il Rettore Guido Trombetti ha temporeggiato come suo solito, dicendo che entro il giorno dopo ci avrebbe comunicato la sua risposta istituzionale, ma avallando di fatto, nel frattempo, i contenuti e le modalità d'azione dei fascisti. Intorno alle 13.30, al termine di una giornata di manifestazioni in città e nel Paese, alcuni studenti diretti alla facoltà di giurisprudenza per terminare lì con una assemblea hanno trovato blocco studentesco a presidiare e impedire l'accesso. Come se non bastasse, i fascisti sono passati subito dopo alla provocazione attiva brandendo coltelli e bastoni con in punta una lama innestata, ferendo un Compagno.Dopo lo scontro si sono rifugiati all'interno, approfittando della complicità della guardia giurata, complicità peraltro assicurata durante tutto lo svolgimento del loro presidio e della loro aggressione.Denunciamo fermamente l'accaduto di cui è responsabile l'ambiguità a cui il Rettore ispira il suo comportamento istituzionale. Constatiamo con indignazione che la democrazia così come intesa dalle nostre istituzioni è totalmente compatibile, quando non connivente, con espressioni di barbarie (violenza , sessismo, xenofobia) di cui la nuova destra come la vecchia, (in realtà mai defascistizzata) si alimenta. In tutto il Paese, oggi, abbiamo avuto notizia di episodi di repressione: a Roma si è impedito con le cariche di polizia al corteo studentesco di lasciare la zona della Sapienza per riunirsi al corteo (il tutto in linea con un recente ordinanza di Alemanno, altro fascista, che limita gravemente la libertà di movimento delle manifestazioni). Nei giorni scorsi a Roma 3 i fascisti sono stati responsabili di altre aggressioni, sempre permesse e lasciate impunite dalle forze dall'ordine. A Torino, ma nella stessa Napoli, in piazza San Giovanni Maggiore sabato scorso, si sono verificate altre azioni fasciste violente. E' questo il clima aberrante che denunciamo con tutta la nostra forza, e non da oggi (il 28 ottobre blocco studentesco era irrotto in un'assemblea spontanea degli studenti di giurisprudenza; a dicembre, i fascisti si erano presentati con una lista alle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche). Impediremo questo dilagare di barbarie, impediremo che i fascisti possano avere l'agibilità di tenere le loro iniziative oggi come in futuro. L'antifascismo non si delega.
Studenti e studentesse Federico II.
Torna l'Onda in tutta Italia. A Roma cariche della polizia(Il video).

Gli studenti hanno aderito allo sciopero contro i tagli indetto dalla Cgil. Il corteo cerca di uscire dall'Ateneo e si scontra con le forze dell'ordine.
Il video delle cariche a Roma
ROMA - Migliaia in piazza in tutta Italia per protestare contro il piano dei tagli all'istruzione varato dal governo Berlusconi. All'agitazione indetta dalla Cgil hanno aderito anche i ragazzi dell'Onda che torna così a far sentire la sua voce. Forte tensione alla Sapienza di Roma con due cariche della polizia contro gli studenti che volevano uscire dall'Ateneo.
Tensione alla Sapienza.
Momenti di tensione all'Università di Roma La Sapienza quando gli studenti che avevano dato vita al corteo interno hanno tentato di uscire fuori dalla città universitaria cercando di forzare il cordone di poliziotti e carabinieri. Le forze dell'ordine li hanno caricati respingendoli all'interno dell'ateneo, i ragazzi hanno risposto lanciando alcune scarpe ("Ce le eravamo portate per lanciarle davanti al ministero dell'Economia come hanno fatto in Francia"). Più tardi, circa 200 studenti hanno cercato di violare il blocco attraverso le uscite che danno su viale Regina Elena: alcuni ragazzi hanno lanciato sassi contro le forze dell'ordine, ma sono stati subito bloccati. In via De Lollis gli agenti della Guardia di finanza hanno effettuato una nuova carica di alleggerimento.
Ferrero:
"Cariche inaccettabili". Protesta il segratario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero. Che in una nota definisce le cariche "inaccettabili e ingiuste", "primo frutto avvelenato del protocollo sui cortei voluto dal sindaco di Roma", e conclude: "Non è in questo modo illiberale e repressivo che si può gestire l'ordine pubblico nella capitale d'Italia".
Roma.
Tanti palloncini colorati e striscioni con slogan - da "La scuola non è un'azienda" a "Per uscire dalla crisi, investire sulla conoscenza" e "Contro Berlusconi, legittima difesa" - hanno fatto da cornice alla manifestazione che si è svolta stamattina a piazza Santi Apostoli.
Milano.
I manifestanti si sono diretti verso piazza Duomo sventolando bandiere e urlando cori contro i ministri Gelmini, Tremonti e Brunetta. Precari e portavoce della Cgil hanno preso la parola dall'alto di un palco allestito su un lato della piazza. Gli studenti si sono invece sistemati di fronte al Duomo con il loro camion, da cui a loro volta hanno tenuto discorsi contro i tagli alla scuola.
Torino.
"Per uscire investendo nella conoscenza". E' lo slogan della manifestazione regionale intitolata "Tutti insieme. Sciopero della conoscenza". Il corteo partito da piazza Arbarello si è diretto verso piazza Castello dove sono previsti interventi di rappresentanti sindacali.
Palermo.
"Sono troppe le cose che non vanno nella scuola, a partire dalla riduzione degli spazi formativi, meno tempo per stare in aula, la riduzione delle risorse e il grande problema dei precari". Guglielmo Epifani da Palermo rilancia l'emergenza. Chiede al governo di affrontarla "diversamente" e spiega così le ragioni dello sciopero: "E' contro le scelte del governo e per rivendicare una scuola di qualità".

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