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Analisi dal punto di vista di un uomo di legge che durante la sua carriera ne ha viste di tutte e che ha notato nelle ultime scelte in ambito legislativo del regime al potere oscure similitudini al ventennio fascista:da un punto di vista prettamente di avvocato e magistrato trova scandaloso i tagli alle forze dell'ordine scavalcate da ronde di esaltati integralisti cattolici,xenofobi e fanatici...anche se per me a parte il discorso delle ronde ciò che guadagnano gli sbirri con tutte le agevolazioni che la loro sporca divisa comporta la maggioranza degli operai e dei lavoratori(che lavorano veramente)è già fin troppo.
A parte questo è nella ragione affermando che si tende a trasformare i cittadini in delatori sicuri di essere ricompensati ma non spiegando che questo clima da spy story e di diffidenza e sputtanamento generalizzato è la storia del cane che si morde la coda,la solita guerra tra poveri che si combatte quando si è sotto una dittatura.
L'articolo è stato segnalato dal sito di Indymedia.Lombardia qualche giorno fà.
Un fascismo senza divisa.
Dopo la morte di Eluana Englaro e i provvedimenti del governo in materia di sicurezza
Testimonianza di Massimo Ottolenghi (Torino 1915), decano dell’Ordine degli avvocati di Torino
Situazione triste e allarmante quella in cui versa il nostro Paese: sono angoscianti le analogie con le vicende che io, testimone ultranovantenne, ho già vissuto sotto il fascismo, e che oggi non posso e non devo tacere.
La grave crisi finanziaria si presenta di nuovo come occasione per scardinare lo Stato di diritto. E offre la tentazione di svincolare il potere da qualsiasi ostacolo e controllo conclamando, nel caso di Eluana Englaro, il trionfo di un’invocata legge naturale o divina in spregio alle sentenze definitive dei supremi organi giudiziari.
La crisi si presta a individuare come nemici la Costituzione e i “diversi”, che appaiono come la fonte di tutti i guai, mentre il Parlamento è costituito da rappresentanti designati dalle segreterie di partiti anziché essere eletti dal popolo, così come era costituita la Camera delle Corporazioni durante il Fascismo.
Inoltre, con i nuovi provvedimenti avviati dal governo, la giustizia viene spogliata dal potere di avviare le indagini su notizie di reato; potere che viene invece conferito alla polizia giudiziaria, soggetta direttamente all’esecutivo. Nel contempo la polizia, depotenziata di mezzi, viene umiliata dal controllo di costituende ronde di volontari designati dai partiti: una nuova milizia costituita da squadre di tifosi e di facinorosi così come è accaduto sotto il Fascismo. E per controllare l’opinione pubblica e trasformare l’informazione in propaganda, non sarà più permesso divulgare prima del processo i contenuti delle intercettazioni sebbene messe a disposizione delle parti.
Si tende infine a trasformare i cittadini in delatori, a cominciare dai medici, che ora sono indotti a denunciare gli immigrati irregolari, in violazione dei loro principi deontologici. Mancano solo i capifabbricato e la taglia sui diversi. Non occorre neppure la marcia su Roma né il Concordato: bastano un nuovo uomo della Provvidenza e un Papa re.
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