martedì 25 maggio 2010

IL PROLETARIATO E L'ODIO DI CLASSE

Propongo un contributo dello scrittore e poeta Edoardo Sanguineti deceduto la scorsa settimana,che nel corso della sua vita è sempre stato legato alla Sinistra(quella con la esse maiuscola)sia come mente pensante e proponitiva che come parlamentare del Pci.
Lo scritto qui sotto potrebbe essere stato scritto ieri o potrebbe venire steso domani vista la drammatica contemporaneità dei temi trattati come la destra che cerca di ottenere consensi con temi legati alla sinistra,l'abbandono della lotta di classe da parte dei compagni,l'incapacità di generare nuovo odio di classe frutto della lotta del proletariato.
Perchè Sanguineti ha ragione,loro ci odiano,i fascisti,i padroni,i governanti ci odiano e ci vogliono sottomessi per poter avere sempre più potere e denaro...noi dobbiamo ricominciare a odiarli e combatterli per riuscire a riportare a casa tutto quello che la lotta dei nostri predecessori hanno conquistato e che ora stiamo riperdendo per strada poco a poco.
Lo scritto è stato segnalato da Toscana.Indymedia,da meditare.

Ciao Edoardo!

Uno scritto di sconcertante attualità

“Bisogna restaurare l’odio di classe. Perché loro ci odiano, dobbiamo ricambiare. Loro sono i capitalisti, noi siamo i proletari del mondo d’oggi: non più gli operai di Marx o i contadini di Mao, ma «tutti coloro che lavorano per un capitalista, chi in qualche modo sta dove c’è un capitalista che sfrutta il suo lavoro.

A me sta a cuore un punto. Vedo che oggi si rinuncia a parlare di proletariato. Credo invece che non c’è nulla da vergognarsi a riproporre la questione. E’ il segreto di pulcinella: il proletariato esiste. E' un male che la coscienza di classe sia lasciata alla destra mentre la sinistra via via si sproletarizza.

Bisogna invece restaurare l’odio di classe, perché loro ci odiano e noi dobbiamo ricambiare. Loro fanno la lotta di classe, perché chi lavora non deve farla proprio in una fase in cui la merce dell’uomo è la più deprezzata e svenduta in assoluto? Recuperare la coscienza di una classe del proletariato di oggi, è essenziale.

E’ importante riaffermare l’esistenza del proletariato. Oggi i proletari sono pure gli ingegneri, i laureati, i lavoratori precari, i pensionati. Poi c’è il sottoproletariato, che ha problemi di sopravvivenza e al quale la destra propone con successo un libro dei sogni”.

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