venerdì 1 gennaio 2010

REMINISCENZA

Chiudo gli occhi,è per sempre.
Scivolo debole nel fiume
che mi pare liquido amniotico.
Non me ne ricordo ma lo sento.
Odo il rumore ovattato
del battito di mia madre.
Ed il mio leggero,distratto.
Un rimbombo affievolito
dal rosso che mi circonda
e che mi assorbe.
Sto tornando,
sì sempre più piccolo
e sempre più velocemente.
I secondi mutano
in secoli e millenni.
Mi fermo in un altro tempo.
E la prima melodia
di cui ho memoria
è il suono gutturale
di un coccodrillo appena nato.

Nessun commento: