giovedì 21 gennaio 2010

PASSI INDIETRO

L'Italia si appresta a fare decisamente un passo indietro nel mondo del sociale che comprende in questo caso diretto soprattutto il lavoro e l'economia con ripercussioni sulla spesa pubblica per le pensioni.
Infatti la genialata quotidiana di ieri del regime è stata la parificazione dell'apprendistato lavorativo dei quindicenni come ultimo anno scolastico,ovvero lavoro buono e utile per il padronato a costo irrisorio.
Ho lavorato con parecchi apprendisti durante esperienza passate e vi assicuro che non solo la loro manodopera sia precisa ed ottima anche più di alcuni colleghi più vecchi,ma che pure la loro retribuzione sia enormemente inferiore rispetto ai compagni è un dato di fatto così come i contributi che il datore di lavoro debba nei confronti dello Stato siano minimi.
Questo ci fa compiere un passo indietro deciso verso lo sfruttamento minorile a favore dei grassi e ricchi padroni,ed è un altro colpo verso la disoccupazione con gente sempre più vecchia che va in pensione e ragazzi sempre più giovani che cominciano a lavorare,vergogna al regime!
Commento tratto dal sito Indymedia Piemonte.

Apprendisti/Lavoratori a 15 anni !

Un passo in avanti, dieci in dietro... VIA IL GOVERNO BERLUSCONI !
Negli anni passati i borghesi di sinistra avevano presentato l'innalzamentodell'obbligo d'istruzione a 16 come una grande conquista.Oggi la commissione lavoro ha fatto all'unanimita' un passo indietro.La commissione Lavoro della Camera ha infatti approvato un emendamento del relatore,Giuliano Cazzola, collegato alla Finanziaria, dove si legge che «l'obbligo diistruzione (fino a 16 anni, n.d.r.) si assolve anche nei percorsi di apprendistatoper l'espletamento del diritto dovere di istruzione e formazione». Di fatto, dunque,si potrà cominciare a lavorare come apprendisti già a 15 anni e questo varrà come sesi fosse stati in classe.Piu' avanza la crisi, piu' aumenta la disoccupazione, piu' bambini a fare gli operai.
I bambini ai padroni costano meno.

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