mercoledì 20 gennaio 2010

QUANDO IL LADRO E' IL POLIZIOTTO

Ogni tanto i pochi sbirri"buoni"fanno pesare il loro lavoro com'è accaduto oggi a Bergamo dove tre poliziotti ed una persona non in divisa sono state arrestate per reati che variano dal peculato alla violenza privata passando per il favoreggiamento.
I fatti risalgono allo scorso dicembre quando ad un clandestino senegalese venne sequestrata della merce d'abbigliamento e accessori moda perchè pizzicato a venderla nella città dei mille:due poliziotti lo caricarono in macchina spartendosi con un privato cittadino la merce tolta.
Il senegalese denunciò l'accaduto ed indagini interne hanno portato agli arresti odierni con lo sdegno del questore Turillo,(che dovrebbe rammaricarsi di quasi tutti le merde che comanda per svariati motivi che vanno dallo stadio all'immigrazione,dal proteggere manifestazioni e sedi fasciste allo scontro con i centri sociali)che null'altro ha potuto fare che indire un incontro con la stampa locale per fornire dettagli.
L'articolo è stato pescato da Indymedia Lombardia con le fonti locali presenti all'interno dell'intervento...questo è l'ennesimo triste fatto di cronaca che vede le merde in divisa accanirsi contro gli ultimi della società,una vicenda in cui hanno perso tutti:i poliziotti che hanno gettato ancora merda sul loro operato ed il clandestino è stato espulso dall'Italia.
Inoltre c'è da sottolineare il fatto che un clandestino denunci un crimine e soprattutto venga ascoltato da chi di dovere e che ci siano delle indagini serie è come trovare una mosca bianca:lascio solo alla vostra deduzione quanti casi di ladreria e criminalità da parte della polizia possano accadere senza che di queste azioni se ne venga a conoscenza.

Violenza privata e peculato.Arrestati 3 agenti di Polizia a Bergamo.

20 gennaio 2010, fonte L’ECO DI BERGAMO on lineDue agenti di polizia e un privato cittadino arrestati per peculato e violenza privata, un terzo poliziotto arrestato per favoreggiamento. E' l'esito di un'inchiesta iniziata lo scorso dicembre che vede come vittima un senegalese, al quale sarebbe stata sottratta merce contraffatta sequestrata, oltre al portafogli: il tutto sarebbe stato poi diviso fra poliziotti e privato cittadino.
La notizia è stata data in conferenza stampa dal questore Matteo Turillo, visibilmente amareggiato, che ha espresso il suo rammarico per questo episodio. La vicenda risale allo scorso dicembre, quando un venditore senegalese è stato bloccato in via Broseta mentre consegnava scarpe con griffe contraffatta a un italiano. Gli agenti della volante hanno caricato in auto il senegalese, trattenendo poi la merce (scarpe). Il senegalese poco dopo si è presentato in Questura e ha denunciato quanto accaduto.
Le indagini hanno quindi portato all'arresto di due agenti della volante, un sovrintendente di 48 anni e un assistente di 45, che sono in carcere con l'accusa di violenza privata e peculato. Un terzo, un assistente di 42 anni, è ai domicilairi con l'accusa di favoreggiamento. In carcere anche l'italiano per peculato. Il senegalese di 40 anni ha subìto un provvedimento di espulsione ed è stato denunciato per commercio di articoli contraffatti. La merce che gli è stata sequestrata ha un valore fra i 600 e i 900 euro.
Gli arresti sono stati disposti dal gip di Bergamo Bianca Maria Bianchi su richiesta del pm Giancarlo Mancusi. Le indagini sono state condotte dagli stessi agenti delle Volanti, il reparto in cui lavoravano i tre poliziotti, ora sospesi dal servizio dal questore.
Fonte DNews Bergamo
Peculato, 3 poliziotti in manette
>>IL CASO Agenti arrestati per essersi tenuti scarpe e giubbotti contraffatti sequestrati a un abusivo.>>
REAZIONI Tutto è partito dalla denuncia sporta dal senegalese. Il questore: un fatto che ci umilia.
L’inchiesta:Nei guai sono finiti anche un altro agente denunciato a piede libero e un negozianteDue sono in carcere, mentre uno è ai domiciliari. L’amarezza del questore: «È un fatto che ci umilia, la magistratura verificherà eventuali responsabilità».Due poliziotti in carcere e uno ai domiciliari per aver sequestrato a un senegalese scarpe e giubbotti contraffatti ed esserseli spartiti, senza farli figurare nei verbali. L’inchiesta, partita dalla denuncia del giovane extracomunitario, ha coinvolto alcuni agenti della sezione Volanti della questura. L’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare è scattata ieri; nei guai sono finiti anche un quarto agente –denunciato a piede libero–e un commerciante, che secondo l’accusa sarebbe stato complice dei poliziotti. I fatti risalgono a dicembre: l’immigrato ha detto di essere stato fermato per un controllo in via Broseta, mentre consegnava uno scatolone di merce contraffatta al commerciante. Il senegalese sarebbe stato poi caricato in auto e portato a Monterosso, dove i poliziotti gli avrebbero requisito la mercanzia – del valore di circa 900 euro – e altri 200 euro, prima di lasciarlo andare. Il sequestro non è però finito nei verbali e la merce sarebbe stata spartita tra i poliziotti e il commerciante. A quel punto, l’immigrato si è presentato in questura e ha sporto denuncia. L’inchiesta ha portato all’arresto di quattro persone, e alla denuncia di un altro poliziotto di 30 anni. In carcere sono finiti un sovrintendente di 48 anni e un assistente di 35, che dovranno rispondere di peculato e violenza privata, oltre al commerciante. Un terzo poliziotto, 42 anni, si trova invece agli arresti domiciliari, con l’accusa di favoreggiamento. «È un fatto che ci umilia, perché credo che la polizia bergamasca stia facendo sforzi enormi per dare ai cittadini tranquillità e sicurezza – ha detto il questore Matteo Turillo – Se c’è stata responsabilità, verrà verificata dall’autorità giudiziaria». La denuncia è costata cara anche al senegalese che, essendo irregolare,è stato espulso.
Sergio Cotti

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