martedì 5 gennaio 2010

E QUI DA NOI?


Esemplare quello che oggi è accaduto in Perù dove all'ex presidente del paese andino Fujimori è stata confermata la condanna di 25 anni di reclusione per violazioni dei diritti umani,corruzione,
rapimento e l'omicidio di ben 25 persone,quindi anche niente di rilevante la pena ma l'importante è che questo criminale non possa più essere libero di far del male.
Fujimori in poche righe riassuntive è stato il presidente peruviano per dieci anni consecutivi e dopo le elezioni del 2000 a fronte di critiche sempre più incalzanti che riguardavano la profonda corruzione del suo governo si è autoesiliato in Giappone,il paese d'origine della sua famiglia:da qui ha avuto il pelo sullo stomaco di ripresentarsi per le elezioni del 2005 ma giunto in Cile è stato arrestato al volo.
Ma la ciliegina sulla torta delle disgrazie che ha arrecato al popolo peruviano sono state le stragi di persone,soprattutto indios,che si celavano dietro alla sua guerra personale contro Sendero Luminoso,facendo massacrare ben più delle 25 persone riconosciute dalla giustizia peruviana:quando cancellò di fatto la democrazia dal paese nel 1992 con un autogolpe il Perù continuò il veloce decadimento economico e sociale con la moneta locale che si svalutò all'infinito.
Ebbene a quando da noi l'arresto di politicanti corrotti,mafiosi e criminali partendo da quel demoniaco bastardo di Andreotti fino ad arrivare agli assassini presidenti del consiglio in carica tutt'ora?
Vorrei che l'insegnamento del Perù dove la giustizia non guarda davanti a nessuno sia d'esempio a tutto il mondo e anche qui da noi(sono un gran sognatore,lo so!):articolo tratto da Indymedia Roma,vignetta che è un'esortazione al senso civico degli italiani mandando a cagare Berlusconi con il voto democratico e non solo.

Confermata la condanna a 25 anni all'ex presidente peruviano Fujimori.

Vi consiglio di vedere il video pubblicato dall'ANSA e dedicato alla sentenza con cui è stato condannato a 25 anni l'ex presidente peruviano Fujimori.
Insieme all'argentino Menem e al brasiliano Color de Mello fu probabilmente la peggior dimostrazione del liberismo autoritario latinoamericano seguito alle dittature degli anni '70 e dei primi '80. Fu lui, in combutta con la CIA e personalità di fiducia degli interessi politici ed economici americani in Sud America come Otto Reich e John Negroponte, ad organizzare gli squadroni della morte che, dietro la scusa si combattere la guerriglia di Sendero Luminoso, seminò invece in tutto il paese stragi e distruzioni, soprattutto a danno delle popolazioni indios.
Oggi, esattamente come avviene in Argentina dove la lunga protesta delle madri di Plaza de Mayo ha portato al processo dei militari della Giunta del '76 - '83, il Perù ha cominciato a fare i propri conti col passato.

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