Adesso è tutto un accusarsi a vicenda,un'incazzatura generale negli ambienti beceri della destra del Pdl riguardo la mancata presentazione in tempo delle liste dei fasciocandidati consiglieri alla regione Lazio.
Personalmente tra le due candidate non sceglierei nessuna delle due in quanto entrambe invischiate in una maniera o nell'altra con personaggi merdosi che vanno più a braccetto con la criminalità che con la politica(ma evidentemente le cose oggi funzionano così).
La Polverini è ridicola a tirare in ballo il presidente Napolitano che non ha nessun potere decisionale sulla faccenda,e nemmeno di accusare i radicali di poco spirito politico(quando mai i fascisti nel ventennio furono solidali con i comunisti?)...e allora?
Chi è causa del proprio male pianga se stesso e se già da ieri sera si dice che il clima all'interno del Pdl tra gli ex di An e quelli forzisti sia più che rovente ben venga questa storia al limite tra la barzelletta e la reale politica destronza,che si scannino tra di loro e che il popolo tanto malcelato di razzisti della destra italiana voti Fiore che è il degno rappresentante delle loro ideologie.
Articolo tratto da Roma.Indymedia.
Regionali: esclusa la lista pdl, la Polverini balla da sola?
Renata Polverini rischia di andare alle elezioni regionale di marzo senza l’appoggio del Popolo delle libertà. E’ stata, infatti, respinta dal Tribunale di Roma l’istanza presentata dal Pdl per l’accoglimento della lista dei candidati alle elezioni regionali.
Il Pdl annuncia un nuovo ricorso e la Polverini fa appello al capo Stato per “garantire” che gli elettori possano trovare la lista del Pdl sulle schede elettorali per le regionali nella Provincia di Roma.“Credo – ha detto la candidata del Pdl – che per la sua storia personale, il presidente Napolitano si adopererà per garantirlo”.
A parte che il Presidente della Repubblica non ha alcuna competenza in materia, quanto sta accadendo sulla lista pdl assume un sapore grottesco ed umiliante a prescindere da come andra’ a finire.Le liste del PdL non erano pronte e non sono state preparate prima a causa di un serrato mercanteggiamento durato fino all’ultimo minuto.E’ la spartizione del potere cio’ che ha impedito ai pdiellini di presentarsi in tempo per gli adempimenti burocratici. Fino all'ultimo minuto si sono succeduti incontri e scontri al calor bianco per i posti nel listino della Polverini.Storace, che puntava ad una rappresentanza per il suo partito nel listino protetto, e’ stato segato senza troppi complimenti e si e’ provveduto ad arruolare al suo posto Alessandra Mandarelli assessore della giunta Marrazzo.“La Mandarelli si e’ distinta per aver affossato la carta senior -provvedimento di tutela sociale istituito proprio dalla giunta Storace- e ora la Polverini la fa entrare nella sua lista in pompa magna e in spregio ad ogni coerenza verso gli elettori” e’ questo quanto si mugugna nelle file a destra del PdL.La legge e’ chiara e le ore 12di ieri erano il termine ultimo per la presentazione delle liste, non ci sono ne’ se ne’ ma e, anche se la situazione dovesse in qualche modo (illegale!) essere sanata, la brutta figura e’ assicurata.La querelle e’ destinata ad incendiare i prossimi giorni di campagna elettorale ma se anche la lista del PdL dovesse essere ricusata, poco male, agli elettori non resterebbe che votare Roberto Fiore, segretario di Forza Nuova che, a differenza della Polverini, si sa bene da che parte sta.
Renata Polverini rischia di andare alle elezioni regionale di marzo senza l’appoggio del Popolo delle libertà. E’ stata, infatti, respinta dal Tribunale di Roma l’istanza presentata dal Pdl per l’accoglimento della lista dei candidati alle elezioni regionali.
Il Pdl annuncia un nuovo ricorso e la Polverini fa appello al capo Stato per “garantire” che gli elettori possano trovare la lista del Pdl sulle schede elettorali per le regionali nella Provincia di Roma.“Credo – ha detto la candidata del Pdl – che per la sua storia personale, il presidente Napolitano si adopererà per garantirlo”.
A parte che il Presidente della Repubblica non ha alcuna competenza in materia, quanto sta accadendo sulla lista pdl assume un sapore grottesco ed umiliante a prescindere da come andra’ a finire.Le liste del PdL non erano pronte e non sono state preparate prima a causa di un serrato mercanteggiamento durato fino all’ultimo minuto.E’ la spartizione del potere cio’ che ha impedito ai pdiellini di presentarsi in tempo per gli adempimenti burocratici. Fino all'ultimo minuto si sono succeduti incontri e scontri al calor bianco per i posti nel listino della Polverini.Storace, che puntava ad una rappresentanza per il suo partito nel listino protetto, e’ stato segato senza troppi complimenti e si e’ provveduto ad arruolare al suo posto Alessandra Mandarelli assessore della giunta Marrazzo.“La Mandarelli si e’ distinta per aver affossato la carta senior -provvedimento di tutela sociale istituito proprio dalla giunta Storace- e ora la Polverini la fa entrare nella sua lista in pompa magna e in spregio ad ogni coerenza verso gli elettori” e’ questo quanto si mugugna nelle file a destra del PdL.La legge e’ chiara e le ore 12di ieri erano il termine ultimo per la presentazione delle liste, non ci sono ne’ se ne’ ma e, anche se la situazione dovesse in qualche modo (illegale!) essere sanata, la brutta figura e’ assicurata.La querelle e’ destinata ad incendiare i prossimi giorni di campagna elettorale ma se anche la lista del PdL dovesse essere ricusata, poco male, agli elettori non resterebbe che votare Roberto Fiore, segretario di Forza Nuova che, a differenza della Polverini, si sa bene da che parte sta.
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