Com'era nell'aria quest'anno gli organizzatori di Artshot hanno preferito prendere le distanze dall'assessorato comunale alle politiche giovanili(e quindi anche dal contributo che il comune di Crema forniva per la più importante manifestazione artistica e culturale cittadina)in quanto,a mio modo di vedere a ragione,non sono scesi a patti con la censura preventiva imposta dall'amministrazione comunale.
Quest'ultima è troppo stretta dal guinzaglio degli adepti alla setta di Comunione e Liberazione che comanda a Crema nella brutta e cattiva sorte,e l'esempio lampante è stata la polemica dello scorso anno sollevata a livello nazionale in merito alla censura di un'opera ritenuta offensiva(e a dir poco tanto veritiera quanto di denuncia)esposta durante la mostra delle opere:si possono vedere i seguenti links sull'argomento tratti da questo blog:http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.com/2009/06/giu-le-mani-da-artshot.html e http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.com/2009/06/la-bigotta-crema-schiava-di-cielle.html .
In seguito allego il comunicato della Consulta dei Giovani che ha trovato il coraggio di liberarsi dal giogo dei falsi benpensanti cremaschi che hanno in mano la nostra città...e speriamo non per molto!
Questa decisione naturalmente comporterà a maggiori sacrifici da parte di tutti,come trovare uno spazio agibile e riuscire a raccogliere i fondi indispensabili per la buona riuscita dell'evento,ma lo spirito di sacrificio di questi ragazzi e la voglia di poter vedere e vivere Artshot anche quest'anno è superiore a tutte le avversità che si potranno incontrare.
Contatti ARTshot:
artshot@gmail.com
www.myspace.com/artshotcrema
Facebook: Gruppo "ARTshot 2010"
Artshot è nato con lo scopo di offrire ai giovani artisti cremaschi un punto di riferimento e
un mezzo per poter dar voce liberamente alla propria ispirazione e creatività.
Di anno in anno la manifestazione ha attirato un numero sempre crescente di visitatori di
ogni età, prima incuriositi e poi conquistati dall’idea di un festival nato con l’esplicito
intento di essere non un semplice e statico contenitore d’eventi, ma un luogo privilegiato
d’incontro e confronto tra differenti esperienze umane e visioni artistiche.
Uno dei punti forti di questo progetto è stato senza ombra di dubbio il fortissimo legame
venutosi a creare tra artisti e Consulta dei Giovani, con i primi sempre pronti a tenderci la
mano in virtù di una libertà d’espressione mai messa in discussione pur con
l’ampliamento della manifestazione, divenuta sempre più articolata ed ambiziosa col
passare del tempo.
Proprio quest’ultimo fatto ha tuttavia portato Artshot a scontrarsi nel giugno scorso,
durante l’ultima edizione, con logiche di limitazione dell’espressione individuale del tutto
avulse dai principi dai quali aveva preso le mosse, mettendoci nella condizione di dover
affrontare questioni che esulavano dal semplice controllo della qualità artistica della
manifestazione, a nostro parere l’unico vincolo da cui davvero non si può prescindere.
Per tutti i mesi successivi si è sviluppata fra noi membri della Consulta dei Giovani una
dialettica assai accesa sulle modalità di gestione della situazione, fino a quando si è giunti
a una sorta di “idea di compromesso” : nessuna censura preventiva delle opere,
ovviamente, ma segnalazione della possibilità di incontrare all’interno della mostra opere
“forti” per la sensibilità di alcuni visitatori.
Quando ci siamo trovati a presentare questa posizione all’Assessorato alle Politiche
Giovanili, forte sostenitore di Artshot in tutti questi anni, abbiamo constatato
l’indisponibilità da parte dell’amministrazione a prendere in considerazione soluzioni che
non prevedessero una selezione preventiva delle opere : selezione non basata però su
criteri artistici e qualitativi, quanto su una valutazione di possibili polemiche innescate dai
contenuti delle stesse.
Per quanto disposti a comprendere le ragioni di un assessorato importante come quello
che ci ha rappresentati e difesi per molti anni patrocinando l’organizzazione dell’evento e
sostenendola economicamente, non abbiamo ritenuto possibile scendere a ulteriori
compromessi per non intaccare lo spirito della manifestazione, quello spirito che l’ha
distinta da tutte le altre.
Per questo abbiamo deciso, per quest’anno, di procedere ad un allontanamento del
percorso di Artshot da quello della Consulta dei Giovani del Comune di Crema, di cui noi
tutti facciamo parte, andando a progettare un festival che si muoverà lungo canali
alternativi e indipendenti dall’amministrazione comunale, magari riducendo la propria
durata e la propria visibilità senza però perdere di vista quelli che sono sempre stati i veri
obiettivi dell’evento e di noi che l’organizziamo.
Pur auspicando un futuro ritorno ad una collaborazione attiva e costruttiva con la realtà
del Comune di Crema per la creazione dell’evento-Artshot e pur sottolineando che gli altri
progetti della Consulta saranno portati avanti con la stessa piena convinzione del passato,
abbiamo ritenuto questa difficile decisione necessaria per continuare a offrire alla città di
Crema una proposta che si è sempre contraddistinta per intensità, unicità e coerenza.
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