martedì 28 luglio 2009

RONDAIOLI:CHI NON HA STORIA NON HA FUTURO!

Come era stato preventivato i compagni non ci stanno a stare lì a guardare le ronde legalizzate,nere o verdi o miste che siano,e infatti a Massa tra sabato e domenica sono venute alle mani due opposte fazioni del Carc e dei fasci.
Massa come tutta la zona e la Toscana hanno una memoria storica molto importante riguardo gli sbagli commessi dal primo regime instauratosi in Italia nello scorso ventennio,e soprattutto a Massa pure gli anarchici sono una forza di primaria importanza nel contrastare il virus fascista che attecchisce ovunque come una malerba.
Fino a quando non ci scappa il morto,e sarà ben presto,questa pagliacciata delle ronde andrà avanti(la cagata dovrebbe partire ufficialmente il prossimo 8 agosto)senza troppi commenti grazie al potere mediatico in mano alla dittatura.
Ma quando grazie pure e quasi esclusivamente alla stampa estera il problema ronda verrà a galla in Europa e nel resto del mondo sarà già successo un bel macello con questi criminali nero-verdi xenofobi verso chiunque non siano come loro si protrarrà nel sangue.
Tra quindici giorni ci si diverte con in giro questi bastardi per le strade tronfi della loro ignoranza storica e di vita,poichè tali cerebrolesi non avendo una storia non avranno pure un futuro tanto lungo.
Seguono articoli tratti da"Il Tirreno"(il primo)e"La Repubblica"il successivo,con la solita faccia di merda(attenzone non politicizzata come lo sfondo dimostra)che mostra fiera la sua divisa del cazzo.
A proposito di divise seguiranno a breve info e nomi sui fattacci di sabato notte a Crema che hanno visto protagonisti in prima persona il sottoscritto e alcuni suoi amici,protagonisti per l'ennesima volta della brutalità fascista dei servi dello stato di Via Macallé.
Polizia fascista ed assassina!
E ricordatevi tutti che l'Armata Rossa non è morta ed è pronta a tornare a spaccare il culo ai porci in divisa e non.
Massa, ronda con rissa.

Massa, ronda con rissainterviene la polizia: due fermi.
Momenti di tensione e fermi la scorsa notte a Massa, dove un gruppo di giovani di estrema sinistra si è scontrato con esponenti di destra, costringendo la polizia a intervenire con forza. L'episodio è avvenuto nell'ambito della «ronda proletaria antifascista», promossa in risposta alla ronda dalla destra locale che ha già svolto in città iniziative di pattugliamento.
Tensione, cinque poliziotti feriti e due fermi la scorsa notte a Massa, dove un gruppo di giovani di estrema sinistra si è scontrato con esponenti di destra, costringendo la polizia a intervenire con forza. L'episodio è avvenuto nell'ambito della «ronda proletaria antifascista», promossa dall'Asp (Associazione solidarietà proletaria) e dalla Federazione toscana del partito dei Carc (Comitati di appoggio alla Resistenza per il comunismo) in risposta alla ronda delle «SSS» (Soccorso sociale e sicurezza), associazione fondata dalla destra locale che ha già svolto in città iniziative di pattugliamento.La ronda di sinistra ha incontrato in località Partaccia, a Marina di Massa, alcuni simpatizzanti di destra che avrebbero provocato gli aderenti a Asp e Carc. I giovani di sinistra si sono poi allontanati per radunarsi alla Festa della Resistenza in corso nella Pineta Ugo Pisa, alla Partaccia. Ma poco dopo - sempre secondo quanto riferito dai Carc - i giovani di destra si sono presentati all'ingresso della festa. I fermati dalla polizia sono due gli aderenti ai Carc. Si tratta di Samuele Bertoneri e Alessandro Della Malva, segretario regionale dei Carc: sono accusati di oltraggio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Altri due erano stati fermati, ma sono stati rilasciati. Per protestare contro i fermi, questa mattina esponenti dell'Asp e dei Carc hanno bloccato la stazione ferroviaria di Massa per circa due ore, causando pesanti ritardi a 11 treni della linea Genova-Pisa. Sempre questa mattina, davanti alla Questura di Massa Carrara, presidiata da un gruppo di agenti del reparto mobile, si sono radunati alcuni esponenti dei Carc per chiedere informazioni sui due fermati. «Il nostro segretario regionale è sparito dalla scorsa notte, chiediamo spiegazioni», hanno detto, sottolineando di essere preoccupati per le condizioni di salute di Della Malva, rimasto coinvolto negli scontri con i poliziotti e con gli esponenti di destra. Il gruppetto, composto da quattro persone, ha cercato di entrare negli uffici per parlare con il questore, ma è stato fermato.Sarebbero stati lievemente feriti, secondo quanto si apprende, cinque dei poliziotti intervenuti.

Massa, indagini sulla rissa Si indaga per apologia di fascismo.

La polizia sta visionando foto e filmati dove si vedrebberobraccia tese e cori dedicati al Ventennio. Liberati i due fermati.Massa, indagini sulla rissa.Si indaga per apologia di fascismo.
MASSA - Apologia del fascismo. E' il reato ipotizzato per quanto avvenuto nel bar della Partaccia, a Marina di Massa, primo teatro degli scontri tra Carc e simpatizzanti di destra nella notte tra sabato e domenica. La polizia, infatti, sta visionando foto e filmati. Un materiale video e audio che comprenderebbe immagini di braccia tese in segno di saluto romano e cori dedicati al Ventennio. Il gestore del bar alla Partaccia, invece, smentisce che sia stato fatto partire un disco con l'Inno nazionale e che i suoi clienti abbiano provocato i Carc: "Ho solo visto che mi hanno distrutto sedie e tavolini e che hanno fatto fuggire tutti i miei clienti".Intanto, la questura non smentisce nè conferma il coinvolgimento di un maresciallo dei carabinieri, di servizio a Pisa, tra i possibili denunciati per apologia del fascismo, così come ipotizzato su Repubblica dal segretario dell'associazione funzionari di Polizia, Enzo Letizia. Circostanza smentita da Stefano Benedetti, organizzatore della ronda Sss, che assicura che "non fanno parte della nostra associazione carabinieri in servizio a Pisa".Sono stati scarcerati, ma con l'obbligo di firma, Alessandro Della Malva, 35 anni e Samuele Bertoneri, 19, il primo segretario toscano dei Carc (Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo), il secondo membro dell'Asp (Associazione solidarietà proletaria), fermati ieri a Massa. Il sindaco della città toscana Pucci definisce l'episodio "una pagina amara, frutto di una legge scellerata; la mia città è al sesto posto nella classifica delle città più sicure in Italia; non abbiamo bisogno di ronde nè di destra, nè di sinistra". Mentre per il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini gli incidenti sono "il frutto negativo e prevedibile delle scelte fatte dal governo sulla sicurezza".A livello nazionale l'opposizione torna a chiedere il ritiro del provvedimento che dà il via libera alle associazioni di volontari per la sicurezza. Ma il governo insiste: la legge serve proprio ad impedire le ronde 'fai da te' ed il decreto attuativo entrerà in vigore il prossimo 8 agosto.

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