domenica 20 giugno 2010

UNA COPPIA DI CAMORRISTI


A riprova del costante intreccio tra politica,mafia e Chiesa ecco la notizia degli avvisi di garanzia inviati all'arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe e l'ex ministro di destra Pietro Lunardi indagati per gli appalti e le inchieste che riguardano i Grandi Eventi dove già erano coinvolti due volponi come Anemone e Balducci colpevoli di aver approfittato ed aver corrotto ambienti legati al Vaticano ed alle opere pubbliche dello Stato per guadagni(enormi)personali.
Naturalmente attendendo nuove immunità e polemiche che seguiranno questa notizia con i soliti giudici eversivi comunisti leggiamo i contributi che riguardano questa novità(che poi tanto nuova non è visto che ormai gli inquisiti politici e pretofili sono quotidiani nella cronaca)forniti da Roma.Indymedia ed un articolo del 2001(fonte:www.societacivile.it)dove Lunardi disse candidamente che"Mafia e Camorra ci sono sempre state e sempre ci saranno. Purtroppo ci sono e dovremo convivere con questa realtà".
Proprio una bella coppia questi due,camorristi acclamati e protetti da quelli come loro,criminali che meriterebbero come minimo la galera!

G8, indagati il card. Sepe e Lunardi. Per entrambi accusa di corruzione.

Avviso di garanzia da Perugia per l'inchiesta sui Grandi Eventi. Sia per l'arcivescovo di Napoli che per l'ex ministro si fa riferimento a ristrutturazione e vendita di immobili, in cui sarebbero coinvolti Anemone e Balducci
ROMA - Improvvisa svolta nell'inchiesta sui "Grandi Eventi" e gli appalti per il G8 alla Maddalena. Il cardinale Crescenzio Sepe e l'ex ministro delle Infrastrutture Piero Lunardi sono indagati. A entrambi è contestato il reato di corruzione. L'avviso di garanzia è stato emesso dai pm di Perugia Alessia Tavarnesi e Sergio Sottani. L'arcivescovo di Napoli e l'ex ministro sono indagati in due diversi tronconi dell'inchiesta.
Per il cardinale Sepe, l'indagine riguarda in particolare la ristrutturazione e la vendita di alcuni immobili di Propaganda Fide nel 2005. Operazioni nelle quali risulterebbe coinvolto il costruttore Diego Anemone, considerato personaggio centrale dell'inchiesta sui Grandi Eventi. Il sospetto degli inquirenti perugini è che l'arcivescovo di Napoli abbia ricevuto in cambio dei favori. Secondo una fonte vaticana citata dall'agenzia Ansa, il cardinale è sereno: "Aveva già dato la sua disponibilità a parlare con i magistrati di Perugia", spiega la fonte. "Lo farà e chiarirà la sua posizione".
Riferendo ai magistrati sull'ormai famoso appartamento in via Giulia, a Roma, il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso aveva dichiarato 1 che era stato proprio il cardinale Sepe a procurargli la sistemazione, dopo un periodo di permanenza in un istituto ecclesiastico i cui orari erano incompatibili con le esigenze dello stesso Bertolaso.
Ancheper quanto riguarda Lunardi l'accusa fa riferimento alla ristrutturazione e alla vendita di un immobile. In entrambe le operazioni sarebbe coinvolto l'ex presidente del Consiglio dei lavori pubblici Angelo Balducci, tuttora detenuto. In un'intervista a Repubblica 2, l'ex ministro aveva ammesso e difeso lo "scambio di favori" di cui era stato protagonista quando era titolare delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Convivere con la mafia.

Pietro Lunardi, ministro delle Infrastrutture, dichiara alla Versiliana: «Mafia e Camorra ci sono sempre state e sempre ci saranno. Purtroppo ci sono e dovremo convivere con questa realtà. Questo problema non ci deve impedire di fare le infrastrutture. Noi andiamo avanti a fare le opere che dobbiamo fare, e questi problemi di Camorra, che ci saranno, per carità, ognuno se li risolverà come vuole». Protesta Pina Grassi, la vedova di Libero Grassi, un imprenditore palermitano che non voleva «convivere con la mafia» e per questo è stato ucciso. In tv, Enzo Biagi chiede a Lunardi di precisare le sue dichiarazioni. Il ministro, che per strade e tunnel ha una vera ossessione, risponde: «Siamo costretti a convivere con la mafia come con altre realtà, per esempio i 7 mila morti sulle strade». Cosa nostra come la nebbia in Val Padana.

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