venerdì 29 maggio 2009

L'ALTRO FRONTE VENETO

Davvero una nottataccia per le sedi della Lega Nord tra il Veneto ed il Friuli,dopo l'attacco di Bolona e di altre sedi nel nord Italia ieri vero e proprio exploit di attentati da Padova ad Udine.
L'altro fronte veneto,non quello becero degli skinheads razzisti che terrorizzano gli immigrati,i rom,omosessuali e comunisti...tutti coloro che non sono come loro praticamente,ha agito contro le sedi del movimento dei segaioli della fantomatica Padania che ancora deve essere ancora ben identificata sulle cartine geografiche.
Le persone affiliate alla Lega che professano di essere civili e che con la gente evoluta non hanno proprio nulla da spartire,hanno manifestato il loro dissenso facendo sentire la propria odiosa voce dalle bocche più alte cariche del nord est e nazionali,merde di uomini come Zaia,Gentiloni,Tosi...marmaglia razzista che deve essere eliminata dalla faccia della terra non solo metaforicamente e politicamente.
Aspettatevi altre azioni e quando dalle vostre porcilaie dove si predicano odio e razzismo si passerà sulla vostra pelle lardosa di maiali(senza offese ai suini)allora saranno cazzi per voi e per tutta la truppa di fanatici xenofobi fascisti che siete!
Augurando questo servizio anche per i vostri amici forzanovisti e poundisti rimando all'articolo odierno del"Gazzettino"con la breve sintesi dei vari attacchi e le reazioni dei politicastri legaioli giustamente preoccupati da tali gesta(fonte tratta da Indymedia Roma).
Da Padova a Udine, notte di fuochi nelle sedi della Lega.

Attentati in contemporanea anche a Tombolo e Spinea: esplosioni, fiamme e lanci di sassi. Vandalismi a Monfalcone.

VENEZIA (29 maggio) - Quattro attentati in una notte contro sedi venete e friulane della Lega Nord. In contemporanea, alle 4 di mattina, a Spinea, Padova eTombolo. Il quarto episodio a Udine Episodi di vandalismo, invece, contro la sede del Carroccio di Monfalcone.
Spinea. Un'esplosione ha causato danni alla vetrina e alla saracinesca della sede della Lega Nord di Spinea. Nessun danno a persone. Indagini sono in corso sulla natura dell'ordigno.
Padova. Quasi in contemporanea a Padova ignoti cospargevano di liquido infiammabile l'ingresso della sede di via Montà appiccando poi il fuoco. Ne è seguita una grande fiammata che ha annerito la facciata dell'edificio, un capannone industriale, e ne ha incrinato la porta a vetri.
Tombolo. Terzo danneggiamento, a Tombolo, comune della provincia di Padova, praticamente ai confini con le province di Vicenza e di Treviso. Secondo quanto si è appreso, un lancio di sassi ha incrinato la vetrata della sede e la facciata è annerita dal fumo causato, sembra, da liquido infiammabile cui è stato dato fuoco.Anche il danneggiamento di Tombolo, è accaduto alle quattro di stamattina: i residenti nei pressi della sede della Lega, infatti, a quell'ora hanno avvertito un botto. Lo riferisce il parlamentare leghista Massimo Bitonci, sindaco di Cittadella. Secondo Bitonci, per il danneggiamento di Tombolo sarebbe stata usata «una tanica incendiaria alimentata probabilmente da un petardo o da una piccola bomba carta; in ogni caso del liquido incendiario è stato fatto partire con qualcosa che è esploso».
Udine. Due bottigliette incendiarie sono state lanciate la scorsa notte nella sede della Lega Nord di via Parini a Udine. Lo ha reso noto la Questura di Udine precisando che i due rudimentali ordigni - le bottigliette contenevano benzina e avevano come miccia uno stoppino di “diavolina” - non sono esplose. I due ordigni sono stati lanciati da un abbaino lasciato aperto. Due anni fa contro la stessa sede della Lega Nord erano stati lanciati sassi che avevano distrutto le vetrate. Indagini in corso per scoprire gli autori del gesto vandalico.
Monfalcone. Scritte ingiuriose, colla alla porta d'ingresso, uova marce contro le vetrate: sono gli atti vandalici messi a segno la notte scorsa da ignoti contro la sede della Lega di Monfalcone (Gorizia). La denuncia ai carabinieri l'ha fatta questa mattina Federico Razzini, consigleire regionale della Lega Nord del Friuli Venezia Giulia.
Calderoli «è in corso una strategia di terrorismo contro la Padania e contro chi la rappresenta». «Prima l'assalto vandalico contro la nostra sede di Torino - rileva il Ministro per la semplificazione normativa, anche coordinatore della Lega - poi la bomba contro la nostra sede di Bologna, ora i raid teppistici contro le nostre sedi di Padova e Spinea: evidentemente il grande consenso che si prevede che la Lega otterrà nella prossima tornata elettorale fa paura a qualcuno e porta a mettere in moto azioni di terrorismo contro il simbolo del cambiamento da parte di chi non vuole le riforme e non vuole accettare di essere cancellato con il voto democraticamente espresso dai cittadini».
«Noi andiamo avanti comunque per la nostra strada e anzi - conclude Calderoli - saremo ancora più determinati, perché la nostra forza è il popolo e quando i popoli si mettono in cammino cambiano la storia».
Zaia: un segnale allarmante. «Sono seriamente preoccupato per quello che è avvenuto la notte scorsa in Veneto. Gli atti intimidatori compiuti simultaneamente contro alcune sedi della Lega Nord sono un segnale davvero allarmante per la dialettica democratica, che deve far riflettere tutti». Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia che invita tutti «a svelenire il clima».
«Il Paese - ha aggiunto Zaia - ha bisogno di tornare ad un civile confronto politico. Non possiamo e non dobbiamo permettere che l'odio sostituisca il dibattito politico. Da parte nostra non ci faremo intimidire da chi pensa di poter usare la violenza come strumento di azione e pressione politica».
Casellati: non ci facciamo intimorire. «Deve essere chiaro a tutti che noi non ci facciamo intimidire: come governo abbiamo indicato una strada ben precisa, quella che punta a garantire sicurezza ai cittadini, ed è su quella via che intendiamo proseguire». Lo dice il sottosegretario alla Giustizia, Elisabetta Alberti Casellati, commentando gli attacchi subiti dalle sedi della Lega. «Voglio esprimere la mia solidarietà ai dirigenti della Lega Nord, per gli atti intimidatori contro le sedi di Padova, Spinea e Tombolo. Da tempo, c'è chi vuole creare un clima esasperato di tensione, c'è chi vuole trasformare la dialettica politica in scontro fisco e in aggressione e adesso passa alle bombe e al fuoco contro le sedi politiche».
Ferma condanna di Zanonato. «Esprimo la più ferma condanna degli attentati incendiari contro le sedi della Lega Nord, a cui va la mia più sentita solidarietà - scrive in una nota il sindaco di Padova, Flavio Zanonato -. Gli autori di questi atti gravissimi vanno individuati al più presto e assicurati alla giustizia. La violenza politica ha segnato profondamente e pesantemente il nostro Paese e la nostra città nel recente passato e non possiamo consentire che torni in auge. C'è evidentemente qualcuno che non ha ancora compreso una verità elementare: la violenza non può avere alcuno spazio in un Paese civile, e chi la pratica va isolato da tutte le forze democratiche e dall'intera società civile.»

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