mercoledì 6 maggio 2009

IL "CONTENTINO" PER PINELLI

Come spesso si dice ecco un"contentino"giunto direttamente dal Presidente della Reppubblica Giorgio Napolitano per la vedova di Giuseppe Pinelli,la signora Licia,che dopo averci pensato ha accettatto l'invito fatto dal Capo dello Stato per presenziare al Giorno della memoria delle vittime del terrorismo,assieme agli altri parenti degli assassinati nella strage di Piazza Fontana.
Questo massacro perpetrato dai neofasciti,meglio rinfrescare la memoria anche se i fatti sono risaputi,in un primo momento aveva trovato come capri espiatori il povero Pinelli,defenestrato durante il terzo giorno d'interrogatori da una stanza della questura di Milano,e poi Pietro Valpreda ed altri memrbri del circolo anarchico 22 marzo rilasciati dopo tre anni.
Poi è un susseguirsi di imputazioni dei neofasisti di Ordine nuovo,La Fenice,Avanguardia Nazionale,loggia P2...arresti,condanne anche all'ergastolo ma poi alla fine dei fatti tutti gli imputati sono stati assolti,e tra i nomi delle merde fasiste coperte dallo stato vi sono:Freda,Ventura,Rauti,Maletti,La Bruna(questi due alti funzionari dell'esercito
italiano),Giannettini,Delle Chiaie,Fachini,Zorzi,Digilio,Siciliano,Maggi,Rognoni,Andreatta,
Motagner,Zagolin,Tringali e il grande manipolatore Lico Gelli.
Questi nomi,alcuni noti altri meno,hanno fatto di tutto a braccetto dello stato,stragi assassinii,carriere politiche e finanziarie,evasioni all'estero(alcuni tutt'ora sono latitanti in sudamerica,Giappone,etc.),hanno fondato nuovi movimenti di estrema destra.
Esecutore materiale è risultato Delfo Zorzi(che si è autoaccusato dello scempio ed è pure il maggior imputato della strage di Piazza della Loggia a Brescia)ma dal 1974 è fuggito in Giappone dove,dopo aver ottenuto la cittadinanza dello stato del sol levante,non è estradabile in Italia!
Si può che nessuno abbia avuto ancora il coraggio di farela trasferta asiatica e di sparargli in testa(dopo lunga tortura)un bel colpo?
Perchè la giustizia proletaria deve agire così,nello stesso modo in cui si è eseguita la condanna a morte del commissario degli sbirri Luigi Calabresi,sentenza eseguita da Marino e Bompressi su ordine di Sofri e Pietrostefani militanti di Lotta Continua.
E come la strage di piazza Fontana non ha avuto nessun indagato condannato anche la morte di Pinelli non ha nessun colpevole,un"tragico incidente".
Sotto l'articolo del Corriere e più giù la stupenda canzone scritta da Claudio Bernieri degli Yu Kung nel 1976 e ripresa anni dopo dalla Banda Bassotti come loro cavallo di battaglia,dal titolo eloquente di"Piazza Fontana-Luna Rossa".
La vedova di Pinelli invitata al Quirinale: «Anche lui fu una vittima della strage».

L'anarchico morì il 15 dicembre 1969 cadendo da una finestra della Questura. L'invito da Napolitano.
MILANO - Licia Pinelli, 81 anni, vedova dell'anarchico Giuseppe Pinelli, sarà ricevuta sabato prossimo al Quirinale assieme ai parenti delle 17 vittime della bomba alla Banca Nazionale dell'Agricoltura. La signora Pinelli è stata invitata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla cerimonia per il Giorno della memoria delle vittime del terrorismo. Un appuntamento con il quale Napolitano, fin dall’inizio del suo mandato, ha voluto sottolineare la necessità di gesti di riparazione e di vicinanza ai familiari delle vittime del terrorismo. La signora ha accettato, come riferisce Mauro De Cortes del Circolo anarchico «Ponte della Ghisolfa» al quale apparteneva Pino Pinelli. «Licia - ha detto De Cortes, che è la memoria storica del circolo e degli anarchici milanesi - sarà al Quirinale. Noi giudichiamo significativo che le istituzioni l'abbiano invitata decretando così che Pinelli non è solo un morto, ma una vittima». Giuseppe Pinelli morì il 15 dicembre del 1969 in Questura a Milano, dopo essere precipitato da una finestra di un ufficio del quarto piano. Era interrogato come testimone nell'ambito dell'inchiesta sulla strage di piazza Fontana.
«SCELTA DOLOROSA» - La vedova Pinelli in questi 40 anni ha sempre evitato interviste e dichiarazioni in pubblico, e ha confidato agli amici più stretti di essere stata molto combattuta prima di accettare l'invito del Quirinale. «In questi giorni ho visto e sentito molto spesso Licia - spiega De Cortes. - Lei stessa mi ha confidato quanto fosse difficile e doloroso aderire ad una manifestazione in memoria delle vittime del terrorismo degli anni di piombo, soprattutto dopo l'assordante silenzio di questi anni». Mauro de Cortes ha inoltre spiegato che la scelta di aderire alla manifestazione «è stata piuttosto tribolata e incerta» sino a ieri. «Questo riconoscimento rappresenta un evento positivo e formale dopo le parole di Bertinotti che due anni fa, da presidente della Camera, disse che Pinelli era stata la diciassettesima vittima della strage di piazza Fontana».

Piazza fontana(Luna rossa).

Il pomeriggio del dodici dicembre
in piazza del Duomo ce l'abete illuminato;
ma in via del Corso non ci sono le luci,
per l'Autunno caldo il comune le ha levate.

In piazza Fontana il traffico è animato,
c'è il mercatino degli agricoltori.
Sull'autobus a Milano in poche ore,
la testa nel bavero del cappotto alzato.

Bisogna fare tutto molto in fretta
perché la banca chiude gli sportelli;
oh come tutto vola così in fretta
risparmia gente tutto così in fretta

No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa e rossa di violenza!
Bisogna piangere insonni per capire
che l'ultima giustizia borghese si è spenta!

Scende Dicembre sopra la sera,
sopra la gente che parla di Natale;
se questa vita avrà un futuro
metterò casa potrà anche andare.

Dice la gente che in piazza Fontana
forse è scoppiata una caldaia;
là nella piazza 16 morti
li benediva un cardinale

No, no, no, non si può più dormire...

Notti di sangue e di terrore
scendono a valle sul mio paese;
chi pagherà le vittime innocenti?
chi darà vita a Pinelli il ferroviere?

Ieri ho sognato il mio padrone
a una riunione confidenziale;
si son levati tutti il cappello
prima di fare questo macello.

No, no, no, non si può più dormire...

Sulla montagna dei martiri nostri,
tanto giurando su Gramsci e Matteotti;
sull'operaio caduto in cantiere,
su tutti i compagni in carcere sepolti

Come un vecchio discende il fascismo,
succhia la vita ad ogni gioventù;
ma non sentite l'urlo sulla barricata
La classe operaia l'attenderà armata!

No, no, no, non si può più dormire...
No, no, no, non si può più dormire...

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