venerdì 15 maggio 2009

IL PACCO E' STATO SPEDITO

Ieri dunque è venuto il giorno tanto bramato dalla destra fascista italiana del voto favorevole di fiduca del pacco sicurezza,voluto fortemente dagli xenofobi della Lega Nord come ricatto per il buon proseguo della vita in comune nel parlamento.
Il riassunto sotto di Nicola Grigion(Indymedia Lombardia)elenca solo alcuni passi del decreto che riguardano direttamente i migranti e le norme che violano pesantemente i loro diritti umani,fatto già rimarcato pesantemente dalla Comunità Europea,senza contare gli altri emendamenti di rimorchio a questo provvedimento(ampiamente incostituzionali).come la mostruosità delle ronde di rinco-paramilitari gasati ed euforici.
Ora dobbiamo solo aspettarci le già tanto ventilate modifiche alla carta costituzionale che affosseranno sempre più nella merda i diritti degli italiani a scapito di un manipolo razzista che sguazza nella fogna dell'ignoranza e dell'intolleranza.

Pacchetto sicurezza, punto per punto di cosa si parla.
La Camera ha approvato oggi il provvedimento recante Disposizioni in materia di sicurezza pubblica.Ora il testo dovrà tornare al Senato per l’approvazione definitiva, dopo le modifiche apportate in aula.In sede di Commissione era stata stralciata dal pacchetto la contestata norma sui medici-spia e reintrodotte le ronde ed il prolungamento fino a 180 giorni della permanenza nei Cie.
Un serrato confronto interno alla compagine governativa, aveva poi portato alla scelta di porre la fiducia sul provvedimento in cambio della deroga (espressamente sostenuta da Fini) per le iscrizioni scolastiche (la questione dei cosiddetti presidi-spia) che non saranno piu’ subordinate alla richiesta del permesso di soggiorno. Rimane comunque, grazie alla modifica dell’art 6 del T.U. sull’immigrazione, l’obbligo di esibizione del permesso per ogni atto di stato civile, così chi è privo di passaporto non potrà registrare la nascita di un figlio che quindi diventerà adottabile.Leggera modifica anche per quanto riguarda le procedure di iscrizioni anagrafiche, che possono (prima il testo usava termini perentori) dar luogo alla verifica delle condizioni igienico-sanitarie dell’immobile ai sensi delle vigenti norme sanitarie.Complicazioni e tasse per le richieste di cittadinanza, niente matrimoni per chi è privo del permesso di soggiorno, contributo fino a 200 euro per ogni pratica di rinnovo o rilascio del permesso ed introduzione del permesso di soggiorno a punti. Poi modifiche su ricongiungimenti familiari e permesso di soggiorno CE di lungo periodo.Tra le tante restrizioni spicca l’introduzione del reato di ingresso e soggiorno irregolare che a catena produce conseguenze disastrose su ogni ambito della vita degli stranieri in questo paese. Un esempio? Sarà impossibile per un irregolare testimoniare ad un processo. Impossibile quindi dimostrare lo sfruttamento del lavoro nero proprio in quei settori che si avvalgono prevalentemente di manodopera irregolare.
Complessivamente il provvedimento rimane comunque pesantissimo e aberrante.
Ecco alcune tra le disposizioni introdotte:

Matrimoni e cittadinanza italiana.
L’acquisto della cittadinanza italiana per matrimonio potrà avvenire, dopo due anni di residenza nel territorio dello Stato (dopo il matrimonio) o dopo tre anni nel caso in cui il coniuge si trovi all’estero. Tempi dimezzati in presenza di figli. Le precedenti disposizioni prevedevano un termine di sei mesi.Sarà poi necessario il pagamento di una tassa di 200 euro.Ulteriore stretta sui matrimoni con una modifica al Codice Civile che prevede l’introduzione dell’obbligo di esibire il permesso di soggiorno. Niente più matrimoni quindi neppure tra "irregolare" ed "irregolare", che non comporterebbe nessun tipo di "regolarizzazione";

Ingresso e soggiorno irregolare.
Si introduce il reato di ingresso e soggiorno irregolare ma senza che questo comporti l’immediata incarcerazione. E’ prevista un’ammenda da 5.000 a 10.000 euro. Inoltre è prevista la possibilità di rimpatrio senza il rilascio del nulla osta da parte dell’autorità competente;

Iscrizione anagrafica.
Le istanze di iscrizione o di variazione della residenza anagrafica, potranno dar luogo alla verifica, da parte degli uffici comunali competenti, delle condizioni igienico-sanitarie dell’immobile, ma solo ai sensi della normativa sanitaria vigente. Si tratta di una lieve attenuazione della norma originariamente contenuta nel testo che prevedeva l’automaticità della richiesta di un certificato di idoneità igienico-sanitaria secondo criteri stabiliti dallo stesso Comune.In ogni caso moltissime abitazioni, anche tra quelle reperibili dietro lauto compenso nel mercato privato, non potranno rispondere a questo criterio.Ecco uno dei provvedimenti che andranno ad intaccare i diritti dei cittadini migranti, dei comunitari e degli stessi cittadini italiani, con conseguenza a catena sulla possibilità di accesso agli asili nido, alle prestazioni di sostegno al reddito, etc et etc;

Ricongiungimenti.
Per quanto riguarda i ricongiungimenti familiari si aggiunge al certificato di idoneità alloggiativa quello igienico-sanitario (in precedenza era richiesto alternativamente il certificato rilasciato dal Comune o dall’ASL locale) entrambi rilasciati dai competenti uffici comunali. Si prevede quindi ipoteticamente l’emanazione di appositi regolamenti per lìindividuazione dei criteri con conseguente arbitarietà delle amministrazioni nella decisione;

Visto d’ingresso per ricongiungimento familiare.
Non sarà più possibile richiedere il visto di’ingresso se il nulla osta non verrà rilasciato dopo 180 giorni dal perfezionamento della pratica.Svanisce così anche l’unica possibilità di garanzia del diritto all’unità familiare prevista per far fronte alle lentezze burocratiche;

Esibizione del permesso di soggiorno.
Si introduce la necessità di esibire il permesso di soggorno per tutti gli atti di stato civile. Ciò significa che anche il semplice ma sacrosanto diritto di riconoscere un figlio, per chi è privo di passaporto, verrà sottoposto al filtro della richiesta del permesso di soggiorno. Una deroga, oltre a quella già prevista per l’assistenza sanitaria, sarà concessa per l’iscrizione dei minori a scuola;

180 giorni di detenzione nei Cie.
Si reintroduce dopo la bocciattura del Senato e quella della Camera nell’ambito della discussione sul decreto legge n. 11, il prolungamento dei tempi di detenzione nei Cie fino ad un massimo di 180 giorni;

Divieto di espulsione e respingimento.
Cade il diveto di espulsione per i conviventi con parenti italiani di terzo e quarto grado;

Rimesse di denaro.
I cosiddetti servizi di money transfer avranno l’obbligo di richiedere il permesso di soggiorno e di conservarne copia per dieci anni. Inoltre dovranno comunicare l’avvenuta erogazione del servizio all’autorità competente nel caso riguardi un soggetto sprovvisto di permesso;

Permesso Ce di lungo periodo.
L’ottenimento della carta di soggiorno potrà avvenire solo dopo il superamento di un test di lingua italiana;

Reati ostativi all’ingresso.
Dovranno essere prese in considerazione anche le condanne non definitive;

Un contributo da 80 a 200 euro.
Per tutte le pratiche relative al rilascio o al rinnovo del permesso di soggiorno si dovrà versare questo contributo economico;

Esibizione dei documenti.
Arresto fino ad un anno e multe fino a 2.000 euro;

Registro per senza fissa dimora.
Se da un lato viene cancellata per i senza fissa dimora (ma non solo) la possibilità di iscrizione anagrafica, viene istituito presso il Ministero dell’Interno un registro per la schedatura dei cosiddetti clochard;

Cancellazione anagrafica.
E’ prevista dopo sei mesi dalla data di scadenza del permesso di soggiorno;

Permesso di soggiorno a punti.
E’ disposta l’istituzione di un accordo di integrazione articolato in crediti da sottoscrivere al momento della richiesta di rilascio del permesso di soggiorno. I criteri e le modalità verranno stabiliti da un apposito regolamento;

Favoreggiamento ingresso irregolare.
Vengono inasprite tutte le norme legate al favoreggiamento dell’ingresso irregolare, non vengono invece minimamente toccate le sanzioni per quanto concerne gli sfruttatori. Chi, nello sfruttamento di situazioni di soggiorno irregolare, trarrà un ingiusto profitto (chi impiega lavoratori irregolari sottopagati) non vedrà quindi aggravata la sua situazione.

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