venerdì 17 aprile 2009

VAURO E LA PORNOGRAFIA DEL DOLORE

Per ora il paventato editto bulgaro scaturito dalla puntata di Annozero dello scorso 9 aprile ha colpito in pieno solo il vignettista Vauro che secondo me non ha offeso per nulla il popolo terremotato ma che ha dato fastidio(e parecchio)ai capoccia del regime.
Qui ne ripropongo tre prese dal suo sito e non vedo nulla di oltraggioso,di irrispettoso verso l'Abruzzo,noto solamente la verità,quella che fa male!
Verso la fine c'è un video che mostra la gran faccia tosta di alcuni giornalisti italiani che giocano con la disperazione di chi ha perso ogni bene,il tutto condito da quella merda umana di Bruno Vespa che si nutre del dolore altrui come linfa vitale:questo è il giornalismo da condannare,un modo di fare notizia sulla pelle della gente,uno schifo d'informazione giostrato dal regime pronto a dar rilevanza solo a quello che esalta l'escutivo.
Infatti il breve medley di giornalismo italiano termina con un servizio della tedesca RTL in lingua madre,ma il cui contenuto si può capire benissimo!
I vertici Rai sospendono Santoro. Berlusconi alla ricerca della normalizzazione comunicativa.

Viale Mazzini ha deciso. Santoro dovrà riparare, Vauro Senesi, il vignettista del Manifesto e ospite fisso della trasmissione AnnoZero è sospeso perché una sua vignetta avrebbe offeso le vittime e chi le piange. E' quel che esce dalla riunione di oggi alla Rai, dopo le polemiche seguite alla puntata di AnnoZero della scorsa settimana sul terremoto in Abruzzo. Santoro, dalla prossima puntata (cioè domani), dovrà "attivare i necessari e doverosi riequilibri informativi specificatamente in ordine ai servizi andati in onda dall'Abruzzo". Vauro, per ora, è sospeso solo per una puntata. Poi, la vicenda sarà affrontata mercoledì prossimo dal consiglio d'amministrazione della Rai.La vignetta di Vauro che ha motivato il provvedimento di sospensione è quella in cui si parla di "Aumento delle cubature. Dei cimiteri", giudicata "gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico".Un'opposizione consumatasi da un un decennio e mezzo nella guerra ad personam contro Silvio Berlsuconi, individuato come incarnazione di tutti i mali italici, e nella sopravvalutazione dei suoi poteri di controllo assoluto sull'apparato di produzione mediatico, proprio oggi, quando Berlusconi sta realmente concentrando una parte considerevole del suo sforzo politico nell'omogeneizzazione dell'informazione, l'opposizione abbandona la battaglia che l'ha segnata e impoverita tanto a lungo (senza che questa ossessione - oggi un po' dimenticata - costituisse anticipazione o previsione di tendenza). Oggettivamente Berlusconi raccoglie oggi (anche e soprattutto grazie al protagonismo mediatico nazional-popolare giocato sul terremoto) un consenso popolare molto forte. Non contento, sapendo di avere di fronte il nulla (in termini di politica istituzionale) pretende una compartimentazione rigida e allineata di quel poco che si scosta dalla versione ufficiale a livello di giornalismo televisivo (quello che conta e fa i numeri nel nostro paese).Ben lungi dall'idolatrare Santoro come campione di un'informazione comunque stereotipata e ben codificata nei registri e nei toni, bisogna comunque riconoscergli il merito - a quel livello di produzione della merce-informazione-spettacolo - di saper metter il dito dove fa male e turbare i sonni altrimenti tranquilli di chi governa (dalla Palestina all'Abruzzo terremotato).Santoro è oggi il contraltare "a sinistra" del populismo su cui hanno costruito il loro consenso negli ultimi 15 anni Berlusconi e Lega Nord. Il problema è che nel panorama politico-mediatico odierno Santoro gioca un ruolo di rottura del galateo e delle buone maniere, sfondando così su un registro che paga, quello della rappresentazione di un malcontento e insoddisfazione popolari molto radicati (non solo a sinistra). Un problema perché ben di altro avremo bisogno... Intanto però, quello c'è e se riesce a dare tanto fastidio (per quanto temporaneo e limitato) questo è in qualche modo segnale di una precarietà profonda e avvertita di quello stesso consenso di cui Berlsuconi e governo vanno compiacendosi quotidianamente.

Tratto da:www.infoaut.org
Terremoto. Natale, Fnsi: "La pornografia del dolore perpetrata dai media va punita e ci sono le norme".
di Gabriele Paglino e Alessio Ramaccioni(tratto da:Comunistinews).

"Lo scempio mediatico perpetrato in questi giorni nei confronti di persone (la popolazione abruzzese) che tutto che avrebbe voluto eccetto essere messe in questo modo al centro dell'attenzione in un momento cosi delicato, la pornografia del dolore proposta dai principali tg e trasmissioni tv è un'attività professionale assolutamente non scusabile". Lo dichiara il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, Roberto Natale, ai microfoni di Radio città aperta. " Per queste stupidità professionali - prosegue Natale - per queste vergogne inescusabili, compresa la vanteria del Tg1 delle 13.30 di martedì 7 aprile in cui per un minuto e venti secondi si faceva l'elogio dei grandi risultati di ascolto si ostentava lo share raggiunto, prevediamo un richiamo sindacale. In ogni categoria ci sono comportamenti buoni e comportamenti meno buoni, non tutta l'informazione per fortuna si è comportata in questo modo, ma - sottolinea il presidente della FNSI - chi lavora male a volte, purtroppo, svergogna chi lavora bene. Quello che mi preoccupa di più è che finchè facciamo il racconto del dolore va tutto bene, finchè si racconta dei soccorsi quando sono organizzati e funzionanti - afferma introducendo la "questione Anno Zero" - va tutto bene, appena però proviamo a porre domande sulle responsabilità, parte allora la canea politico - mediatica che abbiamo visto scatenarsi in questi giorni contro Santoro. Che non è altro che il completamento di questo scempio mediatico.Natale, poi, puntando il dito contro il "cannibalismo / voyeurismo mediatico" cita la Carta di Treviso (ndr protocollo firmati il 5 ottobre del 1990 da Odg, Fnsi e Telefono Azzurro) nella quale "viene deprecata - prosegue il presidente del sindacato dei giornalisti - la spettacolarizzazione degli avvenimenti e una informazione che non sia rispettosa dei sentimenti delle persone coinvolte. A questo proposito l'Ordine dei Giornalisti potrebbe e dovrebbe farsi sentire. Il direttore - ammonisce Natale - che dice all'inviato di riportare l'intervista anche a costo di farsi mandare al diavolo dai terremotati che vivono nelle tende dovrebbe essere chiamato a rispondere, e le norme per farlo (un richiamo) ci sono".Il presidente Natale, infine, raccoglie a nome della FNSI l'invito alla manifestazione indetta da Radio Città Aperta e Megachip per difendere la libertà di informazione che si terrà Venerdì 17 aprile alle ore 17:00 sotto la sede della Rai a viale Mazzini.
I terremoti distruggono le case e uccidono le persone. Il silenzio dell'informazione uccide le coscienze.
Il 17 aprile manifestazione alla direzione RAI a Roma (viale Mazzini)Il tentativo di tappare la bocca alle denunce della trasmissione AnnoZero sulla situazione in Abruzzo dopo il terremoto non deve passare.La complicità degli apparati politici e dei massmedia con l'imbavagliamento dell'informazione sulla reale situazione nell'Abruzzo devastato dal terremoto è la vera indecenza che va smascherata.Radio Città Aperta e Megachip invitano tutti a difendere la libertà di informazione con una manifestazione davanti alla RAI in Viale Mazzini venerdi 17 aprile alle ore 17.00

Terremoto l'Aquila: TG italiani VS Tg tedesco. Questioni di stile?Dopo il terremoto arrivano i giornalisti sciacalli.Un collage di voyeurismo giornalistico.

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