giovedì 9 aprile 2009

SENZA PIETA'

In sordina anche se l'evento è stato offuscato dal terremoto c'è questa notizia che è scioccante ma per noi non una novità,degli sbirri della Polfer accusati della morte di Giuseppe Turrisi,un senzatetto che viveva a Milano.
La polizia assassina ha affondato nuovamente gli artigli nella carne di un uomo che semplicemente non poteva difendersi,e per fortuna una volta le immagini del grande fratello aiutano gli inquirenti per incastrare questi due subumani.
Speranzosi che giustizia venga fatta,ecco il commento postato su Indymedia riguardo l'accaduto e l'articolo di ieri tratto da"Milano.Repubblica".
Pestarono a morte un clochard arrestati due agenti della Polfer.

A incastrarli sono stati i filmati delle telecamere e l'autopsia dche avrebbero accertato una vicenda diversa da quella messa a rapporto dai poliziotti.
Due agenti della Polfer di Milano sono stati arrestati con l'accusa di omicidio perché avrebbero picchiato a morte Giuseppe Turrisi, 58 anni, originario di Agrigento, ospite del dormitorio in viale Ortles a Milano e frequentatore della stazione Centrale. A incastrarli sono stati i filmati delle telecamere e l'autopsia dche avrebbero accertato una vicenda diversa da quella messa a rapporto dai poliziotti. Gli agenti, ora in carcere a Opera, avevano riferito di essere intervenuti attorno alle 20 del 6 settembre scorso per una discussione animata tra alcune persone davanti a una delle entrate laterali della stazione Centrale e di aver trovato Turrisi, con qualche precedente, a terra in preda ai fumi dell'alcol.
Secondo la versione dei due, l'uomo, che si lamentava dicendo di stare male anche per problemi di cuore, è stato portato nei loro uffici dove avrebbe dato in escandescenza e li avrebbe minacciati con un coltellino. Dopo averlo disarmato, sempre secondo i due, è stato trasferito in ambulanza in ospedale in condizioni apparentemente non gravi. Poco dopo, però, è morto. L'autopsia ha rivelato in realtà che il pensionato-clochard era deceduto per le botte, in particolare una costola fratturata che gli aveva perforato la milza, e i filmati delle telecamere della stazione hanno raccontato una vicenda diversa.
Pestarono a morte un clochardarrestati due agenti della Polfer.

A incastrarli sono stati i filmati delle telecamere e l'autopsia che avrebbero accertato una vicenda diversa da quella messa a rapporto dai poliziotti.

di Sandro De Riccardis ed Emilio Randacio.

Era stata, da subito, una morte sospetta. Giuseppe Turrisi, 58 anni, che viveva tra il dormitorio di viale Ortles e la Centrale, lo scorso 6 settembre è arrivato negli uffici del posto di polizia della Polfer accompagnato da due agenti, ne è uscito poco dopo in barella per essere ricoverato in ospedale, dove è arrivato cadavere. Dopo mesi d´indagine, grazie alle verifiche del pm Isidoro Palma (che ha disposto l´autopsia), la procura ha ricostruito la dinamica dei fatti e ha chiesto l´arresto - convalidato dal gip Marina Zelante - dei due agenti della Polfer. Le accuse sono di omicidio volontario col dolo eventuale e falso, mentre un loro superiore è indagato per favoreggiamento.Secondo l´accusa avrebbero pestato a morte Turrisi, che aveva il corpo e il volto coperto da ecchimosi, fratture a due costole, una scomposta che aveva perforato la milza provocando un´emorragia interna. Nel racconto dei poliziotti - un agente pugliese e un agente scelto romano, 27 e 28 anni, tre e cinque anni di servizio - diverse incongruenze: l´intervento sarebbe nato da una rissa scoppiata nella vicina piazza IV Novembre davanti a una delle entrate laterali della Stazione, dove i due sarebbero stati chiamati da alcuni passanti, anche se al loro arrivo c´era solo Turrisi, a terra dopo aver bevuto troppo, che si lamentava. Così i poliziotti avrebbero deciso di accompagnarlo barcollante in ufficio per identificarlo e segnalarlo per ubriachezza molesta.Qui l´uomo sarebbe diventato violento, tentando di aggredire uno dei due agenti con un coltellino. Dopo essere stato disarmato, sarebbe stato chiamato il 118 e trasportato in ambulanza, dov´è poi morto. I fotogrammi delle telecamere in stazione però non mostrano alcuna rissa all´ingresso di piazza IV Novembre: c´è piuttosto Turrisi che cammina normalmente e viene accompagnato dagli agenti verso gli uffici. Il coltellino che la vittima ha in tasca si rivela essere un semplice taglierino. E poi ci sono i risultati dell´autopsia che fanno pensare a un pestaggio nato - secondo gli accertamenti e i racconti di alcuni amici del senzatetto - da un precedente diverbio tra il pensionato e i poliziotti.Una frase innocua avrebbe indispettito gli agenti, che avrebbero deciso di portare via l´uomo e pestarlo, in un momento in cui erano soli. Ora i due poliziotti sono reclusi nel carcere di Opera dove sono stati interrogati: solo il più giovane, assistito dall´avvocato Giuseppe Fiorella, ha risposto alle domande, respingendo le accuse. Non ci sarebbe movente, nessuna ragione per immaginare un pestaggio - è la tesi della difesa - che ora sta valutando di chiedere al gip la revoca dell´ordinanza di custodia cautelare e la modifica dell´accusa, da omicidio volontario a preterintezionale.

Nessun commento: