lunedì 6 aprile 2009

300 MERDE PER UN RADUNO INTERNAZIONALE...COMPLIMENTI!

Pur tenendo sempre in elevata considerazione il ricordo e la memoria antifascista,ieri a Milano ennesima pessima figura dei fasci di Forza Nuova Vecchia Merda che non hanno saputo radunare più di 300 coglioni per il loro convegno razzista e pugnettaro.
Il fatto che in nemmeno una settimana si sia riusciti ad essere in 5000 in piazza della Scala,iniziativa personalmente come già affermato non mi è sembrata il massimo,ma che comunque ha fatto registare una delle più grandi discese in piazza sul tema dell'antifascismo.
Ci sono un paio di considerazioni però da fare:è vero da un lato che ieri si doveva e si poteva fare certamente qualcosa di meglio,ma la zona di Missori era presidiata e non si sarebbe potuto far nulla a meno di pesanti sacrifici(arresti,ferimenti )di molti compagni.
Anche l'Atm a braccetto col comune milanese e con gli sbirri si è adeguata a proteggere i fasci chiudendo la stazione metropolitana di Missori dalle 15 in avanti fornendo i mezzi pubblici per accompagnare le merde dalla zona Loreto e piazza Aspromonte a mò di trasferta blindatissima.
Un fatto però è da sottolineare,gli stronzi erano in 200 a Bergamo e 300 ieri ad un raduno internazionale...sarà mica il caso che a FN-VM si desse un ridimensionamento,non un alzare la guardia perchè se fossero pure in due-tre sarebbero comunque da combattere e radiare..,ma fortunatamente sono proprio in via d'estinzione questi ratti di fogna.
Ed ora un breve pezzo tratto da "Repubblica.it".
Raduno di Forza Nuova a Milano, solo 200 persone. 5000 antifascisti in piazza.

Forza Nuova a raduno,Milano blindata.
Preceduto dalle aspre polemiche dei giorni scorsi, con partiti e movimenti di sinistra, rappresentanti dei centri sociali e dell'Anpi, l'associazione dei partigiani, a chiedere al prefetto di non concedere il permesso, si è tenuto a Milano il raduno di Forza Nuova in concomitanza con un convegno organizzato dal movimento di estrema destra.

C'ERA ANCHE PADRE TAM. Tra i partecipanti c'è anche il discusso padre Giulio Tam, da sempre vicino ai movimenti politici di ultradestra e candidato per Forza Nuova a sindaco di Bologna. Recentemente aveva fatto discutere il suo saluto romano ai militanti di Forza Nuova di Bergamo, lo scorso 28 febbraio, per l'apertura di una sede locale del partito di Roberto Fiore. Pochi minuti prima dell'arrivo dei militanti di estrema destra, in gran parte teste rasate, si è presentato all'ingresso dell' hotel il leader stesso Fiore, accolto dal saluto romano di alcuni camerati.
FIORE: NESSUN SALUTO ROMANO. "Non ho visto alcun saluto romano", ha commentato Fiore a fine convegno. La foto scattata fuori dall'albergo, però, contraddice in maniera inequivocabile il leader di Forza Nuova: il primo da sinistra è proprio lui.
LETIZIA MORATTI. Il sindaco di Milano ha confermato il principio che nei giorni scorsi l'aveva spinta a non chiederne il divieto: la libertà di manifestare è sancita dalla Costituzione. Le forze dell'ordine "hanno garantito una manifestazione che era impossibile non garantire - ha detto il sindaco - perché la libertà di manifestare è sancita dalla Costituzione".
I GIORNALISTI PAGANO. Per accreditarsi al convegno i giornalisti dovevano pagare 30 euro. "Sappiamo che non è nelle norma far pagare anche i giornalisti - ha detto un portavoce di Forza Nuova - ma noi non possiamo farne a meno: contrariamente a quanti credono in tanti, non abbiamo alcun finanziamento pubblico".
LA MILANO ANTIFASCISTA. I centri sociali, le associazioni, l'Anpi e i partiti della sinistra radicale si sono ritrovati in piazza della Scala per un happening culturale che vedrà gli interventi di alcuni artisti e cantanti tra cui Moni Ovadia, Bebo Storti e Renato Sarti. "L'antifascismo chiama, Milano accorre", si legge su uno striscione.
I PARTIGIANI. In mattinata l'Anpi provinciale ha deposto due corone di fiori in ricordo delle vittime del nazifascismo. In circa 200 si sono presentati prima in piazza della Scala e poi alla vicina Loggia dei Mercanti. Profondo lo sdegno espresso dall'associazione dei partigiani per "lo sfregio di un raduno di partiti che si richiamano alle idee razziste e xenofobe del fascismo e del nazismo", ha detto in un breve intervento Tino Casali, presidente nazionale dell'Anpi.

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