martedì 24 settembre 2013

SOLO A LIVORNO

La scorsa settimana Livorno è stata teatro di uno sciopero spontaneo dei lavoratori dell'Ipercoop cittadino in solidarietà con i colleghi campani che dovrebbero avere a breve una bella lettera di licenziamento che interesserà 250 lavoratori.
L'articolo di Senza soste descrive la giornata con l'arrivo di una delegazione dei lavoratori campani diretti presso la sede di Unicoop Tirreno di Vignale-Riotorto e che poi hanno manifestato nella galleria dell'Ipercoop di Livorno costringendola ad abbassare le serrande per due volte consecutive,con la seconda in maniera definitiva con l'adesione pressoché totale dei dipendenti del negozio livornese.
Un'esempio di solidarietà magnifico che solo poche città italiane possono vantarsi di avere,mentre in altri posti(con la Cgil al posto dell'Usb)un fatto del genere sarebbe solo utopia o riuscirebbe solo a metà,anzi con i colleghi degli scioperanti pronti a fare orario straordinario per mantenere aperto un ipermercato per tutto il giorno!

Protesta in Toscana dei lavoratori Coop della Campania: i colleghi solidarizzano e l'Ipercoop di Livorno chiude .
Giornata lunghissima questa di oggi per i lavoratori Coop della Campania, sotto minaccia di licenziamento da parte di Unicoop Tirreno che da tempo ha annunciato l'intenzione di abbandonare la regione. Per non far rimanere senza lavoro centinaia di dipendenti, nell'ultimo anno sono state portate avanti diverse trattative con altri operatori, ma prima è tramontata (dopo il voto contrario dei lavoratori dovuto a troppi aspetti a dir poco oscuri) l'ipotesi di cessione dei negozi all'imprenditore Catone, e negli ultimi mesi si è arenata anche la trattativa per il subentro di altre cooperative.
Le lettere di licenziamento erano quindi già pronte per essere inviate, e 250 lavoratori della Campania, con cinque pullman, sono partiti stamattina alle 4 alla volta di Vignale-Riotorto per portare la loro protesta davanti alla sede centrale dell'azienda. Qui sono stati raggiunti da alcuni colleghi Coop provenienti da Livorno, che hanno portato la loro solidarietà e uno striscione che recitava: "Lavoratori Coop di Livorno al fianco dei colleghi della Campania".
Una delegazione di lavoratori campani è stata ricevuta dall'azienda, la quale ha comunicato il blocco delle lettere di licenziamento per altri 20 giorni, in modo da consentire un ultimo tentativo con le altre cooperative per la cessione. Troppo poco per questi lavoratori, che aspettano una soluzione per la loro situazione ormai da tantissimo tempo. E così arriva la decisione di proseguire verso nord, per portare la protesta direttamente nel punto vendita simbolo di Unicoop Tirreno: l'Ipercoop di Livorno.
A metà pomeriggio i pullman arrivano all'ipermercato di Porta a Terra, i lavoratori salgono nella galleria commerciale e costringono l'Ipercoop alla chiusura. Un grande risultato. Ma ad emozionare è anche la reazione dei dipendenti dell'ipermercato livornese, che immediatamente sospendono in maniera spontanea il lavoro in solidarietà con i colleghi che stanno rischiando di perdere il posto. Viene letto un comunicato dall'altoparlante col quale i lavoratori e le lavoratrici livornesi esprimono tutta la loro vicinanza e il loro sostegno alla lotta dei dipendenti campani, e viene steso uno striscione di solidarietà sorretto dai lavoratori all'interno del negozio. La protesta prosegue tra cori reciproci di appoggio e incitamento a non mollare nella lotta per il mantenimento dei posti di lavoro. Ma non finisce qui.
Quando, alla fine della protesta, l'azienda decide di riaprire al pubblico l'Ipercoop, la Rsu dell'ipermercato consegna alla Direzione un'indizione di sciopero immediato, che registra un'adesione pressoché totale costringendo poco dopo il negozio ad una nuova chiusura.
Una bella e commovente giornata di lotta. Ora la speranza è quella di una soluzione positiva per la vertenza dei lavoratori Coop della Campania.
Redazione
19 settembre 2013

1 commento:

Anonimo ha detto...

Livorno quando cazzo gli pare: circa dieci anni fa io ed altri colleghi siamo stati assunti,ma poi cacciati da un centro impiego municipalizzato,ma nessuno si è prodigato spontaneamente per darci aiuto.Forse perchè eravamo in 25 solamente?E poi ci sono ben altre situazioni per la falsa propaganda di sciopero di livorno,dato che ci abito,invece di scrivere stronzate,magari informati meglio,ho fatto domanda alla coop non so quante volte e sempre scartata per far entrare qualcun altro.Il settore coop è stato creato solo per amici e parenti,quale Livorno è maestra in questo,quindi ivece di esaltare scioperanti collegati alla mafia della nota cooperativa perchè ogni tanto non citate anche chi lavoro non è riuscito mai a trovarlo,solo perchè non ha avuto le giuste conoscenze?Inoltyre le ipercoop non c'entrano nulla con quelle della campania,tanto meno con riotorto-vignale.Quindi le notizie se le vuoi dare dalle giuste!