giovedì 19 settembre 2013

ANTIFASCISTI GRECI IN LOTTA IN TUTTO IL PAESE

Prosegue la cronaca dalla Grecia e con l'articolo odierno si arriva al trittico di post dedicati alla vera e propria guerra che gli antifascisti ellenici stanno combattendo contro i nazisti di Alba Dorata e la polizia,apertamente schierata dalla loro parte.
Sembra di essere tornati indietro di più di quarant'anni fa al periodo dei colonnelli quando la Grecia fu controllata da una dittatura fascista,e gli articoli odierni presi da Infoaut sono tutti incentrati sulle reazioni degli antifa greci hanno avuto per la morte di Pavlos Fissas in tutta la nazione e anche in alcune città europee.
E'ancora altissimo il livello di rabbia e di sdegno che questo omicidio ha provocato,con i ratti neri costretti a starsene barricati nelle loro case e nelle loro fogne di sedi protetti da centinai di sbirri in tenuta antisommossa.
I contributi in foto e video sono numerosi,e aggiungo pure il link del sito di Atenecalling che fornisce news e aggiornamenti in tempo reale(http://atenecalling.org/ ):il secondo contributo racconta la storia triste per il protagonista,un italiano ufficiale di marina tale Matteo Simone che ha fermato la sua auto e ha minacciato i manifestanti a Patrasso impugnando una pistola e puntandola contro di loro.
Posto anche un altro link sempre preso da Infoaut(http://www.infoaut.org/index.php/blog/antifascismoanuove-destre/item/9003-grecia-il-profilo-dell’assassino-albadorato )che traccia un profilo dell'assassino reo confesso che ha sempre bazzicato in storie di illegalità e che ultimamente è stato molto vicino a politici deputati nel parlamento greco proprio in quel gruppo ignobile di Alba Dorata,che vorrebbe espandere le sue schiere anche in altri paesi europei,Italia compresa.

"Il sangue scorre, cerca vendetta!" La collera antifa dilaga nelle strade greche.
 
Più di 25 città greche, tra cui tutte le principali, si sono sollevate oggi per vendicare il vile assassinio del rapper e militante antifascista Pavlos Fyssas da parte dell'affiliato di Alba Dorata Giorgios Roupakias.
La giornata di lotta è partita da Chania nell'isola di Creta - dove una folla inferocita ha preso d'assalto la sede locale di Alba Dorata - e continuata a Patrasso, con blocchi stradali generalizzati ed il lancio di molotov contro gli uffici del partito nazista - provocando la reazione poliziesca e quella di un militare della marina italiana che ha puntato la pistola contro gli antifa. Nel pomeriggio sono state indette iniziative ovunque, in molte città di concerto con le contemporanee proteste degli insegnanti, che hanno accolto al proprio interno corposi spezzoni antifascisti. Serrande abbassate per Alba Dorata a Trikala davanti a 500 antifascisti, mentre a Salonicco i dimostranti si sono scontrati a più riprese con la polizia in una sommossa che ha investito l'intero centro città.
Ad Atene il concentramento si è dato nel quartiere di Keratsini, vicino al luogo dell'assassinio di Pavlos, dove sono stati deposti fiori, dolci e candele, mentre le bacheche dei social network si affollavano di messaggi di cordoglio, collera e commozione sotto il suo nome d'arte #KillahP, tra i quali l'omaggio degli ultras della squadra madrilena del Rayo Vallecano.
Le decine di migliaia nella piazza hanno dapprima espulso energicamente dall'adunata prima il provocatore Panos Kammenos (leader del partito di destra populista Greci Indipendenti) e le sue guardie del corpo, poi i giornalisti compiacenti delle televisioni e dei quotidiani dell'establishment; successivamente si sono dirette verso la municipalità di Keratsini, scontrandosi una prima volta con la polizia all'altezza del commissariato, mentre venivano erette barricate ed incendiati cassonetti lungo le arterie di Grigoriou Lampraki e Panagi Tsladari.
Successivamente il corteo si è diretto verso l'obiettivo finale - gli uffici di Alba Dorata a Nikaia, con alla testa un enorme blocco antifa di 4000 compagni. Ai cordoni delle squadre MAT di polizia intervenuti per sbarrare loro la strada si sono affiancati nazisti armati di pietre, con le quali hanno iniziato a bersagliare i manifestanti. La tenacia degli antifa ha costretto la polizia a schierare i cannoni ad acqua, ed a sparare lacrimogeni nel mucchio, ad altezza uomo.
Ad ora si segnalano un ferito grave all'occhio, ricoverato all'ospedale di Atene, e 70 arresti confermati (più altri 30 a Salonicco). Ma la tensione non si placherà a breve. Domani il Fuhrer di Alba Dorata Michaloliakos ha annunciato di tenere un discorso vicino al luogo dell'assassinio di Pavlos, mentre sono ancora in corso scontri in tutto il paese ed annunciati presidi di solidarietà antifascista in altre metropoli europee quali Parigi, Stoccolma, Valencia, Bruxelles e Londra.
Patrasso: ufficiale della marina italiano punta la pistola contro gli antifascisti.

Aggiornamento: l'uomo che ha puntato la pistola contro i manifestanti antifa di Patrasso è Matteo Simone, ufficiale di 38 anni della Marina Militare Italiana, e non un poliziotto in pensione come raccontato in un primo momento dai media locali della città greca. Sarà processato domani per direttissima per porto e possesso d’armi illegale e minacce.
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A Patrasso, durante l'attacco agli uffici di Alba Dorata da parte di un corteo antifascista convocato per vendicare l'omicidio a coltellate di Pavlos - KillahP, un uomo ha preso la pistola e l'ha puntata contro i manifestanti. In seguito l'uomo è stato arrestato dopo l'inseguimento della polizia che si era messa sulle tracce di un'automobile con i numeri di targa italiani. Secondo i media locali la persona è italiana e risulta essere un poliziotto in pensione "i cui contatti con gruppi nazifascisti sono oggetto di indagine". Un altro cittadino italiano era nella macchina insieme all'ex-poliziotto e risulta essere un dipendente del consolato di Patrasso.

Guarda i video: video1 video2 video3 Seguiranno aggiornamenti mentre tutta la Grecia antifascista si sta sollevando per vendicare l'omicidio del compagno...
Da Atenecalling
Gravi episodi si sono verificati a Patrasso per l’omicidio di Pavlos Fisass a Keratsini. Alcuni sconosciuti hanno tirato molotov contro la sede di Alba Dorata ed hanno danneggiato alcune automobili parcheggiate e un bancomat, mentre un uomo ha puntato una rivoltella contro i manifestanti.
È scioccante il fatto che un uomo, durante la manifestazione, è uscito da un’automobile e in posizione di tiro ha mirato contro i manifestanti. L’uomo è stato arrestato e si trova in una caserma della polizia di Patrasso. Secondo alcune informazioni è un italiano, un poliziotto in pensione che ha contatti con organizzazioni di estrema destra italiane. L’arma trovata in suo possesso è una scacciacani e ha sostenuto di averla utilizzata per spaventare, quando alcuni antiautoritari hanno tirato pietre contro la sede di Alba Dorata. Nell’automobile si trovava anche un impiegato del consolato italiano.
Un collaboratore del sito thebest.gr descrive la scena sconvolgente: “Si trovava sul lato sinistro della strada. Indossava maglietta e pantaloncini neri. Era uscito da una Ford Focus con un baule sul tetto. La portiera sul lato del passeggero è stata colpita da una pietra. L’uomo ha estratto l’arma e in posizione di tiro, tenendo con due mani la pistola e mirando, ha rivolto l’arma contro i manifestanti. Immediatamente le persone che si trovavano in coda al corteo e che, a quanto pare, avevano lanciato la molotov sul balcone della sede di Alba Dorata, hanno iniziato a gridare “un’arma, un’arma…”. E’ scoppiato il pandemonio. L’italiano ha fatto un gesto orizzontale con la mano sulla gola, come a dire “vi sgozzo”. I manifestanti si sono sparpagliati ma alcuni sono tornati subito all’incrocio tra via Gounaris e via Karaiskakis. L’uomo si trovava tra i manifestanti e i MAT. Ha puntato la pistola contro i manifestanti per dieci, quindici secondi che sono sembrati un’eternità. I negozianti sono rientrati nei loro negozi e il marciapiede si è svuotato. Poco dopo l’uomo, di circa 40-45 anni, è salito in macchina e si è diretto verso via Ipsilandou. Tutti coloro che si trovavano sul posto sono rimasti sbalorditi dal suo gesto”.

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