sabato 28 settembre 2013

GRECIA:SBIRRI E NEONAZI IN GALERA

I due articoli proposti oggi,il primo di Contropiano(http://www.contropiano.org/internazionale/item/19347-grecia-in-manette-michaloliakos-e-la-cupola-di-alba-dorata )ed il successivo di Infoaut(http://www.senzasoste.it/anti-fascismo/sull-illegalizzazione-di-alba-doratan )parlano di Alba dorata,della possibilità che venga illegalizzata e dell'arresto del suo Fuhrer Michaloliakos.
Riassumendo brevemente dopo la morte di Pavlos Fyssas(http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2013/09/lomicidio-di-pavlos-fissas.html )da dieci giorni in Grecia la lotta antifascista ha praticamente accompagnato e sempre più integrato la protesta del popolo greco contro i ricatti della troika dei potenti,e l'opinione pubblica ellenica supportata anche da quella del resto dell'Europa e inaspettatamente talvolta anche rimarcata dai media italiani,è rimasta scossa da questo avvenimento.
Fatto sta che(http://www.infoaut.org/index.php/blog/antifascismoanuove-destre/item/9056-destituite-alte-cariche-della-polizia-per-connivenza-con-alba-dorata )già ad inizio settimana numerosi sbirri erano stati denunciati per esplicite connivenze con i neonazisti di Alba dorata,e stamattina l'arresto del segretario ex militare e già attivo ai tempi dei colonnelli fascisti,di un deputato e altre merde del movimento sono dei fatti concreti che vogliono stroncare questo abominio di partito politico.
I capi d'imputazione di questi criminali vanno dall'omicidio al riciclaggio passando tra rapine e ricatti,e staremo a vedere se gli investigatori ed i giudici riusciranno a stanare tutte queste merde inutili e farle finire in galera per molto tempo.

Grecia. In manette Michaloliakos e la cupola di Alba Dorata.

13.00 - Sono diventati circa 400 gli aderenti ad Alba Dorata che stanno manifestando e sventolando bandiere greche davanti alla sede del Gada, la questura centrale di Atene dove vengono portati gli arrestati man mano che vengono trovati dalle forze di sicurezza. All'inizio i neonazisti gridavano il loro tradizionale slogan 'Sangue, onore, Alba Dorata' poi riconvertito nel meno compromettente 'Patria, onore, Alba Dorata'. Si ha notizia dell'arresto anche di una donna poliziotto, una sergente in servizio al dipartimento di sicurezza del Pireo. Eseguiti finora 18 arresti, su 32 mandati di cattura complessivamente spiccati. Ancora irreperibile i deputati Michos e Pappas.
 
12.00 - E' Nikolaos Michaloliakos, il segretario di Alba Dorata, colui che in casa nascondeva tre pistole detenute illegalmente e ritrovate dalla polizia durante la perquisizione all'alba di questa mattina. Il fondatore di Alba Dorata è già passato per il carcere alla fine degli anni '70, quando era militare in servizio attivo e fu arrestato assieme ad alcuni commilitoni con l'accusa di aver dato vita ad una organizzazione terroristica fascista. Poi, in cambio della sua collaborazione con le forze di sicurezza, la pena gli fu ridotta a 'possesso di armi ed esplosivi" e quindi fu liberato dopo soli 13 mesi di reclusione. In precedenza Michaloliakos era stato un attivo sostenitore della dittatura dei colonnelli fino al 1974. 
11.35 - Durante la maxiretata contro Alba Dorata ancora in corso è stato arrestato anche un esponente delle forze speciali della Polizia 'Dias'.
11.30 - Durante la perquisizione nel domicilio di un militante di Alba Dorata poi arrestato la polizia ha rinvenuto tre pistole.
11.15 - Arrestato anche un altro deputato di Alba Dorata, Ilias Panayotaros. Che poco prima di essere ammanettato, secondo alcuni giornalisti greci che hanno raccolto le sue deliranti dichiarazioni, avrebbe accennato ad una rifondazione del movimento neonazista con un altro nome, per ovviare ad una eventuale messa fuori legge del movimento o ad un embargo del finanziamento pubblico minacciato dal governo.
11.10 - Secondo alcuni media ellenici, che citano l'intervento del costituzionalista K. Chrysogonos, anche se agli arresti in custodia cautelare, i deputati di Alba Dorata non sono automaticamente decaduti dalla loro condizione di parlamentari. Il che avverrà solo nel caso in cui dovessero essere riconosciuti colpevoli dei reati che vengono loro contestati e condannati alla privazione dei diritti politici.
11.00 - Alcune decine di estremisti di destra stanno manifestando, per ora silenziosamente, davanti alla sede centrale della polizia di Atene. Finora secondo i media solo 4 parlamentari e 12 altri esponenti di Alba Dorata sarebbero stati arrestati rispetto ai 36 ordini di cattura emessi da un magistrato dell'Aeropago, la Corte Suprema ellenica.
10.30 - Tra gli arrestati c'è anche il segretario della sezione di Alba Dorata del quartiere di Nicea, quella alla quale era escritto Giorgos Roupakias, l'assassino di Fyssas.
10.15 - Secondo le notizie diffuse dai media ellenici questa mattina sarebbero stati arrestati anche due agenti in servizio della polizia, accusati di collaborare con le attività criminali di Alba Dorata.
10.00Man mano che vengono arrestati i dirigenti e gli esponenti di Alba Dorata vengono portati dagli agenti negli uffici dell'antiterrorismo al dodicesimo piano del Gada, il palazzo della questura centrale di Atene all'ingresso del quale si è concentrata una discreta folla di giornalisti. Dal suo sito il movimento neonazista sta diffondendo un appello a dimostrare la propria solidarietà ai camerati finiti in manette anche se per ora non si ha notizia di manifestazioni, mentre alcuni dei parlamentari oggetto del mandato di cattura sono per il momento irreperibili.
9.30A quanto traspare finora quindi la maxioperazione contro l'estrema destra sarebbe giustificata da un comportamento 'criminale' dell'organizzazione neonazista, definitita "associazione a delinquere" e coinvolta in omicidi, rapine, ricatti e riciclaggio di denaro. Una formula ambigua e che non ha a che fare quindi con il carattere neonazista del partito, a detta di alcuni esponenti della sinistra greca, la stessa che nei giorni scorsi ha già portato all'arresto di alcuni attivisti che da anni animano la protesta delle comunità locali della penisola calcidica contro una miniera d'oro che una multinazionale canadese è stata autorizzata a realizzare nel villaggio di Ierissos.
09.00 - Nikos Michaloliakos, il fondatore e leader del partito neonazista greco Chrysi Avgì (Alba Dorata), è stato arrestato dalla polizia all'alba di oggi. Insieme con il segretario generale di Alba Dorata, che gli squadristi amano chiamare Führer, sono stati arrestati un'altra trentina di dirigenti di spicco e militanti del movimento. Tra questi anche quattro parlamentari tra i più in vista dell'organizzazione, compresi Ilias Kasidiaris, Lagos e Nikos Patelis.
Gli arresti sono scattati per ordine di un magistrato della Corte Suprema che ha emesso 36 mandati di cattura contro altrettanti esponenti dell'estrema destra accusati di essere coinvolti a vario titolo nell'omicidio, la sera dello scorso 17 settembre, del rapper antifascista Pavlos Fyssas, accoltellato a morte nel quartiere di Keratsini dal sicario del movimento neonazista 
Giorgos Roupakias, dopo che il 34enne era stato aggredito da decine di squadristi.
Non sono state ancora rese note le accuse alla base degli arresti ma i provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal procuratore della Corte Suprema Charalambos sulla base delle intercettazioni telefoniche effettuate dagli inquirenti sui cellulari di alcuni membri del partito e di suoi simpatizzanti. Dalle intercettazioni sarebbero emersi in maniera evidente collegamenti della dirigenza di Alba Dorata con l'omicida, il 45enne Roupakias. Le prove raccolte dagli inquirenti dimostrerebbero che il partito neo-nazista si muove sulla base di una precisa catena di comando con le connotazioni di una vera e propria organizzazione criminale dedita ad aggressioni razziste e ad attività illegali come la richiesta del pizzo ai negozianti in cambio dell'offerta di 'protezione'. Secondo alcune indiscrezioni alcuni dirigenti di Chrysi Avgi sono stati indagati anche per riciclaggio di denaro sporco e per il coinvolgimento in alcuni casi di omicidio e aggressioni attribuiti inizialmente alla malavita organizzata.
Ieri pomeriggio alcuni media avevano diffuso la notizia del possibile arresto di tre parlamentari del partito di estrema destra. Qualche ora Michaloliakos era intervenuto pubblicamente offrendo al partito di centrodestra Nea Dimokratia del premier Samaras la propria collaborazione per evitare che la coalizione di sinistra Syriza vinca le elezioni, ribadendo la minaccia di far dimettere tutto il gruppo parlamentare di Alba Dorata.
Sull'«illegalizzazione» di Alba Dorata.
Atene - Secondo alcuni media il governo di Atene avrebbe avviato la procedura legale per dichiarare fuorilegge il partito neonazista ellenico Alba Dorata, dopo l'omicidio del rapper antifascista Pavlos Fyssas la sera del 17 settembre commesso da un sicario 45enne poi arrestato. Afferma ad esempio il Wall Street Journal che giovedì l'esecutivo avrebbe presentato alla procura generale la documentazione in cui si dimostra che Alba Dorata ha agito come un'organizzazione criminale organizzata, rappresentando così una minaccia all'ordine pubblico. La documentazione si baserebbe su circa 30 casi avvenuti nell'ultimo anno in cui membri o seguaci del partito neonazista sono stati accusati di atti criminali. Anche dopo l'ingresso in Parlamento, nel giugno 2012, con circa il 7% dei voti, il partito di estrema destra non ha mai smesso di aggredire politici di sinistra, immigrati, artisti e omosessuali ma, godendo di una condizione di quasi totale impunità sta consolidando la sua popolarità a scapito degli altri partiti.
Ma tra i movimenti antifascisti e i partiti di sinistra ellenici c’è molto scetticismo sulle reali intenzioni del governo composto dal centrodestra e dai socialisti. Finora ad Alba Dorata è stata accordata, grazie alla tolleranza dei vari esecutivi degli ultimi anni e alla evidente complicità di pezzi interi degli apparati di sicurezza e della magistratura, una quasi totale impunità. I governi che si sono fatti in questi anni strumento della troika hanno orientato in questo modo il malcontento popolare generato dal massacro sociale ordinato da UE e FMI verso l’estrema destra, scaricandolo quindi contro immigrati ed estrema sinistra, piuttosto che contro le politiche di taglio indiscriminato del lavoro e dei servizi sociali. Gli squadristi di Alba Dorata, del resto, non hanno mai aggredito rappresentanti del governo o dei partiti che lo compongono, o esponenti del mondo finanziario o delle banche che pure affermano di combattere. Sono stati sempre e solo immigrati o attivisti di sinistra a subire le aggressioni squadristiche, in alcuni casi mortali. Antonis Samaras ha veramente cambiato strategia? Per ora lo scetticismo è d’obbligo e a combattere Alba Dorata restano le organizzazioni antifasciste e gruppi autorganizzati di quartiere.
tratto da http://www.infoaut.org
25 settembre 2013

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