mercoledì 18 settembre 2013

L'OMICIDIO DI PAVLOS FISSAS

La notizia dell'antifascista militante greco Pavlos Fissas ucciso vigliaccamente nel sobborgo di Keratsini ad Atene l'ho letta stamattina prima di recarmi al lavoro sul Televideo,e accendendo il computer oggi sono già innumerevoli le notizie ed il susseguirsi di particolari che fanno da contorno a questa vicenda.
Questa non è una storia tragica,è un avvenimento che con la disgrazia o con l'imponderabile ha poco a che fare,non è un incidente ma un atto di violenza premeditato di Alba Dorata sostenuto dalla polizia greca che nulla ha fatto durante la rissa che ha ucciso Pavlos a parte intervenire per arrestare il colpevole ad avvenimenti ormai conclusi.
Oggi in varie zone dello Stato ellenico ci sono scontri contro le merde naziste di Alba Dorata,infatti l'assassino fa parte di questa fogna a cielo aperto legittimata dal Parlamento greco,dall'ignoranza della gente e protetta dalle forze del disordine.
Gli articoli proposti spaziano da un contributo di ecn.org a firma di Luciano Muhlbauer che fa dei confronti con la situazione italiana dove troppa gente,anche se non ha simpatie verso l'estrema destra,comunque dice"perché no"a una discesa in politica di queste merde,mentre quello successivo di Infoaut racconta più nel dettaglio l'omicidio di Pavlos,rapper conosciuto col nome di Killah P,con voci e testimonianze dei presenti.
Questi figli di puttana devono sparire dalla faccia della terra,Grecia o Italia che sia,la violenza nazifascista non deve tornare nel mondo ed è ora che la gente si svegli e che si ritorni ad un antifascismo militante di strada,attaccare i covi neri e sprangare le teste vuote di chi le frequenta.

Grecia Militante di sinistra ucciso da esponente di "Alba dorata" ·

La lite è cominciata per motivi legati al calcio e poi è presto degenerata in una rissa a sfondo politico
Atene, 18 Settembre 2013

E' degenerata in una vera e propria rissa a sfondo politico, e con esito letale, una lite scoppiata la notte scorsa ad Atene per i classici 'futili motivi': nel sobborgo di Keratsini, alla periferia occidentale della capitale ellenica, due gruppi di persone hanno cominciato a discutere animatamente di calcio all'esterno di un bar. Poi i toni si sono arroventati sempre di più a causa delle divergenze ideologiche tra i contendenti, ulteriormente esasperate dalle ripercussioni della gravissima crisi economica che la Grecia da tempo sta attraversando.

Alla fine è rimasto esanime al suolo un uomo di 34 anni, militante di 'Antarsia', una piccola formazione della sinistra radicale: trasferito d'urgenza in ospedale con ferite multiple da coltello, è deceduto poco dopo il ricovero. La polizia ha arrestato il sospetto omicida, un 45enne membro del gruppo neo-nazista Alba Dorata. Appena venerdì scorso, in una zona limitrofa della città', otto attivisti del partito comunista Kke erano rimasti feriti in un'aggressione attribuita anch'essa a esponenti del movimento di estrema destra.

http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=181573&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter


 Alba Dorata Assassina il Rapper Pavlos Fyssas: Nazi Non è un Partito come gli Altri..
mercoledì 18 settembre 2013

di Luciano Muhlbauer

Si chiamava Pavlos Fyssas, aveva 34 anni, faceva il cantante hip hop con il nome Killah P, era un antifascista e militava nell’organizzazione di sinistra Antarsya. Stanotte, in un quartiere periferico di Atene, è stato assassinato a coltellate dai neonazisti di Alba Dorata.
Un delitto infame, ma anche un delitto ampiamente annunciato, perché al di là di luogo, circostanza e identità della vittima era purtroppo soltanto questione di tempo perché l’escalation di violenze da parte del partito neonazista greco, Alba Dorata, sfociasse nell’omicidio. Aggressioni a migranti, gay e militanti della sinistra sono ormai all’ordine del giorno e soltanto una settimana fa è stata sfiorata la tragedia, allorché un gruppo di militanti del KKE (partito comunista greco) è stato aggredito a freddo e a suon di sprangate.

D’altronde, i neonazisti sono galvanizzati dal consenso che riescono a canalizzare in una Grecia devastata dalle politiche d’austerità della Troika (siedono in Parlamento e i sondaggi li danno al 13% delle intenzioni di voto) e dalle ampie complicità di cui godono all’interno della polizia greca. Insomma, sono un fenomeno in preoccupante crescita, come ci ricorda anche l’ottima inchiesta di Leonardo Bianchi, Nazisti sull’orlo del potere. Il caso Alba Dorata, pubblicata pochi giorni fa su MicroMega.
Alba Dorata è sicuramente un caso estremo, ma non certamente unico. In tutta Europa i movimenti neofascisti, neonazisti e razzisti trovano oggi nuovi spazi e a volte, appunto, riescono a riempirli, come ad esempio in Ungheria. Ed è per questo, anzitutto, che ci deve preoccupare quello che accade in Grecia e altrove, perché anche qui ci sono la crisi e le politiche d’austerità e anche qui ci sono spazi che si aprono per ideologie e gruppi nazifascisti. E il fatto che qui i gruppi militanti neofascisti e neonazisti siano allo stato tutto sommato piccoli e marginali non cambia di una virgola il problema, poiché anche Alba Dorata era fino a pochi anni fa soltanto un gruppuscolo insignificante, dalla consistenza organizzativa ed elettorale non dissimile da Forza Nuova.

Ed eccoci a noi, cioè al nostro problema. Già, perché anche il più distratto degli osservatori si è ormai accorto che vi è una certa inflazione di iniziative, manifestazioni e raduni di ispirazione nazifascista in Lombardia e nell’area metropolitana milanese. Loro vedono e sentono i nuovi spazi che si aprono e quindi si comportano di conseguenza. Ma quello che forse non stupisce, ma sicuramente preoccupa molto, è che a sinistra e, in generale, nell’opinione pubblica democratica sembrano essere venuti meno gli anticorpi, a tutto beneficio della banalizzazione e della sottovalutazione.
Non intendo certo aprire qui una riflessione sulle ragioni di questo stato di cose, che sono molteplici e peraltro stranote, dal tempo che passa al vuoto culturale a sinistra, ma voglio piuttosto insistere sulla ormai inderogabile necessità di ricostruire gli anticorpi, cioè l’antifascismo.
Ebbene sì, perché ultimamente succedono delle cose preoccupanti dalle nostre parti e alle consuete sottovalutazioni (“ma cosa vuoi che sia?”, “ma ignoriamoli”, “il fascismo è cosa di altri tempi” ecc. ecc.) si sono aggiunte nuove e più insidiose varianti, come i nazi sono “un partito come un altro” e quindi, in nome della libertà e della democrazia, si concedono spazi pubblici a iniziative nazifasciste, come è avvenuto di recente a Cantù. Cioè, intendiamoci, un conto è che lo facciano esponenti istituzionali provenienti da esperienze neofasciste, ma ben altra cosa è che lo facciano anche amministratori pubblici di formazione democratica, come il Sindaco di Cantù. E non importa un fico secco che il raduno di Forza Nuova a Cantù sia stato un mezzo fiasco o che il Sindaco, al di là delle tante chiacchiere, fosse soltanto interessato a un po’ di pubblicità personale (purché se ne parli, diceva qualcuno che se ne intendeva). No, importa che un altro argine sta cedendo, proprio quando ci sarebbe bisogno di ricostruire gli argini!
A proposito, siccome l’antifascismo non sembra più andare di moda, qualcuno ha pensato bene di osare il colpo grosso, come ha denunciato l’Osservatorio democratico sulle nuove destre: un concerto nazirock in pieno centro Milano, al Teatro Manzoni, il 16 dicembre prossimo. L’iniziativa è sempre del giro Lealtà Azione, cioè l’organizzazione di copertura milanese dei neonazisti Hammerskin, e i buoni uffici sono dei consiglieri provinciali dei Fratelli d’Italia, Turci e Capotosti. Insomma, come volevasi dimostrare, quando cedono gli argini…

Oggi ad Atene c’è dolore e rabbia tra gli antifascisti, nella sinistra, tra i democratici. Noi siamo vicini a loro. Ma non basta, dobbiamo fare la nostra parte qui. E questo significa anzitutto indicare e comprendere il problema, porre fine ai cedimenti culturali e politici, prima che sia troppo tardi, perché i nazisti e i fascisti non sono un “partito come un altro”.

http://www.milanox.eu/alba-dorata-assassina-il-rapper-pavlos-fyssas-nazi-non-e-un-partito-come-gli-altri/
Alcune testimonianze sull'omicidio di Pavlos Fissas.

Col passare delle ore emergono maggiori dettagli sull'omicidio del rapper antifascista greco avvenuto questa notte. Di seguito riportiamo alcune testimonianze raccolte quest'oggi e alcune brevi considerazioni su come diversi apparati che sostengono Alba Dorata si stiano già muovendo per tentare di salvare la faccia al gruppo neonazista dopo la gravissima aggressione di stanotte.
Dal padre di Pavlos: “Gli amici di Pavlos hanno fatto un’osservazione contro Alba Dorata in un caffè, dove stavano guardando una partita di calcio. Qualcuno da un tavolo vicino li ha sentiti e ha telefonato ai membri di Alba Dorata. Le squadracce di Alba Dorata sono arrivate quasi contemporaneamente alla polizia in moto DIAS. Pavlos ha cercato di aiutare i suoi amici a sottrarsi alla situazione, ma è stato attaccato da un’altra squadra di Alba Dorata e circondato. Dopo, un altro membro di Alba Dorata che guidava contromano in una strada a senso unico, si è fermato e ha accoltellato a morte Pavlos, mentre i poliziotti della DIAS non intervenivano. Una ragazzo ha chiesto loro aiuto, ma non hanno fatto niente. Loro si sono solo avvicinati in seguito per arrestare il principale sospetto.
Da giornalisti vicini alla polizia: il 45enne che è stato arrestato dalla polizia, ha ammesso di essere l’assassino di Pavlos e di essere un membro del partito nazista Alba Dorata.
Dal sindaco di Keratsini: gli aggressori erano neonazisti ben noti, questo è solo uno degli episodi di una serie di violenze, principalmente contro i migranti.
Da altri residenti locali: tutto questo sembra un’imboscata e non una discussione, c’erano dozzine di persone che davano la caccia e circondavano solo uno (Pavlos), le loro facce e uniformi sembravano le stesse di quelli che hanno attaccato i membri del partito comunista (KKE) pochi giorni fa.
Tutti i mezzi di comunicazione, tv, web e radio, continuano a diffondere confusione, ospitando membri di Alba Dorata in un tentativo patetico di rigirare le cose. Uno dei personaggi televisivi più orrendi (chiamati in Grecia “pappagalli” per la loro ripetizione della propaganda del governo), noto per le sue calunnie contro gli scioperanti, i manifestanti e le lotte dei lavoratori, Aris Portosalte ha perfino provato a convincere un parlamentare di Alba Dorata che loro dovrebbero assicurarsi che nessuno accusi il partito! Allo stesso tempo, c’è una pesante presenza di polizia intorno agli uffici di Alba Dorata, ufficialmente per un’ “indagine” (come se gli altri assalitori si nascondessero negli uffici centrali), ma la scena sembra più un cordone protettivo per i teppisti parastatali servi dello stato.
Fonte: Athens.indymedia

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