Vicenda che ha dell'assurdo quella che ha colpito tragicamente pure il cremasco con il duplice omicidio di due donne nel torinese e a Rivolta D'Adda ad opera di un carrozziere di Vailate,non solo per il fatto che l'uomo fosse risultato denunciato per stalking ma pure perché la rete "d'intelligence"dei carabinieri non ha funzionato per nulla.
L'omicidio della prima vittima purtroppo è stato inevitabile così com'è avvenuto,ma nelle ore successive nulla è stato fatto per proteggere la seconda vittima morta assurdamente per colpa,oltre che dello squilibrato,anche per la negligenza dei carabinieri che consci che la donna aveva fatto ben sette denunce contro l'assassino incredibilmente non l'abbiano tutelata.
Pure la procura di Crema da questo pomeriggio ora è sotto esame da parte del Consiglio Superiore della Magistratura su suggerimento di un procuratore che vuole vederci chiaro,ora con l'apertura di questo procedimento disciplinare vedremo se salterà qualche testa ma ne dubito.
L'articolo è a cura della redazione del sito"Crema on-line"(http://www.cremaonline.it/articolo.asp?ID=11443) e racconta la cronaca della triste vicenda accentuata dall'incapacità dell'arma dei carabinieri...diciamocela tutta:quando ti fermano per un controllo vedono nel giro di due minuti la tua vita morte e miracoli e nel caso ti abbiano fermato per qualche grammo di fumo o cazzate minori ti torchiano per bene...ed in questo caso con pesanti e numerose denunce non sono riusciti a mettere assieme due semplici calcoli.
Sono bravi i carabinieri con chi ruba i polli,con i criminali veri(sempre se non siano loro tali persone)tanta finta di niente e cari saluti...e ci scappa il morto!
Gaetano De Carlo sarebbe stato processato a novembre. Il timore che volesse uccidere anche l'ex moglie e la compagna. La Procura di Crema: “la giustizia ha fatto tutto ciò che doveva”
Rivolta d'Adda - Indagine chiusa con la morte del reo. Si risolve in queste poche parole il duplice omicidio con suicidio finale che ha visto come protagonista Gaetano de Carlo, 55 anni di Vailate, autore dell’omicidio di Maria Montanaro, 36 anni di Torino, alle 7.45 e di Sonia Balconi, alle 17.10 di mercoledì. Indagine chiusa, anche se da scoprire c’è ancora molto. Dapprima quel che è successo.
Apprezzato operaio.
Gaetano de Carlo, apprezzato operaio della carrozzeria Crippa di Arzago, ha litigato con la fidanzata torinese, le ha inviato un messaggio minaccioso la sera precedente e la mattina successiva, appena la donna ha aperto la porta le ha sparato tre colpi al volto con una calibro 7.45. Quindi è scomparso, anche se qualcuno lo ha visto allontanarsi a bordo della sua Honda Civic. La donna, trasportata d'urgenza in ospedale, è riuscita a fare il suo nome. Un ultimo sussurro prima di morire.
Le indagini.
Immediate le ricerche condotte dai carabinieri di Torino: seguono la traccia del suo cellulare, che porta verso il confine francese, prima di sparire. In concomitanza, i comandi torinesi allertano le compagnie di Crema e di Treviglio. I carabinieri di Vailate vanno a casa dell’uomo e parlano con i vicini, mentre quelli di Treviglio sono ad Arzago, nella carrozzeria, per ottenere notizie utili. I carabinieri decidono di andare a prendere una donna straniera che da un paio di anni vive con lui a Vailate, mentre altri militari vanno dalla moglie separata, che risiede a Rodano, nel Milanese. Altri ancora sono a casa del figlio, a San Donato Milanese, ma dell’uomo non c’è traccia.
Il secondo omicidio.
Le ricerche continuano senza alcun esito, fino a quando si arriva al secondo omicidio. Sono le 17 quando Gaetano De Carlo è fuori dalla fabbrica di Sonia Balconi, a Truccazzano. La vede uscire, la precede a Rivolta d’Adda, ferma l’auto in via Ponte Vecchio e quando arriva a bordo della sua Renault Twingo, nel momento in cui lei rallenta per affrontare la curva, esce allo scoperto e le spara due colpi, forse tre. La donna prosegue la corsa per inerzia e si ferma qualche decina di metri più avanti, lui la raggiunge e le spara il colpo di grazia in pieno volto. Poi, con calma, raggiunge la sua auto e fugge, impegnando la Rivoltana.
Il suicidio.
Sonia Balconi viene soccorsa, sul posto anche l'elisoccorso, ma è tutto inutile. Scatta l’allarme che porta i carabinieri a raggiungere la donna straniera e l’ex moglie. I militari temono che la scia di sangue possa proseguire. L’allarme rientra poco dopo le 17.30, quando arriva una segnalazione: un uomo si è sparato nei campi di Corneliano. Quando arrivano i carabinieri, constatano che è proprio lui.
La Procura di Crema: “La giustizia ha fatto tutto ciò che doveva”.
Oggi la procuratrice della Repubblica Daniela Borgonovo, in un breve incontro con la stampa, ha affermato che la giustizia ha fatto tutto quello che doveva fare. Ha accolto la denuncia (18 maggio 2009) ha fatto le indagini (quasi un anno), ha inviato un avviso agli avvocati (30 aprile 2010) e ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio dell’uomo per il prossimo novembre. Inoltre, gli ha ritirato il porto d’armi e due pistole che l’uomo deteneva per uso sportivo. Che altro? Sull’autopsia, c’è ancora da decidere e lo si farà in questo ore.
Nessun commento:
Posta un commento