giovedì 22 luglio 2010

FEDE CI SEI O CI FAI?

Il presentatore del Tg4 che fortunatamente da quando la rete Merdiaset è passata sul digitale terrestre non vedo più e che definire direttore o giornalista è un'infamia,ha dato l'ennesima prova d'ignoranza o comunque di leccaculismo dettato dall'alto(come dice l'articolo di oggi preso da Toscana.Indymedia di Valeria Rossi"E se l’ha fatto apposta, non è stata un’idea sua,lui non ha idee,utilizza quelle del suo padrone")parlando delle"agende rosse"che i manifestanti agitano in segno di protesta durante tutti i comizi contro la mafia.
La famosa agenda rossa del magistrato(tutt'altro che di sinistra!)Paolo Borsellino,ricordiamoci morto ammazzato assieme alla sua scorta perchè stava trovando la verità sui mandanti dell'uccisione dell'amico e collega Falcone oltre che tutti i rapporti tra mafia e politica,poteva essere nera,verde o bianca,e molto probabilmente sparì dalla circolazione grazie al tempestivo intervento dell’allora capitano dei Carabinieri Giovanni Arcangioli immortalato in varie fotografie e filmati televisivi appena dopo la strage di Via D'Amelio mentre porta via la borsa del giudice.
Lui e il fedele Fede intanto sappiamo che hanno lavorato,lo fanno tutt'ora e lavoreranno sempre per lo stesso padrone mafioso che ora è l'attuale presidente del consiglio.
Il link sotto l'articolo proposto mostra l'originale dell'intervento del cagnolino Emilio durante il suo tg4 e il video preso da YouTube lo stesso servizio con un'aggiunta che pone chiarimenti:è giusto sottolineare la verità perché una balla raccontata più volte soprattutto attraverso i massmedia alla fine risulta verità per le labili menti della maggior parte degli italioti.

Le agende rosse comuniste di Emilio Fede.

Quando la realtà supera la fantasia:facciamoci due risate, nella speranza che una basti a seppellirne uno...e un'altra l'altro

Le agende rosse comuniste di Emilio Fede,di VALERIA ROSSI (ovvero VALERIA COMUNISTI) – I casi sono due: o è completamente imbecille (e allora non può fare il direttore di un TG), oppure l’ha fatto apposta (e allora non può fare il direttore di un TG).Sto parlando, ovviamente, di Emilio Fede, più noto come Emilio Fido, e della sua clamorosa reinterpretazione delle “agende rosse”, ovvero del movimento creato per ricordare Paolo Borsellino (la cui agenda, di quel colore, non venne mai ritrovata dopo l’attentato, sicuramente sottratta da qualcuno che non voleva far sapere quali nomi ci fossero scritti sopra).Per Emilio Fede le agende rosse sarebbero state “comuniste” e la gente che ha ricordato Borsellino le avrebbe isolate perché “tentavano di dare una svolta ideologica alla manifestazione” (sì, lo so, non ci credete. Ma l’ha detto davvero, vedere video qui sotto).Ora, che un giornalista – per quanto ignorante, povero di spirito e lecchino – non sappia cosa sono le agende rosse, non è credibile.Se ne parla da 18 anni esatti. Le agende rosse vengono sventolate ad ogni manifestazione contro la mafia. Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, le nomina ad ogni suo intervento (e ne fa tanti, ovunque).Non-si-può-cre-de-re che Fede non ne avesse mai sentito parlare. Quindi deve averlo fatto apposta. E se l’ha fatto apposta, non è stata un’idea sua (lui non ha idee, utilizza quelle del suo padrone).Ergo, al suo padrone faceva comodo far pensare alle casalinghe italiane e ai quattro poveri pensionati che ancora seguono il TG4 che le agende rosse fossero la risposta italiana al libretto rosso di Mao, o qualcosa di simile alle brigate rosse; fossero, insomma, “comuniste” e quindi brutte, cattive e portatrici di “morte, miseria e disperazione” (come dice il Berlusca dei comunisti in generale).Dopo l’attacco a Saviano, ecco quello alla memoria di Borsellino.E poi ci venga ancora a raccontare che lui lotta contro la mafia, eh.Comunque, Berlusconi a parte, un direttore di TG che prende una topica di queste dimensioni va immediatamente sospeso dall’incarico. Ovviamente non lo farà il padrone, che l’incarico gliel’ha palesemente dato: e allora lo faccia l’ordine dei giornalisti.E non si limiti a sospenderlo come ha fatto con Feltri (che continua peraltro ad imperversare come se nulla fosse successo): lo sbatta fuori a pedate nel sedere.Che già uno così non poteva essere giornalista prima. Figuriamoci adesso.E intanto viene da chiedersi QUALI nomi ci fossero sull’agenda del magistrato ucciso… visto che un simile grottesco tentativo di deviare l’informazione non può non essere legato a interessi personali.IL VIDEO Emilio Fede e i 18 anni dalla morte di Borsellino http://www.youtube.com/watch?v=tHmUn7cm_8w
Related Link: http://www.savonaeponente.com/2010/07/21/le-agende-rosse-comuniste-di-emilio-fede/

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