martedì 27 luglio 2010

IL GARIBALDI MANGIAPRETI


Prendo spunto da un articolo apparso qualche mese fà sul sito Don Zauker(http://www.donzauker.it/2010/05/17/hasta-siempre-generale/) che tratta la figura dell'eroe nazionale Giuseppe Garibaldi artefice dell'unità d'Italia sotto il punto di vista anticlericale che lo contraddistinse durante la sua vita.
Oltre all'estratto di una delle sue ultime memorie si ricordi che definì Papa Pio IX un"metro cubo di letame"e padre di dichiarazioni come"Preti alla vanga!":l'eroe dei due mondi definito ultimamente assieme ai suoi"Mille"una banda di briganti da esponenti leghisti di certo storcerebbe il naso a fronte di chi sta preparando le solenni celebrazioni per il 150° anniversario dell'unità italiana per cui ha creduto e combattuto.

Hasta siempre, Generale.

In tempi di celebrazioni dell’unità d’Italia, questo è il nostro ricordo di Garibaldi che difficilmente verrà celebrato in televisione.
Dal testamento:
« Siccome negli ultimi momenti della creatura umana, il prete, profittando dello stato spossato in cui si trova il moribondo, e della confusione che sovente vi succede, s’inoltra, e mettendo in opera ogni turpe stratagemma, propaga coll’impostura in cui è maestro, che il defunto compì, pentendosi delle sue credenze passate, ai doveri di cattolico: in conseguenza io dichiaro, che trovandomi in piena ragione oggi, non voglio accettare, in nessun tempo, il ministero odioso, disprezzevole e scellerato d’un prete, che considero atroce nemico del genere umano e dell’Italia in particolare. E che solo in stato di pazzia o di ben crassa ignoranza, io credo possa un individuo raccomandarsi ad un discendente di Torquemada ».

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