giovedì 15 aprile 2010

TESTE(VUOTE)ROTTE

Che goduria ieri pomeriggio quando già trapelavano le prime indiscrezioni sugli scontri della scorsa notte che hanno visto protagonisti gli antifascisti romani che hanno menato di brutto la merde del Blocco Studentesco,che rimane il fatto scritto nella storia di quella notte anche se le merde fasciste del Blocco e di Ca$$a Pound hanno accusato i compagni di averli aggrediti mentre stavano affiggendo manifesti merdaioli per le prossime elezioni universitarie.
E'fischiato il vento l'altra notte a Roma ed i sibili hanno danneggiato i cameratti con i loro eroici capoccia che a gambe levate hanno lasciato i loro rattini sanguinanti in terra,striscianti come gli stronzi di cane che sono,a livello appena superiore delle fogne loro habitat naturale.
Naturalmente i fatti non sono andati come da comunicato del capobranco di B.S. Francesco Polacchi,perchè anche gli antifa hanno rivendicato il fatto di essere stati assaliti dai fasci infami...diciamo allora che qualunque parte sia stata colpita per prima comunque i referti medici parlano chiaro con nove merditanti fascisti all'ospedale con vari traumi contusivi(quellio cerebrali li hanno fin dall'infanzia)e ferite.
Colpi che comunque non hanno portato alla fuoriuscita di materia grigia in quanto perennemente assente nelle loro scatole craniche violate dalle giuste mazzate dei valorosi compagni romani.
Articoli presi da Indymedia Lombardia e Roma che raccolgono entrambe le versioni con i fasci che come al solito sono andati a piangere da papà polizia e mamma digos e che ora pretendono giustizia dai loro camerata al potere Maroni,Polverini e Alemanno,lacrime di coccodrillo,lacrime di sangue!
I referti parlano,Roma ascolta, il fascista scappa...Roma è antifascista!

Roma:In Blocco all'ospedale.

ROMA TRE, CASA POUND: «ESPONENTI 'BLOCCO AGGREDITI, 9 FERITI» (OMNIROMA) «Una decina di ragazzi del Blocco Studentesco sono rimasti feriti e dopo essere stati aggrediti da un centinaio di esponenti dei centri sociali davanti alla facoltà di Lettere di Roma Tre in via del Valco di San Paolo, mentre affiggevano alcuni manifesti in vista delle prossime elezioni del Cnsu, il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari». Così in una nota il Circolo futurista di Casal Bertone. «Nove militanti del Blocco sono finiti in ospedale, sei di loro con ferite gravi e prognosi di decine di giorni - si legge nel comunicato stampa - Tra questi anche il presidente nazionale del Blocco Studentesco e candidato al Cnsu, Francesco Polacchi, attualmente ricoverato al Cto di Roma per una frattura scomposta dell'avambraccio e due ferite in testa che hanno richiesto dieci punti di sutura. 'Si è trattato di un vero e proprio agguato -dice Polacchi - Eravamo una quindicina di persone e stavamo facendo affissione,come è prassi nei periodi preelettorali, quando abbiamo visto sbucare dal nulla un centinaio di persone armate di caschi,sassi, bastoni, catene, che ci sono venute addosso, forti del fatto di essere oltre quattro volte superiori a noi nel numero. Alcuni cittadini che abitano proprio sulla via dove sono avvenuti gli incidenti hanno assistito alla scena, fornendo la propria testimonianza dei fatti al commissariato'Esposizionè, nel quartiere Eur. 'Dalla dinamica dell'aggressione, avvenuta per altro a poche centinaia di metri dal centro sociale 'Acrobax', sembra evidente come l'attacco fosse premeditato - aggiunge Davide Di Stefano,responsabile nazionale del Blocco Studentesco- Un'azione violenta e intimidatoria pianificata a tavolino per impedirci di fare politica nelle università. È chiaro che un gesto di una tale gravità nasce dalla convinzione di godere di una totale impunità e richiede una risposta adeguata.

GIOVANI DELL'ACROBAX: «NOI AGGREDITI DA BLOCCO» «Stavamo attaccando i nostri manifesti della rete sociale dell'XI municipio quando ci siamo trovati davanti quelli di Blocco studentesco, con il loro solito apparato tipo militare come durante gli scontri di piazza Navona. Ci siamo fronteggiati, li abbiamo invitati ad andarsene dal quartiere perché qui i fascisti non sono bene accetti. A quel punto ci hanno aggrediti, noi eravamo di più e siamo riusciti a respingerli. Poi è arrivata la polizia ed è finito tutto». Ad affermarlo sono i giovani del centro sociale Acrobax, coinvolti nello scontro avvenuto questa notte presso la facoltà di Lettere dell'università Roma Tre, tra mezzanotte e l'una.

Da "La Repubblica delle banane".
Gli universitari di destra e di sinistra si accusano a vicenda dopo gli scontri della notte scorsa presso la facoltà di Lettere dell'università Roma Tre, tra mezzanotte e l'una. Il bilancio parla di otto ragazzi finiti al Cto, conprognosi che vanno dai 2 ai 30 giorni, e diciassette denunciati. Di questi otto appartengono al Blocco studentesco, i quali parlano di un vero e proprio "agguato" e nove al centro sociale Acrobax, che rispediscono le accuse al mittente, sostenendo di aver reagito ad una aggressione.
"Nove militanti del Blocco sono finiti in ospedale, sei di loro con ferite gravi e prognosi di decine di giorni - si legge in una nota diffusa da CasaPound - Tra questi anche il presidente nazionale del Blocco Studentesco e candidato al Cnsu, Francesco Polacchi, attualmente ricoverato al Cto di Roma per una frattura scomposta dell'avambraccio e due ferite in testa che hanno richiesto dieci punti di sutura". "Si è trattato di un vero e proprio agguato - spiega Polacchi - eravamo una quindicina di persone e stavamo facendo affissione, come è prassi nei periodi preelettorali, quando abbiamo visto sbucare dal nulla un centinaio di persone armate di caschi, sassi, bastoni, catene, che ci sono venute addosso, forti del fatto di essere oltre quattro volte superiori a noi nel numero".
Diametralmente opposta la versione dei giovani del centro sociale Acrobax: "Stavamo attaccando i nostri manifesti della rete sociale dell'XI municipio quando ci siamo trovati davanti quelli di Blocco studentesco, con il loro solito apparato tipo militare come durante gli scontri di piazza Navona. Ci siamo fronteggiati, li abbiamo invitati ad andarsene dal quartiere perché qui i fascisti non sono bene accetti. A quel punto ci hanno aggrediti, noi eravamo di più e siamo riusciti a respingerli. Poi è arrivata la polizia ed è finito tutto". "Respingiamo la montatura vittimista costruita da CasaPound - aggiunge in un comunicato La Rete Sociale dell'XI Municipio - su un episodio che ha semplicemente fatto prendere corpo al clima di odio e d'intimidazione fatto crescere attraverso Blocco Studentesco nella sua scalata alle elezioni universitarie, ribadiamo la necessità di sospendere da queste la lista del Blocco Studentesco e denunciamo l'unilateralità dei fermi effettuati stanotte dalle forze dell'ordine intervenute".
E intanto, fioccano le reazioni politiche. Gianluca Peciola, consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, parla di "ennesima azione squadrista", Fabio Nobile, della Federazione della sinistra di Roma e segretario del Pdci cittadino chiede "che questi gruppi cessino di esistere imponendo il loro scioglimento ed impedendo il corteo del 7 maggio organizzato da questi fascisti". Ugo Cassone, consigliere comunale del Pdl, chiede "le dimissioni del Rettore Guido Fabiani e delle più alte cariche del Senato Accademico di Roma Tre".

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