domenica 18 aprile 2010

RIDICOLI!

Quando i razzisti entrano nel ridicolo,e se solamente non ci fosse nulla da ridere sul fatto che solo un piccolo comune italiano possa essere governato da un leghista,la notizia riportata oggi,veniale se vogliamo,getta nuova merda sugli xenofobi in salsa verde.
Infatti il sindaco di questo paese di 5000 abitanti nella provincia di Treviso,tal Robert Bet,ha deciso di dover estirpare le rose rosse in quanto troppo onerose per il bilancio comunale asserendo inoltre che le spine di tali fiori possano ferire le persone(!?).
Il colore rosso della libertà presto potrebbe essere pure quello del sangue sulle loro teste vuote,che assieme a quelle dei fascisti possono essere tinte di questa tonalità soprattutto ora che siamo sotto il periodo del sacro anniversario della liberazione d'Italia.
Il rosso sommergerà il nero fascista ed il verde legaiolo!
Articolo preso da Indymedia Lombardia,ed appena sotto un commento geniale lasciato sotto al post originale:
Il sorcio verde
Non è che sia lui, Bet, rimasto un bambino che si spaventa dei burqa e si ferisce con le spine delle rose perché calpesta le aiuole nonostante la mammina gli dica di non farlo?Dietro questi squallidi figuri è evidente che agisce l'ombra di un infantilismo mai superato, compensato con atti di autoritaria stupidità.
Osservatorio Psichiatrico

Codognè (Treviso). Il sindaco fa estirpare le rose rosse: il colore offende la Lega.

Il sindaco fa togliere le rose rosse perché offendono la nuova giunta leghista, e dunque “verde”. Avviene a Codognè, in provincia di Treviso: secondo le voci che si stanno rapidamente diffondendo nel paese, il sindaco Roberto Bet, eletto nel 2009, avrebbe deciso di far estirpare i fiori.
Il primo cittadino ha spiegato che l’operazione è connessa a limiti di bilancio, visto che la manutenzione dei roseti coltivati negli spazi pubblici è ritenuta troppo costosa: il Comune infatti vi spende tra i 6 e i 7 mila euro all’anno. Tra le motivazioni del sindaco c’è anche il rischio per i passanti di ferirsi con le spine.
Al loro posto, nelle aiuole a bordo strada, Bet ha ordinato la distribuzione di sassi del Piave. “Se fossero state verdi – è stato però il commento di un residente – le rose sarebbero rimaste al loro posto”.
Il sindaco leghista aveva già firmato un’ordinanza, a marzo, che vieta il burqa in tutti i luoghi pubblici, scuole comprese. Allora Bet aveva spiegato che il velo avrebbe potuto spaventare i bambini.
http://www.blitzquotidiano.it/index.php?s=codogne

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