martedì 17 dicembre 2013

SCIMUNIT

L'articolo preso da ecn.org parla della squalifica che la Fifa ha inflitto al calciatore della nazionale croata Josip Simunic dopo che al termine della gara giocata e vinta contro l'Islanda,spareggio per partecipare ai prossimi mondiali di calcio in Brasile,ha urlato al microfono verso i tifosi un motto nazista della Croazia.
Non solo la Fifa ha fatto bene a dare dieci giornate di squalifica allo scemo aizzatore di dementi ma bisognerebbe prenderlo a calci in culo con le scarpe da futbal,fino a quando si scuserà per le oscenità di cui si è reso protagonista.
Così come nel caso del calciatore greco Katidis(vedi:http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2013/03/poche-idee-e-confuse.html )ora Simunic dice che le proprie parole sono state male interpretate,che gli provoca terrore che il suo motto"Per la patria"possa venire associato a temi come l'odio e la violenza:fatto sta che se l'è proprio cercata e che comunque una persona in vista deve pensarci mille volte prima di esternare qualcosa che poi gli si possa girare(e altro non potrebbe essere)contro.

Croazia, coro filonazista di Simunic: la Fifa lo sospende per dieci gare, addio Mondiali ·

Croazia, coro filonazista di Simunic: la Fifa lo sospende per dieci gare, addio Mondiali Simunic dopo lo spareggio con l'Islanda

Al termine dello spareggio con l'Islanda, il difensore intonò con il pubblico un botta e risposta che richiamava agli ustascia durante la seconda guerra mondiale. Le giustificazioni non sono servite, Brasile 2014 per lui non inizierà mai. La federazione di Zagabria annuncia il ricorso.

Simunic, il coro filonazista gli costa 10 turni

ROMA - Josip Simunic praticamente ha chiuso la sua carriera con la nazionale croata. La Fifa ha infatti inflitto al giocatore una squalifica di 10 giornate e una multa di 30 mila franchi svizzeri per comportamento discriminatorio dopo quanto accaduto al termine del ritorno dello spareggio mondiale contro l'Islanda. Il 35enne difensore al termine della gara aveva preso in mano il microfono e urlato verso gli spalti "Per la patria!", ottenendo dai tifosi la risposta "Pronti!".
Un urlo di guerra degli ustascia croati, alleati dei nazisti durante la seconda guerra mondiale. "La gente dovrebbe imparare un po' di storia - era stata la risposta di Simunic - Non ho fatto niente di sbagliato, sto supportando la mia Croazia, la mia patria, se qualcuno ha qualcosa in contrario è un suo problema. Nelle mie parole non c'era niente di politico ma solo il mio amore per la mia gente e il mio Paese. Il pensiero che qualcuno possa associarle a forme di odio o violenza mi terrorizza". Ma non tutti hanno accettato la spiegazione. Prima la condanna del presidente croato Ivo Josipovic, poi la condanna a un'ammenda di 3.200 euro, la sanzione massima per questi casi. Ora la stangata della Fifa.
Simunic comincerà a scontare la squalifica a partire dalla prima gara dei Mondiali, con la Croazia che farà il suo esordio nella partita inaugurale contro il Brasile. Per il giocatore anche il divieto di entrare allo stadio nelle dieci partite in cui sarà squalificato. La nazionale croata ha annunciato ricorso.
Il ct Kovac ha annunciato che la Federcalcio croata presenterà ricorso alla Fifa. Se non dovesse andare a buon fine, verrà presentato un ulteriore ricorso alla Corte di arbitrato per lo Sport.
(16 dicembre 2013)
http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2013/12/16/news/simunic_10_turni_stop-73764135/

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