domenica 15 dicembre 2013

LA MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA DI MILANO

Con questo articolo preso da Infoaut che è un comunicato del centro sociale Cantiere di Milano si chiude il cerchio cominciato una settimana addietro con la così detta rivolta dei forconi(vedi:http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2013/12/la-rivolta-dei-porconi.html )che per qualche giorno in alcune parti d'Italia ha bloccato strade,confini e piazze,con centinaia di persone che più che essere parte di un corteo hanno fatto numero in maniera confusa non capendo bene le motivazioni per le quali erano lì assieme a fascisti,certe volte con qualcuno dei centri sociali e perditempo di ogni estrazione sociale ed età.
La manifestazione di ieri a Milano era già stata programmata da tempo,la si fa ogni anno da parecchi decenni ed è nata per commemorare le vittime della strage di piazza Fontana,provocata dai fascisti ed insabbiata dai servizi segreti dello Stato con la complicità delle forze del disordine.
Durante questo corteo ci si è domandati il perché di tanta risonanza mediale su alcuni fatti accaduti durante la settimana,come la sbirraglia apparentemente dalla parte dei manifestanti,i diktat imposti dai forconi che hanno obbligato con minacce a far chiudere negozi e non presenziare a mercati(soprattutto a Torino)parecchi ambulanti che volevano lavorare.
Domande che hanno risposte nel populismo di facile ascolto,di presa diretta per molti,quel qualunquismo che ha dato ai movimenti di estrema destra nel corso degli anni in tempi di gravi crisi economica come il nostro un forte impulso ad entrare nelle simpatia della gente ignorante,instupidita oggi da una certa comunicazione ed informazione,una demagogia che se non controllata è molto pericolosa.
La protesta in fondo è giusta,è il modo di cavalcare questa onda che non sta né in cielo né in terra anche per colpa di chi sta sonnecchiando e lascia che le contestazioni di questi giorni prendano una deriva di conduzione da parte della destra estrema,mentre non solo la protesta ma anche la proposta deve partire dalla parte antifascista e comunista.

Milano: #14d migliaia al corteo cittadino antifascista e antirazzista.

A 44 anni dalla Strage di piazza Fontana, in oltre un migliaio siamo scesi in piazza per affermare ancora una volta che senza memoria non c'è futuro. Una manifestazione composta da chi ogni giorno lotta nei territori che oggi ha affermato "la crisi è globale, la soluzione anche!" puntando il dito su come la crisi del neoliberismo sia la crisi di un modello di sviluppo insostenibile, e le risposte a colpi di austerity da un lato e nazionalismi reazionari, nostalgici dall'altro altro non sono che la condizione x riportarci indietro a un passato già visto di mancanza di diritti e nuova povertà globale: crisi e rigurgiti fascisti cercano la stessa direzione, quella del passato.
Dalle loro poltrone i ladroni in doppiopetto continuano a privarci di diritti, e a rubarsi i soldi pubblici. Ne è esempio palese la giunta di Maroni responsabile, solo per citare i fatti più recenti, di aver definitivamente ammazzato la scuola pubblica in Lombardia e di aver bloccato le assegnazioni in emergenza abitativa, oltre che come denuncia l'ennesima inchiesta, di aver rubato per anni i nostri contributi, milioni di euro spartiti col PdL e usati per pagarsi ogni tipo di lusso e privilegio, dai ristoranti ai night club. Senza pudore, in questi giorni, sentiamo personaggi che vanno da Berlusconi a Salvini alla Santanchè dirsi a sostegno di chi da una settimana è in piazza contro la crisi, e non stupisce sentire che in tutta Italia in quelle stesse piazze spuntano energumeni legati alla destra più estrema e reazionaria. Il passato del nostro paese ci insegna che da sempre i fascisti sono stati il braccio armato del potere, utile a garantirne privilegi e interessi diffondendo odio e guerra tra poveri.
Nessuno spazio, per loro, nelle lotte, è il messaggio chiaro del corteo che denunciato il tentativo di Forza Nuova di strumentalizzare la lotta di chi, dal 9 dicembre, scende in piazza in Italia: a Milano si sono imposti in piazzale Loreto allontanando chi non ha gradito il loro arrivo.
Oggi più che mai le lotte devono essere partigiane nell' affermare che l'alternativa c'è e certo non è la tolleranza di neofascisti e rigurgiti del passato: siamo per un presente e un futuro di diritti per tutt*, libero dalla solita vecchia storia della strategia della tensione che punta a criminalizzare i movimenti e trasformare chi lotta contro il potere nel mostro da sbattere in prima pagina per arginare il dissenso. Siamo partigiani della #sollevazione contro l'austerity, una sollevazione che parte dai territori, e pratica il mutuo soccorso e la solidarietà attiva come risposta alla crisi e anticorpo a odio e guerra tra poveri.
Chiudiamo con un saluto solidale a chi in tutta Italia lotta e costruisce una risposta concreta e per tutti alla crisi, occupando le migliaia di metri quadri che palazzinari e speculatori lasciano vuote per farne case per chi ha bisogno, riaprendo mense biblioteche e spazi nelle università sempre più in macerie, difendendo i territori devastati dalle speculazioni e dalle grandi opere, organizzando la lotta dentro le scuole ormai ridotte in macerie...costruendo la sollevazione come pratica quotidiana, contro l'austerity come unica alternativa possibile e il nazionalismo come risposta alla crisi globale.
Nessun futuro senza memoria! Siamo partigiani della sollevazione per un altro mondo possibile.

Da Cs Cantiere
 

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