mercoledì 2 settembre 2009

BOMBE E REPRESSIONE

Che la Grecia con in prima linea la città di Atene sia tra le realtà antagoniste maggiormente schierate(e represse)in Europa è risaputo da mesi,così come il fatto che l'opposizione di sinistra rossa (non quella rosacea italiana)al governo di destra greco sià un'entità con le palle coadiuvata pure da un sindacato che non accetta e tollera passi indietro e compromessi come il nostro.
Le bombe di ieri esplose nella capitale e a Salonicco sono la dimostrazione che il movimento greco antifascista e di sinistra sia di primo livello e che debba essere preso d'esempio dalla lotta italiana contro il regime all'esecutivo.
La scelta di colpire la Borsa ateniese e nella città che ospiterà la Fiera Internazionale davanti ad un edificio governativo ha posto come significato che la crisi la devono pagare il regime,i padroni e le banche e che la gente non vuole rimetterci niente per gli errori degli altri!
A questo si aggiunge il clima intimidatorio che ultimamente si è creato attorno a Indymedia Atene e Patrasso poichè veicolo informativo verso l'estero dei comunicati e delle informazioni degli scontri dello scorso dicembre quando durante le rivolte per le strade del paese ellenico fu ucciso il giovane Alexis per mano della polizia fascita della Grecia.
Le minacce di chiusura da parte del governo locale per oranon hanno scalfito le intenzione dei compagni greci e la solidarietà verso questi ragazzi è d'obbligo!
A seguito il comunicato di Indymedia Italia e un articolo de"La Stampa"tratto da Infoaut.org riguardo gli attentati dinamitardi di ieri.

Solidarietà a indymedia Atene e indymedia Patrasso.

Indymedia Atene e Indymedia Patrasso sono sotto il tiro del governo greco. Negli ultimi giorni sono state esercitate pressioni provenienti, in particolare, dal ministero dell'educazione (guidato da un esponente del partito di estrema destra) per la chiusura dei due Indymedia Center.
Il governo greco ed i suoi amici fascisti, evidentemente, avevano deciso di farla pagare a Indymedia Atene e ad Indymedia Patrasso per il loro contributo alla diffusione delle informazioni dal basso, durante la rivolta greca del dicembre scorso, a seguito della morte del giovane Alexis avvenuta, senza nessuno motivo, per mano della polizia greca.
Il recente attacco del governo all'università di Atene, dove si pensa vi siano collegamenti col indymedia Atene, dimostra tale volontà persecutori.
Non è la prima volta che Indymedia Atene ha dei con le autorità: già dal 2002, a causa di un post comparso sul newswire, in cui si rivendicava un attentato, la polizia greca indaga su indymedia avviando, nel contempo, una campagna di criminializzazione verso Indymedia Atene. Ma Indymedia Atene e Patrasso insistono e chiedono aiuto per poter resistere!

Solidarietà a Indymedia in lingua greca!
Attentato davanti alla Borsa di Atene.

ATENE - Due bombe artigianali di media potenza sono esplose stamane ad Atene, dove una donna è rimasta leggermente ferita, e nella città settentrionale di Salonicco dove il premier Costas Karamanlis inaugurerà nei prossimi giorni la Fiera internazionale. Gli attentati, preannunciati in telefonate ai media, non sono stati ancora rivendicati ma le loro modalità li rendono attribuibili ad una delle organizzazioni armate rivoluzionarie anarco-marxiste attive nel paese. Le bombe sono esplose davanti alla Borsa nel centro commerciale di Atene, e davanti ad una sede dell'amministrazione regionale a Salonicco provocando in entrambi i casi consistenti danni materiali. L'esplosivo ad Atene era stato nascosto in un veicolo parcheggiato davanti all'edificio di cui ha visibilmente danneggiato la facciata semidistruggendo al tempo stesso diverse automobili vicine.La donna rimasta leggermente ferita è stata colpita da frammenti di vetro e medicata in ospedale. Nei mesi scorsi, soprattutto a partire dalle dimostrazioni violente per l'uccisione di un giovane da parte della polizia ad Atene nel dicembre 2008, le organizzazione armate Lotta Rivoluzionaria, Setta dei Rivoluzionari e Nuclei di Fuoco avevano compiuto attentati dinamitardi contro polizia, banche, uffici pubblici senza mai fare vittime. In una sola occasione un agente di scorta ad un testimone in un processo contro un anarchico era stato ucciso ad Atene in un attacco.Gli attentati odierni seguono anche la mobilitazione anarchica e antiglobalista per la liberazione dell'ultimo detenuto della rivolta di dicembre , Thodoris Iliopoulos, scarcerato dei giorni scorsi. A suo favore anarchici avevano lanciato bombe molotov contro l'ambasciata greca a Belgrado e compiuto altre azioni dimostrative. Per far fronte alla crescente minaccia, e alle accuse di inerzia da parte di stampa e opposizione, il governo ha messo in cantiere di recente una riforma della struttura di sicurezza cambiando il capo dei servizi segreti e proponendo la creazione di un Consiglio nazionale per la sicurezza interna (Cnsi).

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