sabato 8 agosto 2009

SILVIO BERLUSCONI (2)


Ieri ennesomo delirio di onnipotenza del nuovo duce che oltre all'autoesaltazione(di che?)sua e del proprio esecutivo ha dato stoccate al Tg3 reo di dire la verità(e nemmeno tutta poi)ed a sua emittenza questo non è proprio andato giù scomunicando e minacciando di fatto coloro che non sono schierati con il suo regime.
Successivamente nel corso della conferenza stampa pre-festiva,e sarà stato il caldo oppure l'influsso della luna piena,ha cominciato a dare i numeri letteralmente sulla quantità di cagate che ha compiuto il suo governo,un'enormità in numeri ma in sostanza e qualità un silos ricolmo di merda ed il tutto col sorrisone da mentecatto sulla sua gran faccia di culo(contributo qui sopra).
Altre cifre le ha fornite sui dati Ocse sottolineando il fatto che l'Italia stia recuperando meglio di tutti gli altri stati europei,seguita a debita distanza dalla Francia,ma siccome essendo uno sbruffone che spara numeri a caso cerco di spiegare a lui come funzionano davvero questi numerini.
Innanzitutto il Pil,su cui è stato muto,è crollato come non era mai successo da qui al 1980,piccola premessa,ma posso fare un piccolo esempio facile prendendo in prestito delle figurine dei calciatori.
Mettiamo che il bambino Italia giochi col bimbo tedesco e quello francese e tutti e tre in principio possiedono 100 figurine a testa.
Questi fanciulli giocano e si scambiano le figurine e all'intervallo(mettiamo siano a scuola)l'Italia rimane con 60 figurine,la Francia con 100 e la Germania con 140.
Ebbene prima della fine dell'orario scolastico si gioca ancora un pochino ed al suono liberatorio della campanella l'Italia si ritrova con 65 figurine,la Francia con 100 e la Germania con 135.
L'Italia allora esulta perchè è riuscita verso la fine delle lezioni a guadagnare 5 figurine mentre pensa che la Francia si senta così così perchè alla fine si è ritrovata alla pari e ahiahaiahi la Germania ne ha perse ben 5,catastrofe!
Il tutto senza rendersi conto delle 100 figurine iniziali dove grazie alla matematica l'Italia al termine della lezione totale ne ha perse 35.
E così è stato il discorso di Berlusconi che nella sua ignoranza non tiene conto,vivedo nel suo mondo colorato fatto di donnine e droghe,di quello che abbiamo già perso da quando la crisi è nata e si è allargata(e lui l'ha sempre negata).
E'come il discorso delle percentuali di crescita delle borse avvenute a primavera con le feste per aver guadagnato 5-6 punti a seduta dopo averne persi 30-40 in una settimana!
I due articoli proposti sono tratti da"Repubblica.it"e leggendoli ci si può rendere conto della sempre più crescente pericolosità di questo tiranno verso tutta la democrazia italiana.
Postilla finale per sottolineare il fatto che non sarebbe bastato un solo post per i deliri del premier puttaniere come anticipato nel primo neuro delirio dedicato a questo dittatore.Coro di critiche da dopo le parole del premier sul servizio pubblicoIl Pd: "Un nuovo editto bulgaro come quello del 2002".

Berlusconi e la Rai, l'opposizione insorgeGarimberti: "Le notizie vanno date tutte".
Donadi (Idv): "Vorrebbe la Pravda". Franceschini: "Se non la smette a settembre mobilitazione".

ROMA - "Non è più sopportabile che la Rai, con i soldi pubblici, attacchi il governo". Il monito lanciato da Silvio Berlusconi durante la conferenza stampa sul bilancio del governo nei primi 14 mesi ad una giornalista del Tg3 non tarda a scatenare reazioni e polemiche. L'opposizione denuncia un "nuovo editto bulgaro" e il segretario del Pd Franceschini parla dell'ennesimo attacco alla stampa libera per annunciare che, se Berlusconi non la smetterà, a settembre ci sarà una grande mobilitazione. Il presidente dell'emittente pubblica, Paolo Garimberti replica: "Le notizie non hanno colore, vanno date tutte. E l'informazione pubblica deve raccontare i fatti".
Garimberti affida il suo pensiero a una nota ufficiale nella quale si dice disinteressato alla "speculazione politica". Per il resto, spiega: "L'informazione del servizio pubblico non è - e non deve mai essere - nè pro nè contro alcuno, ma ha l'obbligo di raccontare i fatti. Le notizie non hanno colore nè odore e vanno date tutte, sempre, ma tenendole accuratamente separate dalle opinioni. Questo è il dovere del giornalismo, che sia servizio pubblico o privato ed è il suo patto fondante con i lettori e gli ascoltatori, tanto più se pagano il canone".
"Noi siamo di fronte a un uomo politico che sfugge impaurito il confronto con il Parlamento e con l'opposizione, che teme le critiche della stampa libera". E' il commento del segretario del Pd, Dario Franceschini al Tg3. "Berlusconi - prosegue - riesce solo a fare uno show mediatico, un lungo monologo senza contraddittorio in cui si autoassolve per la vita privata e si autocelebra per quella pubblica come il miglior capo del governo del mondo. E' inaccettabile, è insopportabile che proprio nel giorno in cui l'Istat parla di un calo del 6% del Pil riesca a dire che tutto va meglio, che gli italiani sono tutti in vacanza e che non ci sono problemi. In autunno i nodi verranno al pettine e non basteranno le promesse e gli show televisivi". Secondo Franceschini si è di fronte all'ultimo tentativo "di usare la sua forza economica e il potere di chi sta al governo per condizionare e intimidire ogni voce libera. Ha cominciato con l'invito agli imprenditori a non fare pubblicità sui giornali che lo infastidiscono. Adesso passa all'attacco diretto alle singole testate. Sappia che se non la smetterà con questa arroganza, da settembre noi chiameremo a raccolta tutte le forze della società civile disposte a mobilitarsi in difesa della libertà di stampa e di informazione nel nostro Paese".

Critiche anche da altri esponenti dell'opposizione. All'editto bulgaro fa riferimento Gianni Pittella (Pd, coordinatore della mozione Bersani) ricordando il discorso con cui Berlusconi chiese (e ottenne) da Sofia nel 2002 l'epurazione di Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi dall'emittente pubblica.
Per Giorgio Merlo, componente Pd in commissione vigilanza, "il premier si deve rassegnare. Finché il servizio pubblico esiste nel nostro paese abbiamo un baluardo di libertà, di pluralismo e di informazione credibile. Se i Tg della Rai, tutti compresi, devono obbligatoriamente tessere l'elogio del governo e di chi sta in maggioranza, cessano le ragioni dell'esistenza stessa del servizio pubblico".
"Questa volta nel nuovo editto bulgaro di Berlusconi è finito un intero telegiornale della Rai", aggiunge il coordinatore della mozione Bersani del Pd, Gianni Pittella. "Berlusconi controlla di fatto 5 telegiornali ma non ancora soddisfatto, vuole chiudere il cerchio e imporre a tutti il modello 'Emilio Fede', siamo noi a affermare che è ora di dire basta", continua. Gli fa eco Vincenzo Vita, sempre Pd, per il quale "la verità è dolorosa e scomoda per Berlusconi, impegnato come è a cercare di raccontare un'Italia che esiste solo nelle veline di palazzo Chigi. Per il presidente del Consiglio quindi anche chi fa semplicemente il suo lavoro dando conto di ciò che avviene nel paese è un pericoloso avversario".
Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera, accusa Berlusconi di avere una concezione staliniana dell'informazione e del servizio pubblico: "Al posto della Rai vorrebbe la Pravda", dice. "In quest'ottica è anche più comprensibile ciò che avviene in Rai", continua. "Dalla lottizzazione si è passati all'occupazione militare delle testate e delle reti".
Per Lorenzo Cesa, segretario Udc, Berlusconi descrive un'Italia che non c'è, "in cui va tutto benissimo e dove quello che va male si cerca di farlo scomparire dai telegiornali". "Piuttosto che parlare di crisi, di famiglie e imprese in difficoltà, Berlusconi preferisce mostrare sondaggi e attaccare la Rai, cantando vittoria su questioni ancora aperte come gli sbarchi, il Sud, i terremotati in Abruzzo e Alitalia. Il premier - conclude Cesa - ci risparmi i suoi spot estivi e affronti i problemi reali del Paese".
Sulla stessa linea Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, che difende il Tg3 e ribatte che i titoli del telegiornale, ricontrollati sul sito, non erano contro il governo, come ha detto il premier: ''E' del tutto evidente che il presidente del Consiglio non accetta più l'esistenza di un Tg che osi parlare ancora di operai, di crisi sociale ed economica, di povertà, insomma di tutti quei temi che Berlusconi ed il suo servizio d'ordine vorrebbero letteralmente espellere dal video''. E aggiunge: "Chi vuole intimidire?"
Non tarda neppure il commento di Franco Siddi: "Compito dei media non è quello di attaccare, ma di dar conto di come vanno le cose, senza omissioni e ponendo le domande giuste per quanto possano essere scomode per qualcuno", dice il segretario generale dell'Fnsi, concludendo: "Non ci abitueremo mai a un presidente del consiglio che ritiene sia compito della stampa libera decantare solo le sue gesta e quelle del governo".
Conferenza stampa sul bilancio del governo: "Nessuno ha mai fatto tanto in 14 mesi""Bene la legge per la sicurezza, aumenteremo il numero dei militari per l'ordine pubblico".

Berlusconi: "L'Italia è prima per la ripresaLa Rai non può attaccare il governo"
"Contro di me continuano le calunnie, non sono ricattabile".

ROMA - L'Italia è in forte ripresa, prima in Europa, i segnali sono evidenti anche all'Ocse, "con il superindice italiano salito di 4,8 punti percentuali a 103,3". Il premier apre su una nota di fiducia la conferenza stampa a Palazzo Chigi sul bilancio dei primi quattordici mesi di legislatura. Quasi un'ora di monologo a tutto campo, con l'elenco dei provvedimenti varati dal governo: dalla riforma del processo civile, al piano casa, dalla legge sulla sicurezza con l'annuncio di più militari nelle città, al federalismo fiscale, alla chiusura della questione coloniale con la Libia.
Piena la soddisfazione di Berlusconi: "Credo che nessun governo abbia fatto tanto in 14 mesi di vita". Che difende anche la sua vita privata - "Non ho nulla di cui vergognarmi e non sono ricattabile". E lancia un duro monito alla Rai e alla stampa, colpevole di orchestrare "una campagna di calunnie". Ad una giornalista del Tg3, cui Berlusconi ha rinfacciato di lavorare per una testata che "ieri ha dato quattro titoli contro il governo", ha risposto dicendo: "Non lo possiamo più sopportare. Il mandato della tv pubblica non può essere quello di attaccare il Governo". Un affondo che suscita immediatamente polemiche e un coro di reazioni.
Pace sociale garantita. Con l'arrivo della crisi economica, dice Berlusconi, "siamo riusciti a garantire la pace sociale, mettendo da parte 34 miliardi per gli ammortizzatori sociali e allargando le categorie, e oggi non c'è nessuno in Italia che perde il posto di lavoro". E ricorda di aver mantenuto la promessa di "non lasciare indietro" nessun cittadino.

Sicurezza, aumenterà il numero dei militari. Il premier sottolinea positivamente la scelta di utilizzare i militari nelle città. "Continueremo su questa strada - dice Berlusconi - aumenteremo e fortemente la presenza dei militari impegnati nell'ordine pubblico".
Chiusa la questione coloniale con la Libia. "Abbiamo chiuso la questione coloniale con la Libia. La festa delle vendetta è diventata la festa dell'amicizia. Ci sono già ottimi risultati per i nostri imprenditori, a partire da Finmeccanica ed Eni", dice il presidente del Consiglio, parlando degli impegni realizzati sul versante estero. Tra i quali ricorda anche la Georgia - l'intervento del governo italiano nella crisi con la Russia "è stato determinante, senza si sarebbe ricaduti nella guerra fredda" - e il riavvicinamento fra Mosca e Washington, che il premier rivendica di aver favorito.
Risolta emergenza rifiuti. ''Abbiamo risolto la tragedia dei rifiuti in Campania ereditata dal precedente governo. Una tragedia che riguardava i cittadini napoletani e l'immagine dell'Italia nel mondo''. E avverte che la questione può riproporsi in ogni momento in qualsiasi regione, ricordando in proposito il caso di Palermo, ''dove siamo intervenuti subito e risolto il problema in tre giorni''. Anche se nel capoluogo siciliano i problemi continuano.
Ritorno al nucleare. Il ritorno al nucleare è stata una decisione importante da parte del governo, dice Berlusconi, perché gli italiani pagheranno meno l'energia. "Stiamo stipulando importanti accordi con chi ha il know-how che noi abbiamo abbandonato a causa degli ambientalisti", annuncia il premier. "In passato eravamo all'avanguardia nella ricerca sul nucleare ed eravamo quasi arrivati al punto di avere la nostra prima centrale nucleare. Purtroppo l'hanno bloccato facendo un regalo agli italiani che ora pagano il 40% in più l'energia rispetto ai partner europei".
Scuola, una riforma di buon senso. Berlusconi parla anche della scuola, per la quale il governo ha fatto ''una riforma di buon senso''. Nonostante "molti abbiano mandato i bambini in strada a protestare - sottolinea - la riforma e' molto apprezzata da maestri e famiglie''.
Alitalia funziona."Alitalia funziona" ed è "in accordo con il budget", dice Berlusconi, sottolineando che la compagnia "ha dovuto superare molte difficoltà, anche create ad arte da chi non vedeva di buon occhio" l'operazione. "Abbiamo mantenuto l'Alitalia in mani italiane. Sarebbe stato folle - ha aggiunto - che fosse andata sotto Air France". Il premier fa gli auguri alla compagnia, al management e ai soci. Forse non nel giorno più adatto per un elogio all'efficienza della compagnia: a Fiumicino un blocco di due ore al check-in ha causato ritardi e notevoli disagi per i passeggeri in partenza.
Terremoto, avanti sui tempi di consegna delle case. "Non andrò all'Aquila questo pomeriggio, siamo avanti di tre giorni sul cronoprogramma di consegna delle case", dice il premier, aggiungendo che la gente dell'Aquila apprezza l'operato del governo: "C'è una grande contentezza in tutti", dice, e "non ci sono contestazioni al governo e al premier".
G8, apprezzamento da tutti i leader. Il G8 è stato un successo, ed ho ricevuto grande apprezzamento da tutti i leader, dice Berlusconi. E sullo spostamento del vertice dalla Sardegna all'Abruzzo chiarisce: "Avevamo il terremoto e poi un vecchio velista come il presidente del Consiglio si ricordava del maestrale. E alla Maddalena si arriva con gli elicotteri... Le due cose messe insieme mi hanno convinto a spostare il G8 a L'Aquila".
La Rai e il Tg3. Brusca risposta a una giornalista del Tg3. "Lei appartiene a una testata che ieri sera ha fatto quattro titoli di contrasto. Ne approfitto per dire che il servizio pubblico non dovrebbe attaccare né me né il governo, né l'opposizione". La cronista le aveva fatto una domanda sulla sorpresa del governo turco per la sua presenza al momento della firma dell'accordo sul gas fra Erdogan e Putin. ''Ho fatto una grande attività su mandato esplicito di Putin nei confronti di Erdogan e di Erdogan nei confronti di Putin. In più, eravamo molto interessati perchè l'Eni è presente con South Stream e con l'oleodotto. Se questo non è un grande successo lo dica lei''.
"Solo calunnie contro di me". "Non ho niente di cui vergognarmi, si tratta solo di calunnie. Non ho scheletri nell'armadio non sono ricattabile. L'intervista a mia figlia Barbara? Il suo discorso è stato estrapolato, mi vuole molto bene". Berlusconi difende la propria condotta, dicendo di non doversi scusare di nulla "neppure con i familiari". E sulle intercettazioni attacca: ''Non ci sono state telefonate e quindi non ci sono state intercettazioni. Sono cose assurde e infondate. C'e' solo la vergogna per chi mette in giro cose del genere: abbiamo veramente toccato il fondo. Chi le propaga a mezzo stampa si deve vergognare''.

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