venerdì 14 dicembre 2012

STATUE E F-35 A CREMA

I due argomenti trattati oggi riguardano il comune di Crema con due storie che hanno fatto parlare e discutere ma che comunque non hanno creato scandalo come gli eventi ultimi riguardanti temi religiosi affiancati a quelli di cronaca nera.
Il primo contributo(http://www.cremaonline.it/articolo.asp?ID=20443 )racconta la storia della statua di Vittorio Emanuele II,del suo restauro e del possibile,diciamo quasi certo,ricollocamento in piazza Aldo Moro:questo progetto,voluto dalla precedente amministrazione,è stato visto come uno smacco verso i cittadini,soprattutto verso i partigiani che quella statua l'avevano abbattuta e tutti gli antifascisti e gli antimonarchici.
Tant'è vero che il capogruppo di Rifondazione Comunista Mario Lottaroli si auspica che sarebbe meglio un ricordo ai martiri della Resistenza(come nella prima foto del monumento al partigiano a Parma).
Ricordare che la monarchia,attraverso il nipote Vittorio Emanuele III in prima persona,contribuì all'ascesa del fascismo nel nostro paese,che volle liberarsi dal giogo nazifascista e monarchico con una guerra civile e con una votazione che ha preferito la nascita della Repubblica italiana,fa sempre bene alla memoria.
Il secondo contributo(http://www.cremaonline.it/articolo.asp?ID=20468 )parla dello screzio nato durante uno degli ultimi consigli comunali dove l'intervento di Piergiuseppe Bettenzoli(Prc)in cui appoggiava un documento favorevole alla campagna nazionale contro l'acquisto di una flotta di cacciabombarideri F-35 chiamata"Tagliamo le ali alle armi",e che da alcuni è stata giudicata fuori luogo e criticata perché esula dagli argomenti riguardanti la cittadinanza cremasca(http://www.cremaonline.it/articolo.asp?ID=20377 ).
Da sottolineare,oltre ai discorsi su un eventuale esercito europeo che secondo l'opposizione diminuerebbe molte spese militari,l'ostracismo del rappresentante del M5stelle Christian Di Feo che afferma,appena presa parola,:"non ruberemo tanto tempo perché secondo noi lo sta già facendo questa mozione",seguendo la linea totalitarista e menefreghista del proprio leader,altro che coinvolgere le masse(http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2012/12/le-purghe-grilline.html ),anzi,visto i continui appoggi ai neofascisti Ca$$a Pound e Fogna Nuova ogni commento è superfluo.
Bene ha fatto il presidente del consiglio comunale Matteo Piloni(Pd)a tornare sul fatto rimarcando che la discussione consigliare in primis privilegiano le mozioni e le delibere di carattere amministrativo che riguardano la città,sottolineando che"il consiglio comunale(rimane)il luogo principale della discussione e del confronto tra le forze politiche che rappresentano la città.E’il luogo che più di altri rappresenta la città ed ogni singolo cittadino.E’il luogo dove, grazie al confronto e alla discussione, si possono affrontare temi che riguardano la città, il territorio, ma anche il contesto nazionale e internazionale che viviamo".
 
Il capogruppo di Rifondazione Mario Lottaroli attacca la cultura cremasca di sinistra che sta mantenendo il silenzio sulla posa della statua di Vittorio Emanuele II in piazza Moro
di Emanuele Mandelli
 
 Crema - Perché gli intellettuali cremaschi non scendono in campo per dire no alla posa del monumento di Vittorio Emanuele II in piazza Aldo Moro? Se lo chiede il capogruppo di Rifondazione Comunista Mario Lottaroli che sta portando avanti la crociata contro la posa del monumento.
I partigiani cremaschi
“Premetto che il monumento in piazza Aldo Moro lo innalzerei ai partigiani cremaschi che, tra i tanti meriti, hanno anche quello di avere rimosso la statua dedicata a Vittorio Emanuele II. Sulla posa del monumento dedicato al monarca rilevo con stupore il silenzio, con la sola lodevole eccezione del pittore e scultore Pietro Giovanetti, della intellighenzia cremasca, antifascista e repubblicana, silenzio che penso segnali l’egemonia della cultura conservatrice in città”.
Dove sono finiti i giovani ribelli?
“Solamente pochi anni fa, questo revival monarchico avrebbe dato l’avvio a vibrate proteste; ora invece regna l’indifferenza, come se quei giovani ribelli, assieme ai capelli avessero perso il gusto della dialettica e della lotta. Dimentico però che, nel frattempo, i ribelli di allora sono diventati bancari, giornalisti, sindacalisti, liberi professionisti, ed è risaputo che uscire dal coro non giova alla carriera e i contestatori non piacciono a committenti e sponsor”.
L'ovile della borghesia
“Scriveva Antonio Gramsci ne La formazione della classe intellettuale italiana: ‘I giovani intellettuali della classe borghese si lasciano attrarre culturalmente dagli operai, ed addirittura se ne fanno capi o cercano di farsene capi, ma nel corso delle crisi storiche tornano all’ovile’. Con qualche preziosa eccezione, aggiungo con grande umiltà".
Il valore artistico
“I componenti del comitato promotore del restauro e della ricollocazione del monumento - conclude Lottaroli - vantano a sostegno della loro iniziativa le qualità artistiche della statua. Ho contato quattro opere dedicate al monarca eseguite dallo scultore Francesco Barzaghi: differiscono le posture ma per il resto sono identiche come gocce d’acqua; chiamare opera d’arte la produzione seriale di statue mi pare per lo meno azzardato. Lo dico con profondo rispetto per il lavoro dell’incolpevole scultore”.
 
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Perdita di tempo? Piloni difende il ruolo del consiglio comunale: "si possono affrontare temi che riguardano la città, il territorio, ma anche il contesto nazionale e internazionale"
di Andrea Galvani
(direttore@cremaonline.it)
Crema - "Durante l’ultimo consiglio comunale - spiega Matteo Piloni - sono stato protagonista di un intervento nel quale ho ritenuto necessario ribadire il ruolo del consiglio comunale. L’ho fatto dopo alcuni interventi di consiglieri che hanno sottolineato, legittimamente, che nel consiglio comunale si devono discutere esclusivamente questioni relative alla città e che non è questa la sede per discussioni di altro genere".
Il luogo del dialogo
Il presidente del consiglio si riferisce ai rimbrotti dei consiglieri, che a più riprese hanno battibeccato sulla necessità di affrontare, tra gli altri, il tema dell'acquisto degli F-35 da parte del governo. "Al contrario - aggiunge Piloni - io ritengo il consiglio comunale il luogo principale della discussione e del confronto tra le forze politiche che rappresentano la città. E’ il luogo che più di altri rappresenta la città ed ogni singolo cittadino. E’ il luogo dove, grazie al confronto e alla discussione, si possono affrontare temi che riguardano la città, il territorio, ma anche il contesto nazionale e internazionale che viviamo".
I consigli d'Europa
Secondo Piloni "il consiglio comunale di Crema è anche riconosciuto tra i consigli d’Europa, proprio perché la nostra visione di cittadini cremaschi non può e non deve limitarsi alla sola dimensione cittadina. Inoltre, se facciamo una questione di praticità, le mozioni e gli ordini del giorno presentati dai consiglieri non rallentano i lavori del consiglio, perché le delibere di carattere amministrativo hanno sempre la priorità".
Il rafforzamento delle Istituzioni
"Ho tenuto fare questa precisazione proprio nella sede del consiglio comunale, non solo perché l’ho ritenuto un dovere di Presidente, ma soprattutto perché è una cosa in cui credo molto. Il rafforzamento delle Istituzioni e la loro credibilità passa attraverso anche questo. Io la penso così".
Il lavoro svolto finora
Il presidente del consiglio comunale annuncia anche che prima delle festività elencherà "il numero di decisioni prese dal consiglio comunale da giugno a dicembre, così da avere un’idea del lavoro che in questi primi mesi il consiglio ha svolto". In allegato il link all'Albo pretorio del Comune di Crema, per poter accedere ai documenti dell'amministrazione.

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