giovedì 27 dicembre 2012

AVERE LA FACCIA COME IL CULO

L'articolo di Don Zauker propone una breve riflessione ed anche una promessa,un buonissimo auspicio che altro non è l'ultima volta in cui si parla di Berlusconi politico,dopo l'ennesimo tentennamento sulla sua ricandidatura(ovvia)e i suoi commenti su tutti gli altri potenziali premier,e le ultime dichiarazioni fanno sembrare Bersani quasi un angioletto a confronto di Monti.
L'ex premier criminale ha infatti spiegato che l'unica cosa giusta che Monti abbia detto sul suo ingresso nel mondo politico è che abbia precisato di una sua"salita"in politica e non una"discesa"come fu quella dell'ex presidente Dio in quanto lui è di altro(e alto)rango.
Berlusconi,checchè se ne dica,è malato(http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/search?q=berlusconi+malato )e lo è già da molto tempo,un serbatoio empio di psicofarmaci per poter farci del male nella sua continua voglia di strafare e di straparlare...sei vecchio e piantala di fare il galletto.

Empty Space.

18 dicembre 2012

“Silvio Berlusconi”.
Ecco, questa è l’ultima occasione in cui scriveremo questo nome o faremo riferimento alla sua persona.
A meno che non sia per comunicarne, non senza un brivido lungo la schiena, la cruenta sodomizzazione da parte di un gorilla di montagna, l’omicidio a colpi di cucchiaio per opera di un ginosaji la sua liquefazione in una pozza di sperma o la sua trasformazione in fecaloma a cura della fata Smemorina.
No, non siamo pagati da lui per il silenzio, non siamo neanche (non lo siamo mai stati) tra quelli che necessitano di un avversario in particolare per dare un senso alla propria opera, né tra quelli che hanno bisogno di attaccarlo per sperare di godere di un po’ della sua visibilità.
Potremmo dire che non lo nomineremo anche perché comunque egli trae potere dalla pubblicità, persino da quella negativa, e noi di potere vorremmo lasciargli solo quello di chiamare l’infermiera per farsi cambiare il pannolone; ma non è del tutto vero.
Non lo vorremmo nominare più perché sinceramente non ne abbiamo più voglia. Non abbiamo più voglia di giocare al gioco di commentare, sia in tono ironico che scandalizzato, l’ultima sua sparata, meschinità, offesa, stronzata, menzogna, provocazione o vigliaccata.
Son cose che si commentano da sole, da sempre, e alla lunga ci siamo rotti i coglioni.
Anche se il pubblico, conservatore come sempre, tende a premiare il tormentone e gode nel sentire le battute dei comici a riguardo, noi non ne possiamo più.
Certo, almeno con lui (e di lui) si può ridere un po’ in spensieratezza, al contrario dei cosiddetti tecnici che sono solo tanto tristi, vero?
Vero. Ma, come dice Antonio Rezza: “La spensieratezza è una piaga sociale”.
Il Cavaliere, Il Banana, Papi, lo Psiconano, B. con tutti gli altri titoli (alcuni, i migliori, irripetibili per evitare di incorrere in denunce penali) ormai appartiene al passato, su di lui è stato già detto tutto e quello che non è stato detto è stato dimostrato dai fatti.
La Storia lo ha liquidato, non esiste più.
Certo, c’è ancora qualcuno disposto a seguirlo nel baratro: nullità interessate al mantenimento del posto in Parlamento, qualche troiotta attirata dai lustrini come le mosche dalla merda, un discreto numero di falliti che, un po’ per riconoscenza un po’ per ricatto e un po’ elemosinare un posto in Parlamento o su Canale 5 continuano a difenderlo. Soprattutto c’è ancora qualche centinaio di migliaia d’italiani che lo seguono senza se e senza ma come i tarponi del pifferaio di Hamelin, e casomai è su loro che dovremmo tutti concentrarci. Ma il numero di obnubilati, lentamente e progressivamente, scema (verbo).
Dovremmo sopportare ancora una robusta razione dei suoi stomatopeti e delle sue licenze in un colpo di coda che lo vedrà invadere tutti i palinsensti possibili per risalire nei sondaggi. E purtroppo ci riuscirà, in qualche misura.
Ma, nel confronto con il recente passato, è destinato a fare ciao ciao con la manina alle folle oceaniche di comparse plaudenti. E non perché gl’italiani siano diventati più intelligenti, attenti o preparati, sia chiaro, ma semplicemente perché non va più di moda.
È passato, superato, non usa più. Dovrebbe reinventare qualcosa di nuovo ma, ahilui (e buon per noi) è talmente vecchio e ottuso che uno sforzo simile rischierebbe di produrre solamente una bel rigonfiamento nei pantaloni. Nella parte di dietro, dei pantaloni.
Fanno pena quanti ancora si aggrappano alla sua giacca, e al suo portafogli e alle sue aziende, nella speranza di un posto al sole nell’immediato futuro elettorale, ma fanno ancora più pena quanti cercano di conferirgli nuovamente un’aura da avversario credibile perché non hanno argomenti migliori per convincere elettori, lettori, spettatori e fan su Facebook. A loro, tutti loro, nessuno escluso, vada il nostro compassionevole disprezzo.

Naturalmente questo post perderà ogni valore nel caso venga nuovamente nominato Presidente del Consiglio.
Ma non è un problema che ci riguarda, perché in quel caso stiamo organizzando un bel suicidio di massa.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

pezzo di stronzo perchè non commenti adesso i fatti della politica italiana a cominciare di Renzi Raggi Sala m5s ecc ecc. Zecca di merda.

Lillo ha detto...

Sempre continuato a farlo,ma con uno che ha difficoltà ad esprimersi in italiano(a cominciare di?)ho gioco facile.