sabato 1 dicembre 2012

AH,DOMANI SI DECIDE IL PROSSIMO PREMIER?

La vignetta di Vauro soprastante la può dir tutta riguardo al mio pensiero e a quello di molta altra gente di sinistra,o almeno ritengo di quella vera e non annacquata che viene propagandata dal Pd attraverso i suoi proclami,le sue polemiche e le lotte interne sempre più ingarbugliate ed insistenti.
Domani probabilmente oltre ad essere eletto il candidato del loro(alla Renzi)centro sinistra,non certamente quello che rappresenta la mia idea di politica,verrà deciso il prossimo premier italiano,e l'articolo splendido di Don Zauker(metto il link per poter leggere i vari interventi:http://donzauker.it/2012/11/27/primari/ )spiega che,al contrario di quello che vuol far credere la grande campagna pre elettorale piddina,chi non ha votato oggi e nemmeno voterà domani non abbia molto a cuore la sinistra italiana in quanto questi candidati con la sinistra italiana c'entrano veramente nulla.
Tra le indicazioni di un paio di settimane addietro su i personaggi che i cinque candidati avrebbero voluto nel proprio pantheon figuravano Papa Giovanni XXIII(Bersani),Alcide De Gasperi e Giovanni Marcora(Tabacci),Nelson Mandela e Lina Ben Mhenni(Renzi),Tina Anselmi e Nilde Jotti(Puppato)e il cardinale Carlo Maria Martini(Vendola):un campionario di papi(anche se il Papa buono era una grande persona),arcipreti e democristiani,e a parte le scelte di Renzi(solo Mandela perché la blogger tunisina è troppo di moda)e la Puppato hanno scelto persone più presentabili.
Avrebbero potuto citare molte altre persone veramente di"sinistra"che quest'altro articolo di Don Zauker elenca(http://donzauker.it/2012/11/16/papa-giovanni/ )e tra cui cito:Berlinguer,Gramsci,Pertini,Che Guevara,Lenin,Bresci,Sacco e Vanzetti...
Dov'è finita la schiera dei comunisti mangia preti e bambini?
Quindi che domani e soprattutto lunedì e nei giorni a seguire i vari piddini non la menino sul fatto che la loro scelta democratica di aver voluto scegliere un candidato premier rappresenti in alcun modo la sinistra italiana perché è una gran cazzata,e concludo con un'ipotesi non tanto stampalata...Berlusconi aspetta il voto di domani perché vorrebbe il sindaco di Firenze nel proprio schieramento?

Primarie.

27 novembre 2012
 
Scusate ma davvero voi che avete fatto la fila per votare alle primarie vi sentite tanto superiori, rispetto a chi non ha votato?
Sì, lo sappiamo che c’è in atto tutta una campagna stampa per convincervi di questo, ma la domanda è un’altra: voi ci credete davvero?
Davvero pensate che chi non è uscito di casa per votare – non già alle politiche, ma a elezioni a pagamento (euri 2 x 3.000.000 e rotti senza scontrino o ricevuta: Eppela puppaci la fava) per decidere chi candidare alle stesse in una ristretta rosa di personaggi – non abbia poi, a elezioni politiche avvenute, il diritto di lamentarsi o di protestare?
No, diciamo sul serio: davvero davvero siete convinti che chi non ha votato abbia fatto questa scelta perché indifferente, pigro, disilluso, vigliacco, venduto, vuoto, ignorante, cinico, anacronistico, nostalgico, etc?
Provate a posarvi un attimo. Fate un respirone, accendete un po’ di buona musica, versatevi un bicchiere – non importa che sia Cardinal Mendoza, va bene anche l’acqua tonica – ma: rilassatevi. Che so, guardate fuori dalla finestra, apprezzate il mélange fra il blu cobalto del cielo e il fucsia dei nembi al tramonto; guardate quel passante di grigio vestito che si tira su il colletto per riparare la gola dal vento e dai malanni; fissatevi sul riflesso dei rami del platano su quella pozzanghera fra il marciapiede e il furgoncino delle Poste. Su quella bici. Su quella crepa nel muro.
Ora: non vi sfiora nemmeno, così, per caso, il pensiero che esista gente di sinistra, e nemmeno necessariamente, che non si riconosce né in Papa Giovanni, né nel Cardinal Martini?
No, perché se fosse davvero così sarebbe proprio un bel problema, sapete? Ma un problemone grosso grosso grosso.
E questo detto con tutto il rispetto per quelli che hanno votato e per quelli che sono stati, da mattina fino a notte fonda, ai seggi a controllare, scrivere e scrutinare.

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