giovedì 13 dicembre 2012

BIESUZ CHRIST SUPERSTAR

In questi giorni c'è stata la concomitanza di due fatti che hanno visto protagonista suo malgrado l'amministratore delegato di Trenord Giuseppe Biesuz,ovvero la confusione,il ritardo cronico e la soppressione sistematica di molti treni dovuti ad una cattiva gestione di un nuovo sistema informatico di gestione del personale,ed il suo arresto legato a trascorsi in un'altra azienda per bancarotta fraudolenta e la conseguente dimissione da Ad della società pubblica partecipata fra Trenitalia e Ferrovie Nord Milano.
Trenord,oltre a ricevere soldi pubblici da parte della regione Lombardia che vede ancora il suo amico Formigoni al suo seno per poco(tutte le persone attorno a lui stanno cadendo come mosche!),dovrebbe garantire il trasporto ferroviario lombardo che a detta di molti pendolari(tanti cremaschi)è a dir poco indecente con continui disservizi come ritardi,guasti e viaggi al freddo polare e  al caldo torrido a seconda della stagione,con un aumento tariffario cui non è stato corrisposto un miglioramento del servizio.
L'articolo primo è preso da Milano Today(http://www.milanotoday.it/politica/chi-e-giuseppe-biesuz.html )e parla prevalentemente dei trascorsi politici legati al centro destra di Biesuz,e dall'impressionante curriculum di società amministrate da lui o dove era socio che sono fallite:del resto un buon dirigente viene ricercato se sa fallire bene un'impresa,ovvero mettendelo in culo a dipendenti e a fornitori in credito senza che la dirigenza venga toccata.
Il secondo contributo de"Il fatto quotidiano"parla invece principalmente della vicenda legata a Trenord anche se fa riferimento alla società che gli è stata per ora fatale e causa dell'arresto,la Urban Screen.

Chi è Giuseppe Biesuz, amministratore Trenord ai domiciliari.

Pidiellino, amico di Dell'Utri e Formigoni, nel 2008 è stato messo alla guida di Ferrovie Nord Milano. Nella sua carriera manageriale successi, ma anche diverse le storie di crac finanziari
Giuseppe Biesuz, amministratore delegato di Trenord arrestato ai domiciliari per un'ipotesi di bancarotta fraudolenta della sua ex società Urban Screen, lo descrive nel dettaglio Linkiesta, in un articolo di Alberto Crepaldi.

Il suo nome, qualche tempo fa, era stato accostato a quello di Adriano Galliani, proprio in sostituzione dello storico "ad" rossonero, ormai non più nelle corde idilliache del patron Silvio Berlusconi.
Italo-svizzero, 50 anni, dopo aver studiato alla Ca' Foscari di Venezia ed aver conseguito una laurea in Economia, inizia la sua esperienza manageriale all'Italtop, società di rilievi topografici, nei primi anni Novanta. La società viene liquidata "in un mare di debiti" nel 1994. Biesuz "è socio".
Poi le esperienze successive. "In Richard Ginori, dove Biesuz ha rivestito il ruolo di amministratore delegato - scrive Linkiesta -, il manager veneto viene estromesso nel 2006. L'esperienza come direttore generale del gruppo Finmek in amministrazione straordinaria si conclude, nell'ambito del crack da un miliardo di euro, con un processo per concorso in bancarotta fraudolenta, da cui Biesuz viene assolto nel 2010. Il manager lavora poi, nel biennio 2006-2007 e come si legge nelle note biografiche riportate sul sito di Trenord, in qualità di "consulente straordinario per il rilancio e la ristrutturazione del Gruppo Cit (Compagnia Italiana turismo)"".
 
"Forzista prima e pidiellino" poi, in ottimi rapporti sia con Marcello Dell'Utri e Roberto Formigoni, viene messo alla guida delle Ferrovie Nord Milan nel 2008. Un compito che assolve "meticolosamente", fino alla "tegola" dei controlli della finanza nei suoi uffici per il fallimento dell'Urban Screen, società che guidava prima dell'esperienza di Trenord. L'accusa parlerebbe di "fatture emesse per operazioni inesistenti".

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Trenord, arrestato l’ad Biesuz per bancarotta fraudolenta.

La guardia di finanza ha eseguito l'ordine di custodia ai domiciliari della procura per paura di reiterazione del reato. L'accusa riguarda la sorte di Urban Screen, società guidata fino al 2008 dall'attuale numero uno prima di approdare nella compagnia di trasporto lombardo.
 
La Guardia di finanza ha eseguito un ordine di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di Giuseppe Biesuz, amministratore delegato di Trenord. Le accuse non sono riferite a Trenord ma riguardano un’ipotesi di bancarotta della società Urban Screen, di cui Biesuz è stato ad fino al 2008. Biesuz è stato condotto ai domiciliari poco prima di una conferenza stampa che era stata convocata stamattina, per fare il punto dopo una serie di disagi che negli ultimi due giorni hanno afflitto la circolazione ferroviaria. La conferenza stampa si doveva svolgere attorno a mezzogiorno, presso la sede della compagnia in Piazzale Cadorna, a Milano. I giornalisti erano tutti sul posto quando è stato comunicato che l’incontro era stato annullato. La società Trenord è una società pubblica partecipata a metà tra Trenitalia e Ferrovie Nord Milano, con quest’ultima che è anche una società quotata in borsa e controllata dalla Regione Lombardia.
La misura degli arresti domiciliari per l’ad di Trenord è incentrata sul pericolo di reiterazione del reato, perché, in sostanza, Biesuz ha ‘alle spalle’ condanne definitive per 2 anni e 5 mesi, compresa una per bancarotta con pena condonata. A Biesuz, viene contestato di aver distratto e dissipato 685 mila euro dal patrimonio aziendale, attraverso false fatturazioni. E’ quanto emerge dall’inchiesta coordinata dal pm di Milano Sergio Spadaro e condotta dal comando provinciale della Guardia di finanza, che ha portato alla misura cautelare firmata dal gip Vincenzo Tutinelli. Il pm Spadaro aveva chiesto la misura del carcere. Tra i vari episodi di “malagestione”, Biesuz avrebbe dissipato il patrimonio della società Urban Screen versando 4 mila e 500 euro a favore di un’associazione per il finanziamento della cena tricolore di An e 18mila euro, il 3 aprile 2008, per la concessione di spazi pubblicitari a favore dell’ex assessore all’Arredo e Decoro Urbano, Maurizio Cadeo.
Da quanto si è saputo, Biesuz, che è stato ad fino al 2008 di Urban Screen (società che gestiva i maxi-schermi collocati in piazza Duomo a Milano), è accusato di bancarotta fraudolenta in concorso con Filippo Montesi Righetti, che è stato presidente del cda della stessa società. Urban Screen è stata dichiarata fallita dal tribunale di Milano nel maggio del 2011 con un ‘buco’ di circa 700mila euro. Da quanto si è saputo, i presunti episodi di false fatturazioni riguarderebbero il 2009 e avrebbero portato poi al fallimento nel 2011. Biesuz è imputato anche in un processo ancora in corso a Milano per una vicenda di presunta frode fiscale, sempre attraverso false fatture.
Le reazioni politiche non tardano ad arrivare. Il capogruppo della Lega Nord in Regione Lombardia, Stefano Galli, ha commentato così la notizia: ”Biesuz si dimetta immediatamente da amministratore delegato di Trenord. Ne sono convinto – ha detto – nonostante la bancarotta di Urban Screen non abbia collegamenti con la società Trenord”. Secondo Galli, le sue dimissioni si rendono necessarie per fare assoluta chiarezza sulle accuse che gli vengono contestate. “Data la gravità della situazione – ha aggiunto – ritengo che sia impensabile che l’attuale amministratore di Trenord possa svolgere le proprie funzioni con la dovuta attenzione e serenità”.
Per Matteo Mauri, responsabile nazionale Mobilità e Infrastrutture per il Pd e capogruppo nel Consiglio Provinciale di Milano, ”i disagi di questi giorni sulle linee di Trenord hanno una chiara responsabilità politica, sono il frutto avvelenato della gestione Formigoni. Ormai in Lombardia si sta disfacendo tutto”. Galli ha poi continuato affermando che “la scenografia di cartapesta costruita da Formigoni in questi anni, sta cadendo a pezzi. Prima i costi altissimi e i tempi della sanità che si allungano, sempre ammesso che non si paghi di tasca propria al privato”.

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