giovedì 6 dicembre 2012

IL PORCELLUM E IL CASALEGGIUM

La libertà è partecipazione cantava Giorgio Gaber in una delle sue canzoni più famose e impegnate,
fatto sta che evidentemente Beppe Grillo questa non l'ha mai ascoltata o peggio la conosce e se ne vuole fregare altamente visto che la sua idea di democrazia e di elezioni primarie si identifica con una misteriosa votazione tra pochi"fortunati"(si parla di centomila persone)che potranno scegliere i candidati del M5stelle a fronte di un potenziale elettorale che varia tra i sei e gli otto milioni di votanti.
Quindi la stragrande maggioranza dei possibili elettori del M5stelle non potrà scegliere direttamente da chi vorrebbe essere rappresentato,perciò se una persona non sia stata iscritta on-line al progetto grillino prima di fine settembre non potrà votare,chi non è registrato al sito(come me)non può sapere il nome dei candidati(la condizione per diventarlo è essere già stato presente in passate liste elettorali sia comunali che regionali)ed essi stessi non sanno quanti voti hanno preso.
Tutta questa segretezza manovrata da Casaleggio associati,la società di Gianroberto Casaleggio,il cofondatore del Movimento assieme a Grillo e presidente dell'omonima società di web marketing che gestisce il blog del comico genovese e l'intera operazione delle parlamentarie,è indice di una non partecipazione,di un'impossibilità oggettiva di non far partecipare democraticamente tutti i potenziali elettori(basti pensare a quelli che non hanno accesso ad internet,alla maggior parte dei pensionati e altro),quindi la"partecipazione"della gente comune ed onesta di cui tanto Grillo si riempie la bocca ed i discorsi è solo una colossale balla di una persona che ancora accetta il fascismo che è insito dentro al suo spirito.
Almeno in termini numerici il Pd ha avuto primarie più rappresentative dove ha partecipato almeno un quarto del potenziale elettorale(tre milioni contro un bacino teorico di dodici)che sono dovuti uscire di casa per votare,contro una percentuale irrisioria di partecipanti alle parlamentarie grilline on-line.
L'articolo sottostante è preso dal sito del Giornale di Vicenza on-line(http://www.ilgiornaledivicenza.it/ )e propongo un articolo de"Il fatto quotidiano"che parla delle numerose esclusioni da parte del Movimento di possibili candidati(http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/05/movimento-5-stelle-per-eletti-ed-elettori-casaleggium-resta-mistero/436143/ ).

Primarie a 5 stelle, le regole di Grillo dividono gli iscritti.

POLITICA. Oggi l'ultimo giorno di voto per le “Parlamentarie” on line. Sumberaz, portavoce di Schio: «Non voterò, non c'è trasparenza e in lista ci sono troppi ex attivisti». Tra loro anche l'ex candidato sindaco a Vicenza
06/12/2012
Le regole di Grillo per le primarie fanno discutere gli iscritti
Vicenza. Le primarie a 5 stelle dividono il popolo grillino. Le regole sulle Parlamentarie, le selezioni on line dei candidati al Parlamento per il Movimento 5 stelle, scatenano un acceso dibattito tra gli attivisti: le polemiche viaggiano sul web, ma non solo. È di martedì la nota con cui Emiliano Pozzolo, 32 anni, si è dimesso da portavoce della lista a 5 stelle di Marano Vicentino, denunciando «una deriva autoritaria e padronale del Movimento». Ora Pozzolo riceve «la solidarietà» di Massimo Sumberaz, portavoce dei grillini di Schio e dell'Alto Vicentino, che svela: «Alle primarie non voto: nelle regole imposte da Grillo e Casaleggio non c'è trasparenza».
IL “CASALEGGIUM”. Sumberaz, che precisa di parlare a titolo personale, è uno di coloro che contestano il sistema scelto per selezionare i candidati al Parlamento. Si tratta di primarie chiuse: il voto on line è riservato agli iscritti al M5S entro il 30 settembre e i candidabili sono solto coloro che in passato avevano già fatto parte di liste a 5 stelle per le Comunali o Regionali. La lista dei papabili è visibile sulla piattaforma web di Grillo solo dagli iscritti al M5S. Vicenza ricade nella circoscrizione “Veneto 1”, dove i candidati sono 76, di cui 21 vicentini. Ogni iscritto può esprimere tre preferenze.
I “RIPESCATI”. «Il “Casaleggium” è un sistema sbagliato - dice Sumberaz -. Non c'è trasparenza, perché non si sa quanti siano a votare, né chi controllerà il voto. E se ci fosse un attacco di hacker? I sistemi informatici si possono manomettere...».
Tutti i particolari nel Giornale in edicola
Marco Scorzato

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