venerdì 28 dicembre 2012

NEI SECOLI MERDE

La fotografia in calce all'articolo di oggi è stata scattata all'interno della caserma dei carabinieri di Livorno da un lettore del sito di Senza Soste che si è ritrovato nel covo delle forze armate(di imbecillità)per fare una denuncia e che in una stanza si è trovato davanti questo simbolo della legione dei volontari francesi contro il bolscevismo,un gruppo di fascisti d'oltralpe che vollero affiancare i tedeschi nell'invasione dell'Unione Sovietica durante la seconda guerra mondiale.
Le connivenze tra le forze del disordine ed i fascisti sono ovvie e ben documentate sia prima che dopo la nascita della Repubblica italiana:da sempre fedeli all'estrema destra e braccio armato dei potenti,dei golpisti e occultatori delle prove delle stragi di Stato,e di immagini simili sono piene le caserme e le questure italiane,nonchè le case dei"tutori della legge".
L'esempio riportato nel maggio del 2011 quando nel commissariato della polizia in zona città studi a Milano(http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2011/05/che-succede-milano.html )si notò persino dalla strada una croce celtica è solo uno dei casi riusciti a fotografarsi,in quanto è molto difficile scattare delle foto in certi posti di nascosto.

Lettera: "A Livorno, nella caserma dei Carabinieri simboli fascisti".
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un nostro lettore che denuncia (con foto) la presenza di simboli fascisti (filonazisti) negli uffici della caserma dei Carabinieri di Livorno. Un fatto grave ma non isolato visto che non è certo il primo episodio che accade in un contesto dove la contiguità fra forze dell'ordine, militari ed destra neofascista ha caratterizzato, e continua a caratterizzare, la storia di questo paese. red. 27 dicembre 2012
Qualche tempo fa mi è capitato di fare una denuncia al comando centrali dei carabinieri, a Livorno, in Viale Fabbricotti, angolo Viale Mameli.
Il piantone di servizio, mi ha indirizzato verso il primo corridoio a sinistra, la penultima stanza (così mi sembra si ricordare), sulla sinistra.
Mentre aspettavo il maresciallo di turno, mi sono guardato intorno e qualcosa mi ha inquietato alquanto (per usare un moderato eufenismo)...
Nella stanza vi erano molti articoli di quotidiani sportivi incorniciati relativi alle vittorie dell'Inter, poi 2 poster rassicuranti, sui carabinieri (con tanto di bambini raffigurati), poi la riproduzione di una stampa con una famigliola ottocentesca con il buon padre carabiniere, e altre foto... e poi questo:
La forma inconfondibile dell'elmetto, la simbologia rappresentata, mi ha fatto veramente venire “l'onco” (cioè “i conati di vomito” – per i non livornesi), una repulsa che mi ha confermato, una volta di più, la diffidenza, purtroppo, da tanto tempo acquisita, verso coloro che invece, “fedeli nei secoli” (?) dovrebbero essere i sacri custodi della
COSTITUZIONE REPUBBLICANA, nata dalla LOTTA ANTIFASCISTA.
E' veramente una VERGOGNA che toglie ulteriore credibilità alle istituzioni cosìdette liberali”... Personalmente non so (e non mi interessa saperne più di tanto) se il maresciallo di turno che ha redatto la denuncia, sia consapevole o responsabile di quello che era affisso alle sue spalle.
Il fatto stesso che non si sia posto il problema, è comunque significativo e la dice lunga sulla “sensibilità” istituzionale dei “tutori dell'ordine”...
Oltretutto, chi ha avuto “la pervicace ed EVERSIVA volontà ” di montare e incorniciare quel poster è stato talmente VIGLIACCO da omettere un'ultima frase dell'originale manifesto storico... Andate a vedere...

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