venerdì 29 giugno 2012

LA DIVISA C'E' SEMPRE,ANCHE QUANDO NON LA S'INDOSSA

E' proprio vero il detto che un poliziotto non dimentica mai di avere la divisa anche quando non la indossa,e visto l'ennesimo atto di brutalità stavolta commesso da due sbirri milanesi che hanno letteralmente massacrato la faccia ad un uomo di sessantatre anni lo scorso maggio questo detto calza a pennello.
La cronaca del loro arresto,avvenuto comunque perchè il loro pestaggio è stato documentato da telecamere(se avessero avuto solo la parola del querelante avrebbero avuto vita facile),e del massacro compiuto sono stati presi da Indymedia Lombardia.
I commenti sono superflui e sperando in una punizione equa vorrei vedere questi due criminali in carcere senza privilegi e assieme ai detenuti comuni,che magari insegneranno loro un pò di educazione e di rispetto per le persone,non trascurando il fatto che debbano essere licenziati.

Gli spaccano la faccia e poi lo accusano di resistenza, arrestati due poliziotti.
Gli agenti 24enni, fuori servizio, sono stati incastrati dalle telecamere: totalmente falsa la loro versione
MILANO - Due agenti della questura di Milano sono stati arrestati per il pestaggio di un uomo di 63 anni a pugni e calci in faccia - ha riportato lesioni permanenti - il 20 maggio scorso alle 3 del mattino in viale Gorizia. Il gip Clemente ha emesso a loro carico un'ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta del pm Tiziana Siciliano. I due agenti, entrambi 24enni originari della Sicilia, al momento del fatto non erano in servizio e vestivano in borghese. Sono stati condotti in carcere e sospesi dal servizio. L'uomo ha riportato fratture al volto con una prognosi di 40 giorni. I due agenti , oltre che per lesioni gravissime sono accusati anche di falso ideologico e calunnia perché, dopo il pestaggio dell'uomo, hanno stilato una relazione dei fatti totalmente smentita dalle immagini riprese da una telecamera in cui si vede chiaramente l'aggressione da parte dei due poliziotti.
LA DINAMICA - Nelle immagini si vedono i due agenti in borghese discutere e poi aggredite il 63 enne, Luigi Vittorino Morneghini, incensurato, che era insieme alla compagna di 50 anni. I due giovani offrivano dei fiori alle passanti. Forse il 63enne era leggermente alticcio e si è offeso perché la sua compagna non aveva ricevuto il fiore, o per qualche parola dei due poliziotti. Dall'altro lato della strada, si è tolto la camicia e ha urlato qualcosa verso di loro. I due allora l'hanno investito con una scarica selvaggia di pugni e calcia al volto, provocandogli un «fracasso facciale», come scrive il gip. Dopo il pestaggio, i poliziotti stessi hanno chiamato il 118 e atteso l'arrivo dei soccorsi. Successivamente hanno dichiarato il falso in un verbale, accusando l'uomo di resistenza a pubblico ufficiale (cosa per cui era stato denunciato), ma le telecamere di vigilanza urbana hanno dimostrato l'infondatezza del racconto.
IL QUESTORE - I due sono anche accusati di falso e di calunnia, perché avrebbero incolpato l'uomo del delitto «di resistenza a pubblico ufficiale, pur nella consapevolezza della sua innocenza», stilando una denuncia a suo carico. Sull'episodio è subito intervenuto il questore di Milano Alessandro Marangoni: «Chi sbaglia tra i poliziotti- ha detto - dovrebbe pagare doppio. La reazione degli agenti è stata spropositata. Il nostro intervento dimostra che la forza dello Stato è quella di essere trasparente».
LESIONI PERMANENTI - La vittima, l'incensurato Vittorino Luigi M., aveva presentato denuncia dopo essere stato dimesso con 40 giorni di prognosi dall'ospedale Policlinico dove era rimasto ricoverato per 4 giorni. Nel provvedimento firmato dal giudice si fa riferimento a diverse lesioni allo zigomo, al setto nasale, al bulbo oculare e alla mascella, che hanno comportato un «fracasso di faccia» con una «deformazione permanente del viso».
Redazione Milano online29 giugno 2012 | 14:23
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_giugno_29/poliziotti...

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