Le nostre contestazioni infatti riguardano la Torino-Lione mentre negli altri paesi convergono sempre con l'alta velocità e la scelta di far attraversare l'Europa centro-meridionale da est a ovest da una linea ferroviaria praticamente continua,una sorta di utopia che sta già facendo perdere milioni di Euro alle casse degli Stati senza o con proprio un piccolo inizio dei lavori necessari a quest'opera sostanzialmente inutile e dannosa.
L'articolo fa riferimento alle proteste avvenute a Donostia dove anche il sindaco(che fa parte di Bildu)si è rifiutato di firmare gli espropri terrieri che riguardano la tratta Hernani-Astigarraga,di fatto prendendo tempo visto che difficilmente si potrà andare avanti su questa linea,mentre sicuramente la lotta e la resistenza è l'unica vera forma tangibile per fermare queste sconcezze.
La solidarietà tra baschi con la loro organizzazione Aht Gelditu! e gli italiani con il movimento No Tav è molto forte e anche se da noi le contestazioni che avvengono in Euskal Herria non sono tanto reclamizzate comunque ci sono e sono toste.
Paesi Baschi: sindaco di Donostia dice No agli espropri per il tav.
Sono in parte cominciati ieri e dovrebbero continuare ancora oggi gli espropri forzati delle terre di Martutene che saranno devastati dalla “Y basca”, la linea ad alta velocità che attraverserà i Paesi Baschi. Il Ministero delle infrastrutture spagnolo ha infatti ordinato gli espropri per il 13 e il 14 giugno, per poter così attuare il progetto modificato della linea ad alta velocità chiamato “Fase provvisoria” che rivela in realtà l’improvvisazione con la quale si sta promuovendo il TAV nella capitale della Gipuzkoa.
Nella giornata di ieri, la Prefettura spagnola aveva convocato nel Comune di Donostia i proprietari dei terreni del tratto Hernani- Astigarraga del TAV affinchè firmassero l’autorizzazione agli espropri. Lo stesso municipio di Donostia ha diversi terreni in quella zona, e quindi era chiamata in causa per l’occasione. Ma il sindaco di Donostia – appartenente alla coalizione indipendentista Bildu- ha rifiutato di firmare il verbale di esproprio, chiedendo al Governo spagnolo “che chiarisca quali siano esattamente i terreni che andranno ad espropriare” oltre a chiedere che la firma avvenga sopra il terreno interessato all’esproprio.
Il Comune di Donostia ha inoltre fatto sapere che fino ad ora non ha avuto “opportunità di vedere il tracciato concreto del progetto” e che le piante non sembrano segnalare con la “sufficiente chiarezza” quali saranno i terreni interessati e che si vogliono espropriare. Probabilmente un boccone difficile da digerire per la prefettura del Governo spagnolo che pensava di trovarla facile almeno sul campo delle istituzioni. Dall’altra parte, invece, nella giornata di ieri si sono riuniti numerosi no tav per manifestare davanti al Comune di Donostia che oltre a esplicitare le ragioni generali della loro opposizione a tale progetto come gli impatti ecologici, sociali e economici, hanno voluto denunciare incongruenze e ambiguità riguardanti al progetto.
tratto da notav.info15 giugno 2012
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