Nel tentativo di far giungere al posto di lavoro dei crumiri assoldati dai padroni,gli altri loro servi in divisa hanno violentemente caricato i lavoratori licenziati ingiustamente per aver denunciato le condizioni inumane cui erano sottoposti.
Diversi feriti da entrambi gli schieramenti e un arrestato tra i delegati sindacali oltre a diversi minuti di caos in cui alla fine hanno avuto la meglio i celerini giunti in tenuta antisommossa:agli sciperanti va tutto la solidarietà possibile,articolo preso dal sito Leggo.it.
MILANO - È tornata la calma, a Basiano (Milano) dove stamani si sono verificati scontri tra un centinaio di lavoratori e manifestanti e altrettanti operatori delle forze dell'ordine durante il tentativo di interruzione di un picchettaggio all'esterno di un'area industriale. E intanto la Digos ha avviato le indagini per l'individuazione dei più violenti tra i partecipanti.
Secondo quanto riferito, 'l'aggressione' è avvenuta durante il tentativo, da parte delle forze dell'ordine, di allontanare il presidio spingendolo lontano dai cancelli, dove impediva l'ingresso di un pullman di dipendenti della società di logistica (che ha chiesto l'intervento per proseguire l'attività), e l'uscita di alcuni camion che dovevano consegnare merce.
Un'azione di routine, secondo la Questura, che però si è trasformata in tafferuglio quando dalle seconde file degli operai, supportati da una ventina di aderenti a centri sociali e Cobas, sono stati lanciati sassi e oggetti pesanti. I manifestanti poi hanno affrontato la successiva carica con spranghe e bastoni. Sabato scorso attimi di tensione si erano verificati in una circostanza analoga.
I MANIFESTANTI: "VIOLENTA CARICA" «Questa mattina un plotone in tenuta antisommossa della polizia ha replicato l'attacco dell'8 giugno al picchetto dei lavoratori in sciopero davanti ai magazzini del Gigante, il tutto per cercare di far entrare nell'azienda dei crumiri venuti dall'esterno per lavorare al loro posto»: questa la versione fornita dal Si Cobas e dal Centro sociale Vittoria, presente sul posto, che parlano di 'violenta caricà, dei tafferugli di stamani a Basiano (Milano).
«Hanno sparato lacrimogeni ad altezza d'uomo - si legge in una nota del sindacato - spezzato le gambe a due lavoratori e pestato duramente gli scioperanti ferendone una quindicina. Gli operai, soprattutto pakistani ed egiziani, hanno tentato di resistere a mani nude alla carica della polizia ma di fronte all'armamentario messo in campo dagli avversari hanno dovuto soccombere. I crumiri sono, così, entrati grazie al distaccamento armato della polizia sempre al servizio dei padroni per reprimere la lotta dei lavoratori, questi ultimi erano li a difendere il loro posto di lavoro. Alla fine dello scontro hanno arrestato e portato via uno dei delegati dei lavoratori in sciopero».
Secondo quanto riferito, 'l'aggressione' è avvenuta durante il tentativo, da parte delle forze dell'ordine, di allontanare il presidio spingendolo lontano dai cancelli, dove impediva l'ingresso di un pullman di dipendenti della società di logistica (che ha chiesto l'intervento per proseguire l'attività), e l'uscita di alcuni camion che dovevano consegnare merce.
Un'azione di routine, secondo la Questura, che però si è trasformata in tafferuglio quando dalle seconde file degli operai, supportati da una ventina di aderenti a centri sociali e Cobas, sono stati lanciati sassi e oggetti pesanti. I manifestanti poi hanno affrontato la successiva carica con spranghe e bastoni. Sabato scorso attimi di tensione si erano verificati in una circostanza analoga.
I MANIFESTANTI: "VIOLENTA CARICA" «Questa mattina un plotone in tenuta antisommossa della polizia ha replicato l'attacco dell'8 giugno al picchetto dei lavoratori in sciopero davanti ai magazzini del Gigante, il tutto per cercare di far entrare nell'azienda dei crumiri venuti dall'esterno per lavorare al loro posto»: questa la versione fornita dal Si Cobas e dal Centro sociale Vittoria, presente sul posto, che parlano di 'violenta caricà, dei tafferugli di stamani a Basiano (Milano).
«Hanno sparato lacrimogeni ad altezza d'uomo - si legge in una nota del sindacato - spezzato le gambe a due lavoratori e pestato duramente gli scioperanti ferendone una quindicina. Gli operai, soprattutto pakistani ed egiziani, hanno tentato di resistere a mani nude alla carica della polizia ma di fronte all'armamentario messo in campo dagli avversari hanno dovuto soccombere. I crumiri sono, così, entrati grazie al distaccamento armato della polizia sempre al servizio dei padroni per reprimere la lotta dei lavoratori, questi ultimi erano li a difendere il loro posto di lavoro. Alla fine dello scontro hanno arrestato e portato via uno dei delegati dei lavoratori in sciopero».
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