lunedì 18 giugno 2012

LA SITUAZIONE POLITICA GRECA(QUASI)COME QUELLA ITALIANA

Ieri si è votato in Grecia e per pochi punti percentuali ha vinto Nuova Democrazia,il partito conservatore di centrodestra che come già annunciato dal leader Samaras che ha ricevuto l'incarico dal presidente Papoulias di formare un nuovo esecutivo,molto presumibilmente governerà assieme al Pasok(socialisti)in un governo di unità nazionale sul modello italiano,e credo anche con i risultati nostri(pessimi).
La sinistra radicale di Syriza del giovane Tsipras,favorevole all'uscita della Grecia dall'Euro,ha già annunciato che non appoggerà questo nuovo governo,che tra l'altro ha soli tre giorni per essere formato.
Gli articoli presi da La Repubblica e Senza Soste forniscono dati,commenti e analisi su questo voto che sembra la fotocopia di quello che è successo in Italia,tralasciando il fatto prinicpale che qui da noi dopo la caduta di Berluscojoni non si sono avute elezioni!
ATENE - Il leader di Nuova Democrazia, Antonis Samaras, ha ricevuto oggi l'incarico di formare il nuovo esecutivo greco. "Cercherò di formare un governo di unità nazionale a lungo termine", ha dichiarato dopo aver ricevuto l'incarico dal presidente Karolos Papoulias. Il partito conservatore è risultato primo alle elezioni di ieri 1, ma ha bisogno di allearsi con altre forse per raggiungere la maggioranza. In base alla legge, Samaras avrà tre giorni di tempo per formare il governo.
"Comincerò a incontrare i leader degli altri partiti e credo che ci sia il margine per arrivare" ad avere un governo di coalizione, ha aggiunto samaras. Al presidente Papoulias ha dichiarato che tenterà di "formare un governo di salvezza nazionale con i partiti che credono nell'orientamento europeo del paese e credono nell'euro". Da parte sua il presidente ha sottolineato la "grande necessità di formare un governo", perché "il paese non può restare senza esecutivo" e "spero prevalga l'interesse nazionale".
Al termine dell'incontro con il premier incaricato Antonis Samaras, il leader di Syriza, Alexis Tsipras, ha confermato che "Syriza non entrerà a far parte del governo di coalizione".
Il successo di misura - il 29,6% delle preferenze rispetto al 26,8% della sinistra radicale di Syriza
- dovrebbe essere sufficiente a garantire allo schieramento filo-europeo il premio di maggioranza di 50 deputati necessario per poter formare una coalizione di unità, e far tirare almeno per il momento un sospiro di sollievo all'intera eurozona. Le prime reazioni 2 ai risultati dello scrutinio, a cominciare da quelle del premier italiano Mario Monti, sono state improntate all'ottimismo, anche se non è ancora chiaro come e quanto Atene potrà contare sulla disponibilità dei partner europei - e in particolare della Germania - a rivedere i piani di salvataggio economico.
Parlando dal Messico, dove è in corso il G20, Monti ha rivelato anche di aver chiamato sia Samaras, sia il leader dei socialisti del Pasok Evangelos Venizelos "per incoraggiarlo ad entrare in un governo di corresponsabilità nazionale".
(18 giugno 2012)
Sette brevi lezioni dal voto in Grecia.
Il voto greco che ha portato i moderati di Nuova Democrazia alla maggioranza relativa, guadagnando un bonus di 50 seggi, ci regala qualche breve lezione per il futuro. Italiano ed europeo.

PRIMA, Non è vero, come è accaduto in Grecia, che le forti proteste non incidono sul quadro politico istituzionale. In tre anni Pasok e Nuova democrazia sono passate da una percentuale vicina all'80 per cento a poco più del 40. Da partiti alternativi sono stati costretti a coalizzarsi contro il resto della società greca. Oggi in Grecia la rappresentanza politica antiausterità è attorno al 50 per cento dei voti.

SECONDA, non è vero che alle elezioni i premi di maggioranza garantiscono la governabilità e sono politicamente neutri. Con una legge simile a quella studiata da Violante mesi fa, uno dei due ex partiti reciprocamente alternativi entro schemi di compatibilità sistemica (Nuova Democrazia) ha guadagnato il bonus e si è potuto permettere di attirare in una alleanza l'ex avversario (il Pasok). In Italia questo esempio potrebbe dire qualcosa.

TERZA, I governi neoliberisti e i media europei influiscono sul voto degli altri paesi mentre le sinistre no. La Merkel si è augurata, prima delle elezioni, una vittoria di Nuova Democrazia, i media europei (per tacere di quelli italiani) hanno presentato una eventuale vittoria di Syriza come il caos. Tirando la volata ai grandi fondi speculativi per un'eventuale affossamento di ciò che resta della Grecia. Le sinistre europee, quelle italiane in testa, non hanno fatto presenza nello spazio comunicativo continentale. Quando si vota in un paese che si sente isolato, tutto questo conta e sposta voti. Per esempio, era così impossibile per Vendola, Landini, die Linke, Front de Gauche andare in Grecia a non far sentire solo Tsipras? Provincialismo delle sinistre e internazionalizzazione del capitale producono un flusso di opinione pubblica che qualche voto decisivo, per la destra, lo sposta.

QUARTA. Il neoliberismo in Grecia si aggrappa a residui di consenso e di clientelismo. In Grecia la chiesa ortodossa non paga un'euro di tasse, i partiti ex sistemici hanno un residuo di clientele e favoritismi e tutto questo conta. Poi in Grecia c'è stata una spaccatura generazionale marcata. Giovani contro ND e Pasok, generazioni più mature, specie meno scoperte dalla crisi, a favore dei due partiti ex sistemici. La BBC, ad esempio, ha aperto un servizio su Nuova Democrazia come un partito sostanzialmente di anziani. Su questo genere di elettorato, facilmente strumentalizzabile nella crisi e incline ad ancorarsi a vecchie soluzioni, si basa molto del consenso liberista europeo. In un continente che invecchia, puntare solo al giovanilismo politico può essere un errore.

QUINTA. I mantra della propaganda neoliberista devono essere smontati. L'euro ha fatto rinascere i nazionalismi, dividendo un continente tra nazioni e partiti nazionali come mai prima della caduta del muro. Una moneta non è un continente e si vede. E soprattutto il continente può vivere benissimo senza una moneta neoliberista. Il terrorismo che vive dello slogan euro=europa=pace e stabilità è un dispositivo orwelliano che va saputo ancora smontare.

SESTA. I governi neoliberali, come abbiamo visto in Grecia, perdono anche metà dei consensi in pochi anni. L'alternativa può crescere anche velocemente, come ha fatto Syriza, ma non sostuisce il vecchio in tempo reale. Questo per capire, specie in Italia, che nessun cartello elettorale (per quanto auspicabile come Syriza) può egemonizzare o addirittura esaurire lo spazio del politico. Per delle sinistre italiane in declino, drogate di opinione pubblica come spazio prevalente del politico, minimaliste emerge un doppio classico problema (il governo e il movimento). A dimostrazione che la storia presenta sempre il conto di tutto ciò che è stato rimosso dalle generazioni precedenti. Hic Rhodus hic salta.
SETTIMA. Lo spazio politico tedesco è centrale, quanto la politica nazionale di ogni singolo paese, per il presente e il futuro dell'Europa. Oggi abbiamo una portavoce dei verdi che, a proposito della Grecia, parla come un'ultraliberista, il partito dei pirati che cresce (molto) come se esistesse solo la Germania, la Linke in crisi, la Spd pronta ad un prossimo governo di grande coalizione della Merkel. Sono tutte pessime notizie: altro che primarie e candidati, un'offensiva diplomatica verso lo spazio politico tedesco è qualcosa di vitale per ogni spazio politico nazionale, vista l'importanza della Germania.

Infine, complimenti ad Alexis Tsipras. Nessuno rimuove i difetti, i problemi, le aporie di una esperienza come Syriza. Ma Tsipras e Syriza hanno mostrato una dote sconosciuta alla politica attuale delle sinistre del continente: il coraggio. Un coraggio non certo irresponsabile e romantico ma tutto politico. Un coraggio che ha coalizzato attorno a sé la voglia di futuro di una parte significativa e giovane della Grecia. Un esempio per guardare positivamente alla dissoluzione della attuale sinistra italiana decadente e ruffiana, incapace di staccarsi dal Pasok italiano (il Pd). E chissà se stavolta Leonida non torni a casa da vincitore.

per Senza Soste, nique la police

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