martedì 21 maggio 2013

RIPASSO NO TAV

Come anticipato già un anno addietro(http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2012/05/velocita-eccessive-inutili.html )ecco un altro contributo che per chi segue la vicenda No Tav è un ripasso su uno tra i tanti motivi per non permettere la violenza contro una valle ed i suoi abitanti,ma che per molti può essere recepita come una novità.
Infatti da molti mesi la Francia ha deciso di accantonare il progetto della Torino-Lione in quanto troppo costoso ed alla fine inutile,con costi preventivati eccessivi se si vuole davvero portare i treni a velocità elevatissime e con dei binari inadeguati per raggiungere tali chilometraggi orari.
Fatto sta che in Italia,complici le mafie che girano sottobanco tra politici soprattutto piddini e costruttori,appaltatori e tutti quelli che speculano e si arricchiscono sul progetto dell'alta velocità,non si è ancora capito che l'Europa non sarà più disposta a contribuire economicamente alla riuscita di un progetto che è nato già obsoleto.
L'articolo è preso da Senza Soste.

Basta con la Tav, ce lo chiede la Francia.
Torino-Lione: a Lione non importa un granché. E' una notizia "vecchia" per chi si occupa di mobilità ma vale la pena ricordarla a chiunque ripeta il mantra dei devastatori della Val Susa: «E' l'Europa che ce lo chiede».
In realtà, Portogallo e Spagna hanno già rivisto ampiamente tutti i propositi sull'alta velocità e, del celeberrimo Corridoio Lisbona-Kiev, in Ucraina non se ne sa quasi nulla. In Francia ci sono importanti documenti che la stampa mainstream, con le dita spellate dalla furia di trascrivere veline sul terrorismo No Tav, non ha tempo di esaminare.
Lo fa Popoff, sperando siano utili a tutti i tifosi dell'alta velocità.
Bene, Jean-Louis Bianco in un rapporto risalente a marzo, sulla riforma della ferrovia francese, sostiene che sia il momento di non aumentare il debito (già oltre i 30 miliardi di euro) con la costruzione di nuove linee ferroviarie ad alta velocità (LGV), ma di cercare una forma intermedia tra i treni Tgv (Intercity) e Tet, train d'équilibre du territoire, i treni "Corallo", come li chiamano in Francia. Bianco è un ex ministro dei trasporti incaricato delle consultazioni nell'autunno 2012 per ristrutturare il polo ferroviario pubblico. Dopo 200 audizioni si propone di aumentare le risorse aumentando la produzione di ferrovie di qualità e riflettere sulla tariffazione.
Nelle Osservazioni conclusive, uscite in aprile e che preludono alla presentazione di un disegno di legge entro l'estate, Bianco fa macchina indietro rispetto agli sprechi causati dalla separazione «artificiale» delle gestioni dei treni e delle infrastrutture, auspica il ritorno a una casa madre e una maggiore attenzione ai treni pendolari.
Siamo sicuri che l'Europa non ci chieda invece di mollare le Grandi Opere e di rivoltarci contro la Bce?
Checchino Antonini
tratto da http://popoff.globalist.it
20 maggio 2013

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