Durante il pig match passato tra Juve e Milan si è vista una coreografia"strana"che ha caratterizzato la tribuna est,ovvero un enorme arcobaleno che si è scoperto far parte di una campagna promozionale di Telecom Italia,all'insaputa della maggior parte dei presenti.
Sono partite numerose polemiche sia da parte di alcuni tifosi bianconeri in quanto si crede che la società abbia svenduto i propri supporters e poi anche ad un'azienda che grazie alle sue intercettazioni telefoniche ha spedito la squadra torinese(giustamente)in serie B qualche anno fa.
Dell'ignoranza e della pochezza del tifoso juventino medio si possono spendere parole che riempirebbero un blog intero,e questo è solo un esempio che sottolinea la stupidità di coloro che girano l'Italia impuniti lanciando pezzi di cessi,bengala e oggetti vari come è accaduto ieri sera a Bergamo contro l'Atalanta,senza che sia colpita la società dalla federazione italiana e meno ancora i singoli coglioni dalla giustizia ordinaria.
L'articolo preso da Senza Soste descrive quello successo allo Rubentus Stadium contro i rossoneri con alcune considerazioni di tifosi bianconeri sui fatti che riguardano per l'appunto la coreografia offerta da Tim.
Coreografia in Juve-Milan? Pagata da Tim. Tra i tifosi bianconeri è polemica.
L'iniziativa della compagnia telefonica in accordo con la società di corso Galileo Ferraris sta dividendo i supporters: per alcuni è stata un'ottima idea, per altri un alto tradimento dopo i fatti di Calciopoli.
La notizia è emersa solo adesso, grazie a un tifoso juventino che ha postato in rete la foto di una delle
migliaia di bandierine colorate che domenica scorsa, prima del big match tra
Juve e
Milan, hanno dipinto sulla Tribuna Est dello
Juventus Stadium un immenso arcobaleno. Proprio sul retro di ognuna di queste bandierine era scritto: “Juventus – Milan. Io c’ero! Agitando la bandierina parteciperai a una coreografia organizzata da
Tim. Le riprese potranno essere pubblicate sui social network di
Telecom Italia”. Una vera e propria liberatoria commerciale, per evitare che qualcuno degli spettatori potesse poi chiedere danni o risarcimenti per avere partecipato in maniera inconsapevole al mega spot organizzato dalla nota azienda telefonica.
Si è così avuta la conferma che non si trattava di una coreografia organizzata dai tifosi bianconeri, ma di un annuncio pubblicitario della Tim, cui gli stessi spettatori juventini hanno partecipato a loro insaputa. E sono scoppiate le polemiche.
Fin da subito, infatti, gli spettatori allo stadio e quelli in televisione si erano chiesti cosa ci facesse quell’immensa iride colorata che copriva tutta la Tribuna Est in uno stadio tradizionalmente bianco e nero. A molti era venuta in mente la curiosa associazione con uno spot che va per la maggiore sulle televisioni italiane, e la coincidenza era troppo palese per essere tale. Anche perché, sopra la tribuna un lunghissimo striscione recitava: “Fai anche tu parte dell’arcobaleno”, e lo stesso speaker dello stadio pochi minuti prima del fischio d’inizio aveva esaltato la coreografia. Ora, grazie alla foto postata in rete dal tifoso juventino, si è avuta la conferma della natura commerciale dell’operazione. E si è scatenato il putiferio. Innanzitutto da parte dei sostenitori delle altre squadre, che hanno accusato la società bianconera di avere svenduto i propri tifosi, relegandoli al ruolo di consumatori. E poi hanno preso in giro gli stessi supporter juventini, per essere stati come minimo ingenui a essersi prestati a tale operazione.
Poi la polemica è montata anche all’interno della stessa tifoseria, divisa come non mai. Da una parte chi scagiona la società, come Tutto Juve, che ospita la lettera di una tifosa che difende l’arcobaleno: “Bandierine che, insieme al magnifico spettacolo messo in atto dalla curva Scirea, ha fatto si che il primo goal lo facessimo noi tifosi! Quell’arcobaleno per me, come per molti juventini si chiama Juventus”. Dall’altra, la maggior parte dei siti e blog di riferimento della tifoseria bianconera, adirati con la società per avere organizzato questo mega spot sulle spalle dei propri tifosi. E se Canale Juve si chiede “se era proprio necessario accostare il nome della Juventus, e dunque i sentimenti e l’entusiasmo dei tifosi, a quello della società in questione?”, altri, arrabbiatissimi, sottolineato come proprio quell’azienda telefonica – tra l’altro main sponsor della Serie A – sia la ‘grande nemica’ della Juventus fin dai tempi di Calciopoli e delle intercettazioni. E spiegano che, oltre al danno di sentirsi dei venduti, la cosa che più ha bruciato sulla loro pelle di tifosi sia stata proprio l’incredibile beffa.
Luca Pisapia
tratto da http://www.ilfattoquotidiano.it
26 aprile 2013
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