Questo per garantire maggiore affidabilità ai mezzi stessi,che avranno bisogno di meno manutenzione,minor costi di produzione e di gestione e di poter usufruire di migliori coincidenze con altre tratte.
Si vocifera che pure in Francia si sia deciso di non commissionare delle motrici che avrebbero potuto sfrecciare fino a 350-360 km l'ora come invece è stato fatto in Italia dove praticamente siamo già indietro rispetto alle scelte di altri paesi fin dall'inizio.
Degli studi,riportati nel primo articolo,hanno stimato che l'aumento della velocità sulla tratta Milano-Roma porterebbe ad un risparmio di tempo dell'ordine di soli 5-10 minuti in quanto tutta la tratta ferroviaria non è adatta a tollerare una simile velocità.
Il secondo articolo riguarda uno dei leader storici del movimento No Tav,Alberto Perino,che è stato denunciato per vilipendio alle forze armate in quanto ha accusato tali squadroni repressivi di essere come,se non peggio,delle truppe nazifasciste che infestavano le valli piemontesi.
Come non dargli torto visto i metodi che tali paladini del disordine usano sistematicamente come deterrente contro le manifestazioni legittime degli abitanti e dei simpatizzanti di tutto il mondo No Tav.
L'ultima immagine posta vuol essere da esempio e da sprono al fatto che tale opera sia tanto inutile quanto dannosa e che i fondi sperperati e che sono contesi da varie mafie possano essere utilizzati in situazioni ben più importanti e utili.
Addio alta velocità, i treni tedeschi andranno più piano: «Inutile viaggiare a 300 all'ora, costa troppo»
Berlino frena i treni ad alta velocità. In un'intervista al periodico «Wirtschaftswoche» il presidente delle ferrovie tedesche, Rudiger Grube, ha annunciato che la prossima generazione degli Ice - equivalenti ai TGV francesi e agli Etr 500 italiani - non viaggerà più a 300 chilometri all'ora, ma "solo" a 250. «Per la Germania la velocità di 250 chilometri all'ora è più che sufficiente - ha spiegato Grube -, tanto più che le tratte dove gli Ice possono raggiungere i 300 all'ora sono solo due: Colonia-Francoforte e Norimberga-Ingolstadt».
Costruirne di nuove costerebbe troppo. Il rallentamento da 300 a 250 della velocità massima comporta una serie di vantaggi: minor costo di produzione e di manutenzione dei treni, e minor costo di manutenzione delle linee. Grube ha inoltre ricordato che la minore velocità riduce i ritardi dovuti alle perturbazioni del traffico, e rende più facile il rispetto delle coincidenze.
Meno velocità in cambio di maggiore affidabilità, insomma. La strategia annunciata da Grube rappresenta un dietrofront rispetto a quella del suo predecessore, Hartmut Medhorn; secondo Grube, inoltre, è stata oggetto di accese discussioni all'interno della società, soprattutto con i vertici della divisione che gestisce il traffico a lunga percorrenza.
La Deutsche Bahn ha assegnato l'anno scorso alla Siemens una commessa da 6 miliardi di euro per 220 nuovi treni Ice, che dovrebbero entrare in servizio entro il 2020 in sostituzione di quelli di prima e seconda generazione e anche degli attuali convogli Intercity; la loro velocità - è già stato annunciato - sarà di 230 o 250 chilometri l'ora a seconda del tipo. Secondo «Wirtschaftswoche» anche la francese Sncf avrebbe per ora deciso di rinunciare al previsto aumento della velocità massima dei Tgv dagli attuali 300-320 kmh a 350.
Meno velocità in cambio di maggiore affidabilità, insomma. La strategia annunciata da Grube rappresenta un dietrofront rispetto a quella del suo predecessore, Hartmut Medhorn; secondo Grube, inoltre, è stata oggetto di accese discussioni all'interno della società, soprattutto con i vertici della divisione che gestisce il traffico a lunga percorrenza.
La Deutsche Bahn ha assegnato l'anno scorso alla Siemens una commessa da 6 miliardi di euro per 220 nuovi treni Ice, che dovrebbero entrare in servizio entro il 2020 in sostituzione di quelli di prima e seconda generazione e anche degli attuali convogli Intercity; la loro velocità - è già stato annunciato - sarà di 230 o 250 chilometri l'ora a seconda del tipo. Secondo «Wirtschaftswoche» anche la francese Sncf avrebbe per ora deciso di rinunciare al previsto aumento della velocità massima dei Tgv dagli attuali 300-320 kmh a 350.
Nel nostro Paese Trenitalia ha appena assegnato a Bombardier e Ansaldo Breda la commessa per i nuovi treni ad alta velocità. In quell'occasione l'amministratore delegato Mauro Moretti ha annunciato che i supertreni italiani sfrecceranno a 360 all'ora.
Ma quanto si perde davvero ad andare un po' più piano? Nel caso del nostro Paese, per esempio, le due tratte più lunghe che i treni possono percorrere a 300 all'ora sono quelle da Tavazzano (tra Milano e Lodi) a Modena (circa 150 chilometri) e tra Roma e Napoli (poco meno di 200). Su 150 chilometri di percorso la perdita di tempo rallentando da 300 a 250 all'ora è di sei minuti, che può essere compensata in parte da una maggiore accelerazione. Tenuto conto che da Bologna a Firenze la differenza è irrisoria e che da Firenze a Roma la linea è comunque limitata a 250 all'ora, la perdita di tempo da Milano a Roma sarebbe dunque compresa tra i 5 e i 10 minuti.
Ma quanto si perde davvero ad andare un po' più piano? Nel caso del nostro Paese, per esempio, le due tratte più lunghe che i treni possono percorrere a 300 all'ora sono quelle da Tavazzano (tra Milano e Lodi) a Modena (circa 150 chilometri) e tra Roma e Napoli (poco meno di 200). Su 150 chilometri di percorso la perdita di tempo rallentando da 300 a 250 all'ora è di sei minuti, che può essere compensata in parte da una maggiore accelerazione. Tenuto conto che da Bologna a Firenze la differenza è irrisoria e che da Firenze a Roma la linea è comunque limitata a 250 all'ora, la perdita di tempo da Milano a Roma sarebbe dunque compresa tra i 5 e i 10 minuti.
tratto da
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-04-20/ferrovie-tedesche-treni-tav-100722.shtml?uuid=AbFF2vQF20 aprile 2012
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Val Susa, denunciato Alberto Perino per vilipendio alle forze armate
Alberto Perino, uno dei portavoce della protesta in Val Susa contro il TAV è stato denunciato per vilipendio alle forze armate. L'azione giudiziaria è scattata in seguito alle parole espresse da Perino in un’intervista a La Stampa dell'11 luglio scorso. «Purtroppo abbiamo le truppe di occupazione nazifasciste e, come all’epoca, serve il pass per spostarsi». All'epoce il cronista chiese un accertamento sulle dichiarazioni. «Non le pare di esagerare con i termini?». E Perino ribadì il concetto. «Come allora, serve il pass. Anzi: se parla con i vecchi della Valle, le diranno che ai tempi del nazifascismo il pass non era nemmeno indispensabile».
Dichiarazioni contestate, ma che corrispondono verosimilmente alla situazione che si vive in Val Susa, dove i diritti costituzionali sono ormai aboliti. Espropri, occupazioni di terra, ridotta sovranità degli abitanti e forze armate a decorare ovunque il territorio. La mafia all'orizzonti e la politica a fare da cerimoniere.
Con Perino, e al fianco della lotta valsusina.
(red.)
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