E'stata una vittoria schiacciante voluta dai cremaschi ancora disgustati dalla giunta precedente e consci delle buone proposte della Bonaldi e del suo gruppo di lavoro che ha convinto la maggior parte degli elettori a votarla.
Sconfitte brucianti per il Pdl e la Lega che si ritirano con la coda tra le gambe riuscendo a perdere in pochi anni ben il 25% degli elettori:chi ne ha tratto vantaggio è stato il movimento 5 stelle che ha accumulato un bel bottino di voti tra gli scontenti dei partiti sovracitati:crolla pure il terzo polo mentre la grande sorpresa nella coalizione dei vincitori porta la firma della Federazione della Sinistra che ottengono un ottimo risultato nonostante i continui riferimenti e sputtanamenti fatti dal candidato Agazzi per la presenza dei comunisrti nelle liste della Bonaldi.
Riporto il link con tutti i risultati elettorali(http://2.116.252.243/V8750.htm )assieme al commento del neosindaco Stefania Bonaldi preso da CremaOggi e il commento tratto da Crema On-line.
Futura Giunta, Bonaldi detta la linea:
“Ascolterò tutt,i ma il manuele Cencelli
resterà in soffitta” .
Stefania Bonaldi, primo sindaco donna della storia di Crema, all’indomani del successo elettorale ottenuto già al primo turno affida ad un messaggio rivolto ai cittadini il proprio manifesto amministrativo. Fra i passaggi più significativi quello che riguarda la futura squadra di governo. “Ascolterò tutti – scrive Bonaldi -, ma sceglierò in autonomia e non userò il manuele Cencelli”.
IL MESSAGGIO AI CREMASCHI
Grazie Crema! In queste ore ho ricevuto decine e decine di messaggi via mail, sms, facebook; strette di mano e telefonate. A tutti e a ciascuno va il mio grazie: a chi mi ha votato ma anche a chi non lo ha fatto. Da oggi sono il sindaco di tutta la città. E questo per me non vuole essere uno slogan. Ho imparato, ancora una volta, in questi mesi che l’ascolto dei cittadini e’ una priorità: saranno loro i miei primi collaboratori, le mie sentinelle. A loro, che già mi hanno dimostrato in queste ore grande disponibilità, chiedo di impegnarsi in primis per cambiare la città. Con loro e con le persone che lavorano in Comune intendo stringere un rapporto di sinergia: a quest’ultimi chiedo fin da ora la massima collaborazione perché il Municipio diventi veramente la Casa dei cittadini. Un pensiero va a chi e’ stato eletto ma anche a chi non e’ riuscito ad entrare in consiglio comunale: mi aspetto da tutti, dalla mia maggioranza ma anche dall’opposizione, uno spirito costruttivo e rispettoso. Dovremo a partire dal consiglio dare un esempio di un nuovo stile.
Un grazie ancora va a chi mi ha sostenuta in questi mesi: al mio staff, ai partiti e alle liste civiche. Abbiamo vinto insieme e amministreremo insieme.
Tra qualche giorno sarò a disposizione della città a tempo pieno: voglio da subito essere un sindaco tra i cittadini, con un ufficio a porte aperte. So già che i problemi non mancheranno ma con la collaborazione di ogni cittadino potremo risolverli.
Intanto in queste ore lavorerò per formare una squadra, ascoltando tutti ma scegliendo con autonomia come ho promesso in campagna elettorale fin dal primo giorno: non userò il manuale Cencelli e nessuno stile algebrico ma solo il criterio della competenza. Nessuna indiscrezione potrà essere tenuta in considerazione ma solo la parola del sindaco.
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Crema torna a sinistra. Stefania Bonaldi sindaco della città. Vittoria al primo turno, clamoroso tonfo di PdL e Lega, grande risultato del Movimento 5 Stelle. Il video |
di Michela Bettinelli e Andrea Galvani |
Crema - Ha sbaragliato la
concorrenza riuscendo a mettere a segno un doppio colpo: vincere al primo turno
ed essere la prima donna sindaco della città. Stefania Bonaldi
si è affacciata alla politica cremasca con un decano, quel Gianni
Risari uscito ridimensionato dalle urne nel 2007 proprio a scapito del
candidato del centrodestra - vicinissimo alla Lega Nord, meno al PdL, men che
meno a CL - Bruno Bruttomesso ma soprattutto dopo due mandati
di Claudio Ceravolo.
Crema torna a sinistra Stefy, come tutti la chiamano, ha passato gli ultimi 5 anni sui banchi dell'opposizione: è stata capogruppo del Partito Democratico e vice presidente del consiglio comunale, reggendo le sedute bollenti sull'accordo di programma che avrebbe trasformato l'area degli Stalloni. Giorni di rivoluzione, con gli ambulanti a sfilare per la città e ad occupare i tetti delle pensiline di via Verdi. Dopo cinque anni di amministrazione di centrodestra Crema torna dunque a sinistra, o meglio al centrosinistra. La Lega Nord Sarà colpa di Belsito, della laurea albanese del giovane Bossi, fatto sta che la Lega Nord è passata dal 20% del 2010 ad un clamoroso 7% o, per essere precisi al 6,96%. I più vicini al candidato sindaco Alberto Torazzi, puntano sul fatto che nel 2007 la Lega ottenne su per giù lo stesso risultato. L'altra parte del popolo verde invece si interroga su ciò che succederà nei prossimi giorni e sull'eventuale assunzione di responsabilità, da parte di chi avrebbe dovuto traghettare la Lega verso la vittoria, o quanto meno verso un risultato dignitoso e non verso una così sonora sconfitta. Pdl: la resa dei conti Non può dare la colpa a nessuno invece, il centrodestra cremasco. Chi prova a dare la colpa a Mario Monti e alla decisione di sostenere un governo cosi inviso ai cittadini, fa alzare più di un sopracciglio. La pesantissima sconfitta del Popolo della Libertà, che perde oltre 12 punti percentuali rispetto alla scorsa tornata elettorale (28,09% nel 2007) non può che essere imputata ad una serie di scelte sbagliate. Non ha mai convinto l'opinione pubblica, la lista messa insieme dai berlusconiani: piena di vecchie facce e di riappacificazioni dell'ultimo minuto un po' sospette. Non ha mai convito, ma non è una novità, neppure l'operato dell'amministrazione uscente: troppi litigi e troppe divisioni, che hanno impedito di fatto la realizzazione del programma. C'è chi, in attesa di sapere chi saranno i consiglieri comunali scelti dai cremaschi, si slaccia le stringhe, metaforicamente parlando, pronto a togliersi qualche sassolino (o macigno) dalla scarpa, invocando un cambio della guardia ai vertici di Piazza Marconi. Agazzi, vincitore... almeno a casa Esce sconfitto si, Antonio Agazzi, ma il volto nuovo del centro destra può dirsi soddisfatto: la sua lista civica ha raccolto un vero e proprio plebiscito (oltre l'11%) assestandosi di poche centinaia di voti, dietro il Pdl. Un dato che incorona Agazzi, come alfiere del rinnovamento, almeno tra i berlusconiani. Ruolo che non gli dispiace, vista la dichiarazione a caldo: "La mancanza di rinnovamento nel Pdl ha nomi e cognomi ben precisi: Enzo Bettinelli, Simone Beretta e soprattutto l'assessore regionale Gianni Rossoni". I 5 Stelle Un capitolo a parte merita il Movimento 5 Stelle. Frutto dell'antipolitica o vera e propria scommessa dei cremaschi, vogliosi di cambiamento, i cosiddetti 'grillini' arrivano al 9,66%. Sinora Alessandro Boldi ha incassato la fiducia delle mamme e pure un buffetto dal sindaco uscente: "mi pare un bravo ragazzo". Ora dovrà confermare quanto promesso. A lui e a tutti i consiglieri, l'augurio di un buon lavoro. |
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