venerdì 25 maggio 2012

I TERRORISTI SIETE VOI!

E ci risiamo,il classico depistaggio all'italiana è già partito a nemmeno una settimana di distanza dall'attentato di Brindisi e poco più tempo dalla gambizzazione del dirigente Ansaldo Adinolfi che il capo degli sbirri assieme al ministro dell'interno e ad altra feccia in divisa e non stanno invadendo spazi televisivi e cartacei di pura spazzatura volta ad insabbiare il ruolo che lo Stato ha avuto ed ha nelle più grandi stragi e crimini che hanno insaguinato il paese.
I mandanti e le mani che complottano e mettono bombe tutti li sanno,ed occultamenti clamorosi,che per fortuna ogni tanto ma non troppo vengono a galla,sono il marchio di fabbrica dei servizi segreti italiani che sono collusi con mafia e fascisti e che in determinate date e situazioni politiche appioppano la colpa ad anarchici e brigatisti.
Questi ultimi avranno modo e luogo per farsi sentire,non ne dubitiamo,ma le conseguenze saranno ben identificabili e con un copyright unico,mentre anche quando in maniera netta non sono minimamente colpevoli la scure dell'ingiustizia pagata dai padroni e dai soliti noti cade sulle loro teste.
La solita tiritera cui non si è sottratto pure Napolitano è una solfa nata dalla strage di Piazza Fontana e che non ha ancora trovato fine,ed ora che lo Stato vuole scatenare per proprio conto la campagna del terrore utilizza compagni ed anarchici come capro espiatorio perfetto,non tenendo conto del fatto che quando vogliono possono agire in prima persona davvero,e allora saranno cazzi per poche ma colpevoli persone che verranno fatte oggetto di bersaglio da parte dei giustizieri del popolo.

Manganelli: Gli anarco-insurrezionalisti vera minaccia.

Roma, 25 mag. (Adnkronos) - "La minaccia anarco-insurrezionalista non va assolutamente sottovalutata: oggi è il vero terrorismo che può offendere il Paese". Lo ha detto, a margine alla cerimonia per i 160 anni della Polizia, il capo della Polizia Antonio Manganelli. Quanto al ferimento del dirigente di Ansaldo nucleare Roberto Adinolfi, Manganelli ha detto che "è nostro dovere arrivare prima possibile a chi ha sparato". Sulla possibilità di attentati, il capo della Polizia ha ricordato come nel documento del Fai si facesse riferimento a nuove aggressioni allo Stato: "Prenderli -ha detto Manganelli- è la vera prevenzione".
Anche quest'anno, nel ricordare le vittime del terrorismo, è stato sottolineato l'altissimo tributo di sangue versato dalle Forze dell'ordine. La memoria di quei caduti in difesa della democrazia, insieme con il richiamo alla determinazione e al coraggio di altri servitori dello Stato e di appartenenti alle istituzioni e alla società civile che hanno difeso la Repubblica da pericolose derive, sia monito a mantenere alto il livello di attenzione rispetto a pericolose forme di violenza destinate a sfociare in atti di terrorismo". Lo scrive il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, esprimendo in un messaggio "alle donne e agli uomini della Polizia di Stato il ringraziamento di tutto il Paese per il quotidiano impegno a tutela della legalità e dell'ordine pubblico, per garantire la sicurezza dei cittadini e il libero esercizio dei loro diritti".
"Ribadiamo con forza che mai più verranno tollerate le logiche dell'intimidazione del terrore: un imperativo diventato ancora più inderogabile dopo il vile e atroce attentato di Brindisi". E' quanto assicura il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, intervenendo dalla tribuna di piazza del Popolo per la celebrazione del 160° anniversario di fondazione della Polizia, alla presenza del capo dello Stato Napolitano, dei presidenti di Senato e Camera Schifani e Fini e del premier Monti. "Siamo tutti chiamati a tenere alta la guardia contro le derive violente - afferma la titolare del Viminale - ponendo a presidio dei valori costituzionali un'unità di intenti. E' una battaglia complessa ma, se saremo tutti dalla stessa parte, riusciremo a vincerla". Cancellieri rivolge un messaggio particolare alle nuove generazioni, ricordando le migliaia di giovani giunte a Palermo in occasione della commemorazione del ventesimo anniversario dall'attentato mortale al giudice Giovanni Falcone: "In questa giornata, nella quale festeggiamo i tutori dell'ordine e della sicurezza pubblica, voglio esortarvi ad avere fiducia in voi stessi, nelle istituzioni dello Stato, nei principi fondamentali della nostra democrazia. Combattete la logica della paura e del guadagno facile, con i valori della legalità e del rispetto delle regole; amate il vostro Paese e non esitate a impegnarvi".

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